CAPITOLO 19

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Dioniso non aveva sognato altro che quel momento. Finalmente era libero dalla punizione a cui suo padre lo aveva costretto e finalmente avrebbe potuto raggiungere sua moglie sul monte Olimpo.

"Figlio."

Il dio del vino si girò, vedendo suo padre, insieme ai due fratelli, di fronte a lui. 

Quello era un altro sviluppo che Dioniso trovava particolarmente interessante. In precedenza, i tre fratelli avevano avuto ben poco da spartire, da raccontarsi e da condividere. Erano stati paranoici l'uno nei confronti degli altri, e in meno di sei anni avevano quasi trascinato il mondo intero in ben tre conflitti civili, insieme a minacce di porre fine alla vita dei figli degli altri.
Adesso, invece, Dioniso non poteva fare a meno di notare che passavano il tempo non trascorso alla cura del dominio personale insieme, come se avessero un grande segreto da condividere, qualcosa da preservare tra loro.

"Padre. Zii." Dioniso chinò il capo verso ognuno di loro, prima di chiedere. "A cosa devo l'onore, padre?"

"Mi chiedevo se ci fossero interessanti novità proveniente dagli accampamenti." Zeus parlò, il suo sguardo che andava fuori dalla finestra, in lontananza.

Dioniso alzò un sopracciglio, incuriosito. Anche quell'interesse verso i Campi dei semidei era inusuale, per un dio che li aveva sempre e solo visti come mezzi per raggiungere un fine. Questo, ovviamente, a meno che suo padre non avesse avuto in mente un particolare semidio.

"Stanno venendo portare avanti alcune trattative, padre." Dioniso spiegò. "Per far collaborare in modo migliore i due campi, e per unirli in futuro. Evitare nuove guerre civili e favorire i rapporti tra il lato greco e il lato romano, non solo dei semidei, ma degli stessi dei."

"Spiega meglio." Zeus ordinò e Dioniso obbedì. "E' stato fatto notare come il piano di Hera di mettere in contatto i due campi non dovesse limitarsi solo alla guerra contro Gea. Se ci fosse stato un contatto precedente, il tentativo contro Crono e il suo esercito sarebbe stato più veloce, proficuo e con meno perdite da entrambe le parti, quattro parti se vogliamo considerare le Amazzoni e le Cacciatrici come gruppi a sè stanti rispetto ai greci e ai romani. Inoltre, sono giunti alla conclusione che possono appartenere ad entrambi i mondi in contemporanea, dal momento che è nella loro natura, appartenere ad entrambi i mondi, mortale e divino, senza essere un vero membro di entrambi, ma cercando di fare pace con essi."

Zeus annuì. "Molto bene, puoi andare."

Dioniso sparì in un lampo dorato, chiedendosi come sarebbe cambiata adesso la gestione dei due campi, adesso che i Tre Grandi avevano espresso il loro interesse per la loro gestione.


***


Con un lampo di luce, Zeus, Ade e Poseidone fecero la loro comparsa nel Campo.

A prima vista, l'unica differenza che potevano riconoscere era la presenza di molte più cabine. Dalle dodici iniziali, adesso ce n'erano almeno una trentina, le cabine in onore degli dei minori che erano state costruite tra le due guerre e nel periodo subito dopo la guerra contro Gea.

"Padre?" 

I tre dei si girarono per vedere Thalia in piedi davanti a loro, un'espressione cauta in viso. "Ci sono problemi?"

"Niente affatto." Zeus scosse la testa. "Dioniso ha terminato la sua punizione qui, e ha detto che le cose erano migliorate. In che modo?"

"Beh, prima di tutto, abbiamo aumentato le attività per i semidei. Sono molte di più, con diverse capacità allenate di volta in volta, e sono state rese molto più sicure. I figli di Apollo e i suoi discendenti romani hanno aiutato con quello. Hanno preso alcune precauzioni a cui non avremmo mai pensato, altrimenti." Thalia spostò il suo sguardo, portandolo verso le cabine, prima di menzionare. "I campeggiatori vengono divisi in team ad inizio settimana, a prescindere dal loro genitore divino, e imparano ad allenarsi con diverse persone ogni volta. Non scelgono i loro gruppi, vengono assegnati ad essi, così da prepararsi in caso di guerra. Le possibilità di restare con le persone con cui sei più vicino in un vero e proprio scontro sono bassissime. Avere più affinità con più persone permetterà a più persone di superare la guerra vive."

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