Rivelazioni

406 22 1
                                    

<<Prima che tu possa dire qualsiasi cosa, non ho bisogno di essere difesa da nessuno so difendermi>> dici seccata, non volevi farti vedere debole, da Tom poi
<<allora perché non hai reagito? Intendo, perché non hai ricambiato i colpi?>> lo guardi titubante
<<Non lo so nemmeno io... ascolta va bene così io vado ho da fare>> dici senza dare ulteriori spiegazioni, dai una spallata Tom ed esci di casa col tuo skate e intanto accendi una sigaretta. Sapevi molto bene perché non avevi reagito più di tanto, ti ricordava quel bastardo senza cuore di tuo padre che ti picchiava per ore senza sosta, senza pietà, e non dovevi reagire o ne avresti avute il doppio.                                                                                                                                 <<Sono un cazzo di nodo che non si sgroviglia, tutta colpa del mio passato di merda>> dici fra te e te, ti passi una mano in faccia e prendi il tuo telefono dalla tasca scrivendo a Cecilia. Eri caduta nel tuo momento depressivo e come sempre la tua migliore amica ti fa una delle sue ramanzine, immancabili in momenti come quelli. Piggi l'ultimo messaggio sul display per poi rinfilare il telefono in tasca. Fai per andartene ma una voce ti ferma, riconosci subito il tocco, era Tom.
<<Devi dirmi qualcosa?>> dice inarcando il sopracciglio, lo guardi esitante
<<Mi hai fatto prendere un colpo, da dove sbuchi?>> cerchi di dirottare l'argomento ma senza successo
<<sono stato dietro di te tutto il tempo, e sì, ho letto anche la chat>> rimani sconvolta alle ultime parole, ti passi una mano nei capelli spaesata
<<dannazione>> sibili fra i denti; fai per andare ma Tom ti blocca dal posto
<<T/n cazzo mi puoi parlare, sono il tuo migliore amico>> non capivi se nel suo tono di voce ci fosse più rabbia o delusione
<<Non è il momento giusto>> rispondi seccata lanciando la sigaretta per terra e pestandola col piede. Per un momento i tuoi occhi si agganciano a quelli di Tom per secondi che parvero infiniti, ad interrompervi è la voce di Gustav
<<Hey ragazzi che fate la fuori? Venite dai!>> dice urlando dalla porta di casa, guardi Tom per un' ultima volta prima di salutarlo
<<Vieni da me questa sera, ciao>> Ti molla il polso e ti guarda andare via con un velo di tristezza sul viso.
<<T/n?>> chiede Gustav incuriosito
<<E' andata a casa...>> dice Tom turbato dalla conversazione,  
<<stai bene?, ha appena scritto sul gruppo che stasera ha casa libera, ordina le pizze>> dice riposando il telefono nella tasca posteriore dei jeans.

*****                                                                            Qualcuno suona al campanello così fai una corsetta con la cola in mano verso la porta, erano i ragazzi. Li accogli con un sorriso a trentadue denti e con un umore diverso da quello di qualche ora fa,
<<Siete arrivati in tempo, le pizze sono arrivate poco fa e ho messo un film di Checco Zalone>> eri euforica più che mai, adoravi portare un po' della tua cultura anche lì 
<<Chi è Checco Zalone?>> Georg si acciglia e tu sorridi
<<è un comico, vi farà ridere fidatevi>> Georg stava per controbattere ma Bill lo interrompe <<Hai dei ghiaccioli?>> 
<<finiscila!>> controbatte Tom, erano così carini quando discutevano
<< Ti ci faccio strozzare!>> ribatte il fratello, ridacchi
<<che carini mentre litigate>> dici con una vocina derisoria
<<T/n non è il momento!>> dicono all'unisono <<Mi fate paura, ho delle camomille di là>> dici alzando le mani in in segno di pace ridacchiando.

Stanchi finite il film e vi dividete nelle camere, Tom insiste nel dormire con te. Arrivate in camera 
<<Coso girati mi devo cambiare>> dici ironica, Tom ride
<<agli ordini capo>> ridacchi e ti metti il pigiama. Tom si rivolta verso di te e sgrana leggermente gli occhi <<sexy...>> dice sibilando, alzi gli occhi al cielo
<<scemo, ti ho sentito e modestamente non potrei dire altrettanto>>  
<<sempre la solita pulce>> ridi e Tom inizia a togliersi la maglia, provi uno strano groviglio nello stomaco e corrughi la fronte
<<che fai?>> sembra che quelle parole siano uscite a stento  
<<io dormo a petto nudo, e invece tu, non la togli quella fascia sulla gamba?>> rimani imbambolata a fissare il vuoto per un attimo, scuoti il capo per tornare alla realtà
<<oh emh...>> esiti nel rispondere, non eri brava a mentire ma non dicevi nemmeno la verità così facilmente, dovevi pensare in fretta ad una scusa
<<mi sono strappata un muscolo lo devo tenere su>> dici sicura di te, salti sul letto e ti sdrai, <<mh mh, e se te la togliessi?>> avanza lentamente verso di te finché non é completamente sopra, lentamente ti toglie la fascetta. Non glielo stavi impedendo, aveva bisogno di sapere, non c'era motivo di nascondere le cose al mio migliore amico. Quando si volta lentamente verso la coscia rovinata fa un espressione mista alla tristezza e allo choc, scuoti la testa, certo provava ripugno verso di te era ovvio, ti scosti violentemente da lui che scivola giù dal letto,
<<Dio che stupida, non avrei dovuto mostrarti la...>> le parole ti muoiono in bocca, non sapevi che dire.
Tom si rialza <<Non é come pensi, voglio sapere cosa ti é successo non volevo dare l'impressione di giudicare>> dice con voce cauta, pareva sincero così ti risiedi sul letto e inizi a raccontargli ogni singolo dettaglio della tua vita precedente e alla fine vi addormentate abbracciati.

*****

<<PICCIONI, NON PICCIONCINI, SIETE PICCIONI, SIAMO IN RITARDO SVEGLIATEVI!>> bill entra in camera urlando peggio di un venditore ambulante, tu e Tom cadete dal letto dallo spavento 
<<PERCHE' URLI?>> urla Tom, il mal di testa era dietro l'angolo e non avrebbe aspettato altro per venire se avessero urlato ancora
<<mi vedi se trovo un ghiacciolo!>>  ancora con quella storia? Ma che significava?
<<T/N DIGLI QUALCOSA!>> dicono all'unisono indicandosi a vicenda, porti la mano sulla faccia scuotendo il capo
<<non tirate in mezzo me, siamo in ritardo e vi ricordo che c'é la fashion week>> Tom si ributta sul letto
<<cazzo é vero...>> dice con aria preoccupata, Bill lo deride e il fratello lo prende in braccio e lo sbatte sul letto, te le ridi sotto i baffi mentre i gemelli lottano sul lettone.
Scendi giù con calma e ben vestita, ti siedi sul tavolo per fare colazione. I ragazzi sono andati a casa loro per prepararsi
<<Su chi devi fare colpo?>> chiede tuo fratello con tono investigativo, ti strozzi con i cereali e inizi a tossire e a diventare tutta rossa
<<ma che dici? come ho già detto ieri c'è la fashion week>> dici imperterrita
<<quindi Tom non ti piace più?>>, Santo cielo, quante volte avrei dovuto strozzarmi ancora? Forse la mia vita doveva finire lì, su quel maledetto tavolo, dovevo fuggire da quel discorso
<<Siamo solo migliori amici, finiscila.>> dici dura, certo che mio fratello è una testa di cazzo. Ad un certo punto vedi la sua faccia strana guardare oltre la tua spalla
<<emh...>> sembra traumatizzato, ti giri verso il punto che guarda ovvero la finestra e vedi Bill che saltava e diceva col labbiale il tuo nome, sbuca Tom che lo spinge e gli dice "ma sei stupido?" Bill si rialza e gli dà un morso, Tom impreca e Georg sbatte una mano contro la sua faccia, Gustav ti fa segno di venire,
<<Sicura che non si facciano di droghe?>> ti volti di scatto verso tuo fratello sconcertata da quella affermazione
<<Michele!>> lo redarguisci.
Durante il tragitto in macchina discutete su ciò che successo qualche minuto fa finché non arrivate a scuola.

We are only friend 1 Les't play - Tom kaulitz -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora