Io sarò il tuo diavolo

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<<T/n!>> la voce di Tom era udibile per tutto il corridoio, ti volti lentamente<<pinguino?>> chiedi insicura di quello che stavi vedendo, prima che i ragazzi arrivassero avevi avuto delle visioni che non erano alquanto rassicuranti, un'omino nero era nell'angolo a guardarti dicendo cose strane, che Tom sarebbe morto, la band si sarebbe sciolta e che saresti rimasta sola. La mano di Tom ti passa sulla guancia distogliendoti dai pensieri, lo guardi con gli occhi lucidi e vi scoccate un bacio con le lacrime salate che solcavano i vostri visi
<<T/n sei viva!>> la voce di Bill ti fa staccare, lo guardi e sorridi, viene seguito da Georg e Gustav<<ragazzi!>> esordisci contenta di vederli tutti interi. Si avvicinano e vi abbracciate parlottando fra di voi <<come ti senti?>> chiede Gustav incuriosito <<la vostra amica sta bene, tra qualche ora la dimettiamo. È stata fortunata, l'avete portata in tempo, aveva una emorragia interna che avrebbe causato problemi più gravi>> interviene l'uomo in camice, sospirano tutti di sollievo e il dottore scocca un sorriso di circostanza
<<grazie al cielo, la ringraziamo davvero>> ringrazia Georg, il dottore si limita ad annuire. Qualcuno bussa alla porta di camera tua e vi voltate verso l'entrata. Era Alexander.
<<Oh ciao...>> non sapevi che dire, l'aria tesa inizia a rifarsi viva e più intensa di prima <<Ei t/n>> Alexander varca la soglia facendo un sorriso tirato, ti abbraccia ma tu non ricambi
<<mi fai...fai male>> dici per togliertelo di dosso, ti metteva a disagio quella situazione <<stalle a debita distanza non ti ha dato il permesso di abbracciarla>> lo redarguisce Tom con tono sprezzante, lo schernisce da testa a piedi e Alexander pareva sotto pressione <<senza di me sarebbe morta!>> il coraggio prende il sopravvento in lui e prima che potesse esserci una discussione accesa o perfino una rissa ti schiarisci la voce intervenendo<<mi fate venire il mal di testa, finitela, Tom sta tranquillo. Alex grazie.>> dici sicura di te, i due adesso ostentavano sicurezza ma continuarono a lanciarsi sguardi di sfida <<T/n ha ragione, siamo in troppi, noi andiamo. Tom e Alexander staranno con te>> esordisce Bill per placare la tensione e lo ringrazi mentalmente, ti dà un abbraccio e prima di andarsene coi ragazzi ti fa l'occhiolino.
Sei da sola con i ragazzi nella stanza, ti mordi il labbro inferiore in preda ai pensieri <<come stai?>> chiede Alexander, lo guardi per un attimo esitando <<bene, perfortuna non mi sono rotta nulla>> fai un sorriso e picchietti le dita sulla coscia <<il concerto è andato bene, tutti ti hanno fatto i complimenti. Per ora non siamo ancora sui giornali>> interviene Tom, sorridi nuovamente felice per la notizia <<ti va se poi guardiamo un film insieme a casa?>> chiede con voce bassa e roca, si siede sulla sedia accanto a te adagiandosi, alzi gli occhi al cielo e ridacchi <<certo almeno mi risparmi la lezione>> gli lanci un'occhiata maliziosa che ricambia e scoppiate a ridere. Alexander fa le spallucce e si limita ad appoggiarsi al muro.

Finalmente dimessa tornate a casa dove i ragazzi vi accolgono con cibi e dolci di ogni tipo, vi mettete tutti comodi sul divano a guardare Netflix. Stanchi, finite il film e andate a dormire pronti per una giornata nuova.

È lunedì, eravate tutti a casa tranquilli, non ne volevate sapere di andare a scuola. La vibrazione del telefono ti fa svegliare, allunghi il braccio verso il comò e sul display luccicava il nome di tuo fratello "come va? ritarderò per tornare in città, scusa" fai le spallucce e sorridi, non gli scrivevi da un po' e non sapeva nemmeno che un pazzo psicopatico vi perseguita da quando lui è via, vi minaccia, ha fatto esplodere la macchina in cui eri dentro coi ragazzi e che sei finita all'ospedale. Era meglio così, non c'era nulla di cui preoccuparsi, ve la sareste cavata. Ti volti verso la finestra dove vedi Tom fumare, ti alzi silenziosamente e vai in bagno a darti una sistemata per poi raggiungerlo. <<posso un tiro?>> si volta verso di te sorridendo <<finiscila, anche se non dovresti fumare>> dice passandoti la mano nei capelli scompigliandoli, <<vedo che stai bene, le gambe non fanno più male>>
<<sì direi di sì>> spegni la sigaretta e vai a lavarti di nuovo i denti. Lo raggiungi sul letto dandogli un bacio sul suo naso che adoravi, era piccolo e dritto, e ogni volta che gli dicevi che era "così puccioso" si incazzava e ti riempiva di baci. Andate giù a fare colazione.
<<per la prima volta siete mattinieri grazie al cielo, mi fate un espresso?>> Bill sbuca sulla soglia e sorridete tutti e tre <<certo, oh buongiorno anche a te Gustav>> Gustav spunta dietro Bill, si stava stropicciando gli occhi e sbadigliando <<caffè anche per te?>> chiedi mentre versi la moka nella macchinetta <<solo del latte grazie>> dice dirigendosi verso il bagno di questo piano <<buongiorno anche a te Georg, vedo che siamo tutti mattinieri, che ne dite se andiamo al mare?>> propone Tom, tutti esultano e corrono a vestirsi.

We are only friend 1 Les't play - Tom kaulitz -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora