La fashion week

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È mattina e la stanchezza si sentiva più di ieri, eppure sei andata a dormire presto. A svegliarti è una chiamata di gruppo. Senza aprire gli occhi cerchi il telefono sul comò sbattendo la mano a caso su di esso e una volta trovato apri gli occhi e accetti la chiamata
<<Ma che volete? Non vedete che è presto?>> dici ancora assonnata
<<T/n sono le sette e mezza e questa settimana c'è la fashion week, ci dobbiamo presentare prima e devi vestirti bene>> guardi Georg con aria stizzita, odiavi quando faceva il saputello
<<benissimo direi, alza quel culo, siamo qua fuori dalla tua porta>> dice Bill in modo autoritario così chiudi la chiamata e corri a vestirti cercando di non svenire data la pressione bassa. Ti metti dei jeans baggy con le stelle sulle natiche, una maglia smanicata con una stella sopra e una felpa molto larga. Ti fai una coda alta e con i boccoli con l'aiuto della piastra e come accessori ti metti degli orecchini tondi alquanto grandi e gli occhiali da sole stile ciclista infine fai un trucco molto leggero.
Ti guardi allo specchio rigirandoti su te stessa, stupenda come sempre. Dai un bacio volante al tuo riflesso metti lo zaino in spalla e corri giù per le scale.
Arrivata giù infili un pancake in bocca e nel mentre ti allacci una scarpa
<<Dove vai di fretta?>> chiede tuo fratello investigando. Ti guarda da cima a fondo ispezionando il tuo outfit
<<C'è una fashion week questa settimana, sono in ritardo, vado ciao>> sbatti la porta d'ingresso e quando sei fuori ti appoggi su di essa ansimando e poggiandoti sulle tue ginocchia. Alzi lo sguardo e noti che i ragazzi ti fissavano
<<Che avete da guardare così?>> chiedi con tono interrogatorio, tutti si portano una mano dietro la nuca guardandosi in torno, scuoti il capo e Tom viene a prenderti in braccio
<<Lasciami giù maniaco! mi scombini tutta>> dici stizzita e lui sorride, cosa che ti irrita maggiormente <<sei fottutamente bella, per quello ti guardavamo>> dice con un tono che non sapevi spiegare, non ci dai peso e continui a picchiettare sul suo petto perché ti lasciasse andare.

*****
Arrivati a scuola vi dividete per gli armadietti. Vi siete dati appuntamento nella hall per parlare di una cosa di cui eri totalmente ignara.
<<Ei stronzetta>> Una voce femminile, si fa spazio dietro di te, "sembra la voce di un'oca in calore che viene strozzata santo cielo" pensi,
ti volti verso di lei <<C'è l'hai con me?>>, ti guardi attorno e nei corridoi eravate da sole <<direi di sì, cosa vuoi?>> dici irritata, sicuramente non aveva ottime intenzioni per averti chiamata da subito stronzetta. Ti guarda dal basso verso l'alto e dopo di che sbatte la porta del tuo armadietto e ti blocca con le sue braccia ai lati della tua testa
<<ascoltami bene, o vinco io questa fashion week e faccio colpo su Tom o...>> viene interrotta quando entrambe sentite la voce di Tom venire dalla parte destra del corridoio
<<Ei t/n dove sei fini... T/n!?>> inizia a venire a passo svelto verso di voi, la ragazza di cui non sapevi nemmeno il nome ringhia e ti lascia andare <<Fanculo, io ti ho avvisata>> dice allontanandosi sbattendo i piedi a terra.
Tom arriva da te e con una mano ti prende il viso e inizia ad esaminarlo assottigliando gli occhi
<<Stai bene? Ti ha fatto qualcosa?>> dice preoccupato,
<<Sì, sto bene>> rispondi secca, eri arrabbiata per l'accaduto e adesso speravi solo che la cosa di cui ti dovevano parlare fosse un'ottima notizia.
Arrivati nella hall i ragazzi ti fanno sedere su una sedia, si misero in fila davanti a te e Bill si fa avanti
<<È da mesi che ti ascoltiamo cantare, penso che potresti fare la seconda voce in delle canzoni in cui ci vanno gli acuti che io non posso raggiungere, che ne dici?>> abbozza un sorriso che pare sincero allora balzi in piedi felice come una bambina e corri ad abbracciarlo
<<forte perché no?>>.

****
Durante la lezione un bigliettino ti colpisce in faccia per poi cadere sul banco, ringhi a bassa voce per non farti sentire, Bill ti guarda incuriosito dal bigliettino così lo apri con lui
"vieni in bagno" era tutto ciò che c'era scritto.
Ti giri verso Tom pensando fosse da parte sua così rotei gli occhi e gli sorridi, chiedi al prof di andare in bagno e ti ci manda così ti ci dirigi a passo svelto.
Arrivata cerchi con lo sguardo Tom, ti giri più volte verso la porta ma non c'era l'ombra di nessun ragazzo alto, con lo stile baggy e sbruffone.
Ad un tratto vieni spinta violentemente contro il muro, sbatti la faccia e vieni immobilizzata di peso, con la coda dell'occhio cerchi di scorgere il viso di chi ti stava trattenendo ma nulla da fare: riesci a vederne solo i capelli ma quando inizia a parlare riconosci la voce. Era la ragazza di questa mattina
<<Devo ammettere che sono stata maleducata questa mattina, piacere io sono Tiffany e lei è la mia amica Noemi. Oh giusto, non puoi vederla>> dice ridendo di gusto, la cosa ti infastidisce al quanto e cerchi di liberarti dalla presa di chiunque fosse delle due.
Riesci a tirare un calcio che la fa allontanare ma per poco perché appena ti volti si ributta su di te e ti arriva un pugno dritto in faccia che ti fa mugugnare.
Per qualche minuto rimani dolorante accasciata su un lato accerchiata dalle due, più irritata di prima tiri nuovamente un calcio sullo stinco della mora che la fa cadere all' indietro dal dolore, Tiffany sussulta e corre verso la sua amica che le sussurra qualcosa all'orecchio e si decidono ad andarsene

POV: IN CLASSE
Bill si guardava in giro spaesato, era passata mezz'ora e ancora non eri tornata dal bagno
<<Psss, ei Tom>> si volta verso il fratello cercando di non farsi beccare dal prof
<<Dov'è t/n?>> chiede impaziente
<<Non lo so, perché lo chiedi a me?>> chiede stizzito, probabilmente era preoccupato anche lui, in quel momento suona la campanella così Bill chiede anche a Gustav e Georg ma ottenendo la medesima risposta, ovvero, un non lo so.
I ragazzi si dividono e vengono a cercarti. Tom e Georg si dirigono verso il bagno dove, in teoria, è il posto il cui dovresti essere.

POV: T/N
Dannazione, un bell occhio viola, fai avanti e indietro nel bagno ma quando senti qualcuno entrare ti nascondi dietro la porta di una toilette,
<<T/n, sei qua?>> La voce di Tom rimbomba nel bagno e nel sentirla ti tranquillizzi così esci fuori.
<<Porca troia, ma che hai fatto?>> dice Georg incredulo nel vedere quel alone viola intorno al tuo occhio
<<ho sbattuto contro la porta>> dici, Tom inarca un sopracciglio, non ti credeva
<<Tifanny aveva la mano arrossata quando è tornata in classe>> afferma, sbuffi alzando gli occhi al cielo. Non volevi saperne di andare dagli altri ma Tom e Georg ti prendono di forza e ti trascinano fino alla hall dove c'erano Gustav e Bill ad aspettarvi.

****
<<Sappiamo benissimo che è Tiffany che ti ha fatto quell'occhio viola>>
<<Ce ne vorrebbe ad avere un occhio così per aver, solamente sbattuto>> Bill sottolinea l'ultima parola con voce aspra, non eri la miglior bugiarda ma le circostanze permettevano di dire quella bugia bianca. Non volevi far preoccupare i ragazzi ecco tutto.
Si voltano in disparte a confabulare qualcosa, tu invece ti sistemavi il trucco.
<<Vieni a provare oggi? A casa mia, alle quattro>> dice Georg, ti volti verso di loro annuendo un po' incredula che non ti avessero fatto una qualche strana ramanzina.

****
Arrivati a casa di Georg iniziate a provare per qualche ora circa, durante la pausa Tom ti prende in disparte per parlare dell'accaduto.

We are only friend 1 Les't play - Tom kaulitz -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora