mi portai la sigaretta alle labbra, continuai a storcere il naso nel vedere quelle immagini, santo cielo non c'era ora del giorno in cui quel ragazzo non fosse arrapato e sbattesse la sua povera ragazza su quel letto di cui le doghe saranno sicuramente messe male. Sorrido nel veder passare il mio collega, mi poggia la maschera che avevo chiesto. Cazzo se è uguale a quella ragazza. Lo guardo tirando fuori il fumo dalla bocca e sorrido <<ottimo lavoro>> gli dico porgendogli la mazzetta di soldi <<non hanno ancora capito nulla, sono dei cazzo di imbecilli, proprio come li ricordavo>> dico ridendo di gusto, ero così divertita dall'essere ad un passo dal mio secondo attentato e se questo non sarebbe stato concluso come previsto non mi restava altro che il piano B
<<eri tu all'ospedale vero...?>> mi chiese con aria pietosa, santo cielo si è innamorato di quella lì <<sì ed è stato così divertente giocare col suo sub-conscio>> dico quasi come se fosse un sussurro, mi avvicino a lui, rimase fermo senza voltarsi. Gli passai una mano sulla schiena e la punta del mio coltello preferito gli carezzò la gola, lo sentii deglutire, era così impacciato e ridicolo <<porta a termine la missione Miller o te ne pentirai>> gli dissi ad un soffio dall'orecchio, annuì lentamente e io mi risedetti alla scrivania guardando noiosamente le videocamere <<dobbiamo per forza ucciderla?>> chiese ancora, io non avrei avuto pietà con quella lurida puttana, lei non sapeva chi fossi ma io sapevo ogni fottuta cosa di lei e l'avrei usata per distruggerla o portarla all'autodistruzione. Dovevo riavere ciò che mi ha strappato via.
Tiro fuori la bottiglia di scotch dal mio cassetto della scrivania e ne versai un po'nel mio bicchierino e ne versai un po'a Miller, bevvi un sorso, lo guardai e piantai le mie iridi nelle sue e questo lo fece trasalire <<Ascoltami bene, io non avrò pietà per nessuno, ci ho messo tempo a costruire tutto questo cazzo di piano e non mi tirerò indietro ora che ti sei innamorato di T/n> sputai aspra, non c'era tempo per giocare o cazzate simili ora è tempo solo di vendetta.
Mi guardò pietoso <<portami quelle corde vocali e chiama Tony>> gli dissi mentre bevvi un altro sorso del mio scotch e mi girai sulla sedia annoiata.
<<Chi è lei?>> mi voltai subito verso gli schermi, era quella stronza che parlava, stavano discutendo? Perfetto mi sarei goduta la scena, nulla di più divertente di quando discutevano perché quella papera era gelosa delle fan e viceversa ma quel momento venne interrotto quando sul tavolo sbatte una mano, alzo lo sguardo ed era ancora Miller con Tony <<trattale con cura santo cielo le ho pagate più di te>> dico sbuffando, afferro il cip e lo rigiro fra le dita <<Come funziona?>> dico rivolgendomi a Tony <<ingoialo con dell'acqua poi si bloccherà nella gola per soli cinque minuti il tempo...>> <<di parlare e poi baciarlo, si capito>> finisco per lui, sapevo quel fottuto piano a memoria, mi alzo bevendo l'ultimo sorso sorrido e afferro la maschera
<<te ne vai di già?>> sento urlare <<non si arriva mai tardi a lavoro!>> dico ridacchiando.
È L'ora che il diavolo entri in scena, Tom Kaulitz ti ho in pugno.
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We are only friend 1 Les't play - Tom kaulitz -
FanfictionT/n è una semplice ragazza di 16 anni che arriva dall'Italia e si trasferisce nel Wisconsin. Si ritrova come vicini di casa la band che più amava. Ma nella sua vita molto presto entrerà in ballo un'emozione di cui non aveva mai fatto conto. L'amore...