CAra mamma, cuccioli e TUTTI i cavalli,
Sono arrivati degli stranieri interessantissimi! Oggi ho fatto la conoscenza di monsieur e madame Pond. Staranno con noi per un pò: la loro carrozza è uscita di strada poco lontano e ieri notte li hanno portati qui. Ha dei capelli rossi splendidi e lunghi (ancor più lunghi di quelli di Cecile, la cameriera) e ride a voce MOLTO alta. Viene dalla Scozia e ha un accento buffo, ma il suo francese è davvero buono, molto meglio dell'odioso monsieur Nevil.
Pure monsieur Pond è simpatico, anche se sembra un pò spaesato. Hanno preso tutti e due un brutto colpo in testa, o così dice il loro medico personale, che mi ha detto di chiamarsi il dottor Smith.
Anche lui mi piace, anche se è un pò nervoso.
Monsieur Pod ha un'aria preoccupata e severa; invece il dottor Smith sorride quasi sempre. È anche piuttosto goffo e secondo me la giacca che porta non gli va tanto bene addosso, ma è una compagnia molto diverte. Gli piace parlare con le ragazzine, tutto il contrario del dottor Bloom. E ha un buon odore, molto migliore di quello di monsieur Nevil. Quindi suppongo che gli inglesi non siano proprio tutti lerci. Mi ha detto varie volte che lui non è esattamente un dottore, ma madame Pond ha chiaramente un'opinione altissima di lui. Monsieur Pond invece sembra meno convinto, e non mi meraviglierei se fosse un Petit peu geloso. Il dottor Smith e madame Pond hanno proposto di giocare a palla, ma monsieur Pond ha detto che lui non è capace. Io gli ho risposto che si sbagliava e lui si è incupito, come se fosse abituato a sentirsi dire sempre che sbaglia.
Poi è entrato il dottor Bloom. Mi sono accorta subito che madame Pond -no, mi ha detto di chiamarla Amy, quindi lo farò - che Amy non lo aveva ancora incontrato, e le è sembrato una figura minacciosa. Io ormai mi sono abituata alla sua presenza, a come riempie ogni stanza come un enorme fenicottero arrabbiato. Eppure Amy si è limitata a fissarlo. Ora ti racconto cosa è successo dopo, perché è stata una scena interessante, e so che a te il dottor Bloom è sempre sembrato una persona amusant...
《Ah, già in piedi, mia cara?》ha detto mettendole una mano sulla spalla. 《 Splendido, splendido: avete già un colorito migliore, molto migliore. È la rimarchevole aria di questo luogo: fa miracoli, credete a me. Riempitevene i polmoni e quanti prima vi sentirete come nuova.》
Sì è sistemato gli occhiali du quel naso a becco per poterla guardare meglio. È un gesto che fa spesso: sospetto che sia per sembrare più serio. Ma come si fa a sembrare seri con addosso quella ridicola parrucca bianca? Se la calca sempre in testa ma non riesce mai a non farla sporgere sopra le orecchie, e così sembra in pò cocker spaniel.
Poi, senza nemmeno degnarmi di un'occhiata, si è messo a ridere. 《Vedo che avete fatto la conoscenza della più giovane tra le nostre ospiti, la piccola Maria. Ma non dovete lasciare che vi stanchi, madame Pond: è di fondamentale importanza che voi riposiate finché non vi sarete rimessa del tutto.》 Le ha dato un buffetto affettuoso sul polso, poi si è rivolto al dottor Smith. 《Devo dire che la situazione della nostra paziente mi fa essere davvero ottimista.Sono certo che nè converrete anche voi, Herr Dottor...》
《Smith. Mi chiamo Smith》 ha risposto lui con un inchino.
《Alla fine me lo sono ricordato. Si, senza alcun dubbio:Smith. Un buon vecchio cognome inglese. Che auspicabilmente significa "nobile e valoroso guerriero", e non " un tizio che prende a martellate i gattini." Sareste sorpresi si scoprire l'origine di molti cognomi diffusi nella campagna inglese.》 A quel punto si è schiarito la gola 《 Scusatemi. Dunque Amy sta meglio?》 Sì è schiarito la gola di nuovo. 《Ma è ancora presto.Voglio dire, è mattina presto, dottor... com'era?》
È sembrato confuso. 《Ops, a quanto pare mi sono ricordato il mio nome solo per dimenticare il vostro.》
《Sì chiama Bloom》 ha borbottato monsieur Pond, che era di fianco alla finestra, a fissare corrucciato la spiaggia. Non si è voltato, ma il suo tono sembrava turbato. Ricordi come parlava papà quando capitava che si bruciasse il portidge? Ecco, il tono era proprio quello.
Il dottor Smith si è battuto una mano sulla fronte. 《Dottor Bloom, ma certo! Accidenti, sono davvero desolato. Proprio non... Comincio a temere che la notte scorsa mi abbia scosso un pò più di quanto credessi.》
Il dottor Bloom gli ha messo un braccio amichevole intorno alle spalle. Chiaramente stava cercando di farsi benvolere da loro, una cosa che nessuno dovrebbe cercare di fare, dico bene, mamma?
《Niente affatto, mio caro collega, niente affatto: siete stati molto fostunati, tutti e tre. Quando vi abbiamo trovati sulla spiaggia, non nutrivo quasi alcuna speranza per voi.》
《Non ci sono tracce della nostra carrozza?》 Monsieur Pond si stava comportando in maniera appena appena scortese. Se ci fossi stata anche tu, mamma, gli avresti lasciato un occhiataccia. Gli inglesi sono così poco educati!
Ma il dottor Bloom non ha fatto una piega. 《 Temo di no, monsieur: per ora nessuna traccia.Sì direbbe che i cavalli si siano dati alla fuga portandosi via il vostro veicolo. Ma non appena anche il vostro medico personale riterrà completo il vostro recupero, sarò ben felice di procurarvi un altro mezzo di trasporto.》
《Uhm》 ha risposto monsieur Pond, in tono niente affatto contento.
《Forse dovresti metterti seduto》 ha detto il dottor Smith.
《Sei sicuro di stare bene?》
《 No 》 è stata la risposta di monsieur Pond. 《Non ne sono affatto sicuro, dottor Smith.》 E lo ha detto come se pensasse che fosse proprio del dottor Smith la colpa. E a me non è sembrato carino.
Amy ha lanciato un occhiata d'intesa. 《Fanno sempre così, in continuazione. Ci vediamo dopo, va bene?》
Ho colto il messaggio e sono uscita dalla stanza.
Mentre me ne andavi l'ho sentita che diceva al dottor Bloom: 《Se i miei ragazzi sapessero mostrare un briciolo di buona educazione, direbbero che le sono davvero grati per averci dato ospitalità. A me invece piacerebbe sapere qualcosa di più su questo posto.》
Non mi piacere scendere in spiaggia, ma volevo allontanarmi dal dottor Bloom. E mi chiedevo anche se fosse la stessa spiaggia dove si era schiantata la carrozza di Amy. Magari avrei trovato tracce, o avrei potuto incontrare uno dei cavalli che era tornato indietro perché aveva fame o qualcosa simile.
Non c'era nemmeno un tempo così brutto, e mi sono ricordata he mi raccomandi sempre di coprirmi bene. Dunque sono andata giu per il sentiero. Era una giornata grigia e tristissima, ma già dalla cima della scogliera ho visto che la spiaggia era affollata.
C'erano i morti, come sempre. Non si muovono mai di lì, nessuno di loro: se ne restano seduti sulle loro sedie a sdraio e non fanno caso nemmeno alla pioggia. Fissano soltanto il mare, finché non viene il tramonto e qualcuno li riporta dentro. Lo so che l'aria fresca dovrebbe far loro bene, ma proprio non riesco a crederci.
Ti ho già raccontato che la spiaggia mi fa paura, perciò non mi sono fermata a lungo: solo finché:...ecco, finché è successi di nuovo. All'inizio sembrava tutto normale: i Morti erano lì seduti e basta. Poi dal mare è arrivata la nebbia. È stato come se calasse di colpo la notte: la luce si è abbassata e la nebbia ha cominciato ad avviluppare i piedi dei pazienti, sempre più densa, mentre loro restavano lì fermi finchè non li ho visti più. Non volevo restare lì a guardare. Avevo freddo e tanta paura.
Poi i Morti hanno cominciato a parlare con la nebbia. Non ero abbastanza vicina per capire cosa dicevano, ma li sentivo bene. E LA NEBBIA HA RISPOSTO CANTANDO. Poi dal mare hanno cominciato a uscire delle figure che camminavano nella foschia in direzione dei Morti. Non riuscivo a vedere la faccia, ero troppo lontana: vedevo solo le loro sagome avvolte nella nebbia. E nell'aria si sentiva una voce che cantava, una voce alta e triste. Sembrava quasi che il mare cantasse per i Morti.
Poi ogni figura ha aiutato un paziente ad alzarsi e si è messa a DANZARE con lui sulla sabbia, al ritmo di quella canzone triste.
Oh mamma, non avevo mai visto una cosa simile: si muovevano in una danza che era bellissima ma anche terrificante. Mi si è contorto lo stomaco per l'emozione. E se si fossero accorti di me?
《Interessante》 ha detto una voce alle mie spalle. Mi sono voltata col cuore in gola: dietro di me c'era il dottor Smith, che osservava anche lui le figure danzanti con espressione cupa.
《 Non credo davvero di aver mai visto niente del genere》 ha commentato.
Siamo rimasti lì per un pò a guardare i Fantasmi e i Morti che danzavano.
Poi il dottor Smith si è voltato verso di me e mi ha chiesto: 《Vorresti andare giu da loro?》
Ho scosso la testa: non volevo scendere in spiaggia. Mi sono accorta che mi mordevo il labbro, e so che è una cosa che ti fa arrabbiare. Ho scosso la testa di nuovo.
《Ti fanno paura?》ha chiesto con voce sommessa.
Ho annuito.
《Anche a me.》Poi mi ha sorriso. 《Sei una ragazzina intelligente, Maria.》
Siamo tornati insieme all'albergo, ci siamo seduti in salotto e abbiamo bevuto una cioccolata calda. Nell'angolo le sorelle Eliquitine stavano già suonando.
《Che meraviglia!》ha esclamato il dottor Smith, e si è inchinato difronte a loro.
Gli ho parlato delle sorelle Eliquitine. Una è grassa e l'altra è magra. Ti ricordi che avevano cercato di convincere anche te a suonare? Oggi stavano abbastanza bene da suonare a tutte dud: quella grassa suona il violino e quella magra il violoncello. Dopo un pò si è unita al loro la signora triste di Salisburgo con il suo violino. Anche l'uomo pallido di Nantes ha cercato di accompagnarle col suo flauto, ma non aveva avevabbasta fiato.
《Straordinario》 ha sospirato il dottor Smith, canticchiando al ritmo della musica.《Bellissimo.》
E aveva ragione. 《Oggi è una giornata Buona, monsieur. Certi giorni non stanno abbastanza bene sia riuscire a suonare.》
《Certamente》 ha annuito lui, serio. 《Suonate in un quartetto dev'essere stancante.》
《Le sorelle dicono che a loro fa bene. Cioè, lo dice quella grassa. L'altra non parla.》
《Davvero?》
Ho scosso la testa.《 Mai. Sua sorella dice che i suoi polmoni sono messi male e che deve conservare tutto il fiato che può.》
《Ah.》il dottor Smith si è guardato intorno. 《 In questa clinica si cura la consunzione?》
《Tra le altre cose. Il dottor Bloom è un medico famoso.》
《E gestire una Clinica dove i pazienti danzano con creature misteriose uscite dal mare?》 Il dottor Smith se n'è usciti in un ghigno.
《Davvero insolito, non trovi?》
In quel momento ho pensato che a te sarebbe piaciuto moltissimo conoscerlo. 《Si. Il dottor Bloom non è un medico come gli alti.》
《No, decisamente no.》 Il suo sorriso è svanito 《 Qui sta succedendo qualcosa di sbagliato.》
Quando le sorelle Eliquitine hanno finito di suonare, il dottor Smith ha voluto parlare con loro. La sorella grassa, Olivia, ha conversato amabilmente con lui; la sorella magra, Helena, si è seduta in disparte e di è messa a scrivere.
Mi sono accorta che , anche se chiaccherava con Olivia, il Dottore tentava di capire cosa stesse scrivendo Helena. A me sembravano solo scarabocchi senza senso, ma il dottore ne era affascinato, al punto che Helena se n'è accorta e ha nascosto il foglio con la mano coma fa Claude quando pensa che io stia copiando i suoi compiti (cosa che non faccio MAI).
《Mi scusi》 ha detto il dottor Smith fissando Helena con quei suoi occhi enormi, 《ma quelle sono davvero delle equazioni straordinarie.》
Helena non ha risposto, ma Olivia ha messo su un broncetto di disapprovazione. 《Mia sorella ha sempre preferito i numeri alle persone.》
《Non posso biasimarla.》 Il Dottore ha sfoderato un sorriso abbagliante. 《Quelli sono sul serio numeri affascinanti.》
Helena è arrossita, ha raccolto in fretta e furia i suoi fogli e ha lasciato la stanza.
Il dottor Smith sembrava sul punto di dire qualcos'altro ma siamo stati interrotti da quell'inglese sempre arrabbiato, monsieur Nevil, che era entrato in salotto da neanche un minuto e si stava già lamentando della colazione.
《 Quest'uovo non è abbastanza cotto》 ha urlato a una cameriera con la voce che sembrava quella di un rospo rabbioso. 《 Non ne mangerò un altro che sembra acqua.》 Ha picchiato il pugno sul tavolino facendo sobbalzare il suo cestello di biscotti e ha lanciato un occhiataccia a me e al dottor Smith.
《E questo chi è?》ha chiesto al mio indirizzo .《 Hai portato qui uno sconosciuto, ragazzina?》
Ho fatto le presentazioni e monsieur Nevil ha sbraitato in risposta:
《Ah, un altro ciarlatano! Un altro segaossa! Non mi sorprende che quel vecchio impostore del dottor Bloom abbia dovuto chiamare rinforzi: era ora. È da quando sono arrivato che gli ripeto che qui serve un medico vero. Non che voi sembriate meglio di lui, sir. Ho fornito io stesso al dottor Bloom una lista di medici approvati e consigliati da me personalmente, ma lui l'ha ignorata e ha continuato a insistere che le mie condizioni di salute dipendono da una dieta sbagliata. Una dieta sbagliata, capite? In questo posto neanche un grillo riuscirebbe a ingrassare! E ora che fine ha fatto quella ragazza?》 Sì è girati da una parte all'altra, con le guance cascanti che roteavano assieme agli occhi.
Il dottor Smith mi ha strizzato l'occhio. 《A dire il vero, monsieur》 ha risposto in tono soave, 《 Ho sentito che il dottor Bloom ottiene notevoli successi con le sue cure. Voi non scendete in spiaggia assieme agli altri?》
《Assieme a quella gente?》ha ringhiato monsieur Nevil. 《Non ho tempo per cose del genere, io. Ho da badare ad affari importanti, documenti di stato, lavori di estrema rilevanza che stanno procedendo bene e non posso venir interrotti da inutili idiozie.》
E ha agitato una mano, segnalando che la sua conversazione con noi era terminata.
Il dottor Smith mi ha accompagnata il più lontano possibile da lui, e siamo rimasti a guardarlo invierire contro un pompelmo.
Il Dottore ha sorriso. 《Ora credo di capire come mai ti senti così sola qui dentro, Maria.》
Gli ho raccontato di quanto mi manchi tu e quanto mi mancano i pony e i cuccioli, e lui ha annuito con aria triste. 《Anch'io ho nostalgia di casa mia. Forse un giorno ci tornerò, quando Amy starà...》 Ha chiuso gli occhi, poi ha sospirato e si è battuto un dito sulla testa.《 Perdonami, ieri notte ho preso una gran botta. Non sono sicuro di essere in condizioni migliori di lei.》
《La conosce da molto, monsieur?》 Gli ho chiesto.
《 Da quando era una bambina.》 Ha sorriso di nuovo, poi è tornato serio. 《Dimmi, cosa pensi della spiaggia? È una cosa piuttosto strana, non è vero?》
Fa sempre così, il dottor Smith: il suo viso è calmo e gentile, ma intanto dice cose importanti e terribili e muove gli occhi di qua e di là come un matto.
《È quello che avevo visto, monsieur le Docteur. Io non riesco a capire cosa succede laggiù e non voglio parlarne con nessuno, perché nessuno mi crederrebbe. Vorrei parlarne solo con mia madre. Magari, se lo sapesse, manderrbbe qualcuno a prendermi per portarmi a casa.》
Il dottor Smith ha intrecciato le mano. 《Secondo me dovresti dirglielo.》 La sua voce fatta grave. 《Questo non è posto per una bambina.》
Quindi ora te lo sto dicendo, mamma: sulla spiaggia sta succedendo qualcosa di BRUTTO, che mi mette a disagio. E anche il simpatico dottor Smith dice che dovresti riportarmi a casa. Perciò ti prego, ti prego, ti prego, posso tornare a casa?
La tua affezionata
Maria