capitolo 12:backstabbed

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"Tutto passa", ma non è così vera questa cosa. Direi che tutto si alleggerisce, che con il tempo si impara a sopportare certi dolori e certi pesi. Che il tempo copre e mette a tacere certe ferite. Niente passa del tutto, tanto meno ciò che ci ha feriti dentro, in modo netto e deciso. Lo ricorderemo sempre e sarà una parte di noi comunque anche quando sarà parte definitivamente del passato. Direi che più che "tutto passa".. "tutto si supera" e si va avanti,ma poi quando essa ritorna bisogna affrontarlo proprio come io sto affrontando questa situazione.

«scendi»urlò l'uomo obbligandomi di non fiatare altrimenti sarei finita in piccoli pezzi.
Ciò che riuscii a fare fu piangere,un atto di liberazione dello spirito,che contrassegna un' esperienza profonda e sincera,le lacrime esprimono ciò che le parole non sanno dire.
«non piangere,amore di papà»disse per poi mettermi una benda davanti gli occhi.
Io non sono l'amore di nessuno, soprattutto di una persona che mi rapisce per portarmi alla morte.

Contavo ogni passo che facevo di cui la distanza dall'auto alla casa erano più o meno 409 passi,ascoltavo ciò che c'era intorno,capii che il luogo dove mi portò a sperdere furono le case sperdute di Barcelona in cui quasi nessuno ci vive.
Mi posizionò sopra una sedia e incominciò a legarmi e legarmi con dello shock.
«perchè mi fai questo?»chiesi con tanto fastidio,la mia anima avrebbe voluto aggredire quella persona che non avrebbe diritto di esistenza.
«Vedi tesoro,non tutto è rosa e fiori come tutti noi pensiamo»si avvicinò molto lentamente al mio volto...
«io compio queste azioni perché da quando sei nata hai complicato solo problemi all'interno della nostra famiglia»si girò di spalle e prese qualcosa dal tavolo che si trovava penso ad un metro di distanza dalla sedia.
«hai portato addirittura a far separare due persone che si amano dall'infanzi-»
«tu non la ami b4stardo, l'hai fatta solo soffrire!»dissi irritata da tutte le stronzate che stava pronunciando il mio carissimo "papà"
«stai zitta!»mi ordinò, per poi poggiare del ferro,appena messo su del fuoco,nello stesso punto in cui ho la cicatrice che stesso lui mi lasciò.
Non riuscivo a parlare,le mie lacrime liberatorie si trasformarono in dolore e il mio fianco sembrò che si stesse sciogliendo,proprio come la voglia di vivere.
«È QUESTO QUELLO CHE VUOI?»Urlai spontaneamente,doveva sentirmi,doveva sentire ciò che io stavo provando in quell'esatto momento,doveva capire che è solo un grandissimo bastardo.
«UCCIDIMI ALLOR-»In un millesimo di secondo mi puntò una pistola in testa,che a momenti mi avrebbe creato un bel buco all'interno del mio cranio.
«non era questo quello che volevo CHAIRO?Ricordati che non era questo ciò che volevo»mi levò la benda,ed incominciai a cercare qualcosa nei suoi occhi che mi potesse aiutare a capire,ma non riuscii a capirci più niente.
«adesso guarda la TV e poi dormi»disse per accendere la TV ed andarsene nella sua camera da letto,tutto ciò sempre sopra una sedia legata.
Telegiornale«buonasera a tutti,scusate per l'orario, è arrivata una notizia all'ultimo momento.Una ragazza di nome Ashley Bainson è stata rapita probabilmente in un suo ritorno a casa durante una passeggiata in bici,di cui si sono ritrovati solo i resti.Se qualcuno l'ha vista,chiamate questo numero di telefono
+39 463...,grazie e vi auguro una buona notte»spensi la TV,non ero consapevole di essere stata rapita,non ero consapevole che potrei morire realmente da un momento all'altro.
Mi guardai intorno,stavo ispezionando bene la stanza,peccato che io non mi possa muovere.
La porta d'ingresso la trovai socchiusa,come se fosse la via della speranza della libertà.Scavai all'interno delle mie tasche e trovai una forcina dove mi aiutò a slegare da quella maledetta sedia.
Mi alzai di scatto,ma sbadata come sono,feci cadere un vaso per terra.
Scappai velocemente dalla casa e corsi come se non ci fosse un domani.
«Ash-»scese dal piano di sopra,preoccupato dall' enorme tonfo e quando vide la vittima scappare, salì in macchina e incominciò a seguirmi.
«AIUTOOO»Urlai con la speranza che anche il signore che si trova in cielo,nascosto tra le Stelle,potesse sentirmi.
«stronza torna indietro »urlò mio padre dall'auto di cui non ebbe paura di accelerare dove però venne bloccato da un vicoletto dove la macchina non riuscì ad oltrepassare.
«godo stronzo»dissi per poi correre ancora più velocemente,scendere le scale ed arrivare di fronte casa di Pablo.

«PABLO APRIMI TI PREGO»Incominciai a sbattere con potenza i pugni sulla porta.
«PABLO!!»continuai a bussare, finché non ebbi risposta dallo stesso ragazzo.
Ah no aspettate!Non era lui,Pablo Martín Páez Gavira ma quella bellissima oca della discoteca.
«ma si può sapere che vuoi?»urlò con la sua voce stridula,con addosso i vestiti di Pablo.
In un momento più difficile della mia vita,dove ho passato una giornata di inferno ed avevo bisogno dell'unica persona di cui mi fidavo...Sono stata pugnalata alle spalle.

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Spazio autrice:
Ciao ragazze belle,come va??io tutto bene.Vi stanno piacendo queste vacanze??cosa succederà tra Pablo e Ash??
Lasciate una stellina (che siete voi🥹❤️)se volete, altrettanto se mi voleste seguire ricambio.
Un bacio e vi ripeto che vi amo tantissimo 🙈❤️‍🩹

Los destinos que duran para siempre~Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora