Seratone da urlo. Disfatti, distrutti e stanchi, ma divertiti da far schifo. Non ti racconto tutto tutto solo perché avrei bisogno di 2000 parole, e sono tante righe... In breve abbiamo passato mezza nottata con uno che ci batteva alle tende (non sappiamo chi) e che mi sono cagato sotto da fare schifo. Poi ci siano divertiti, la mattina siamo andati al bar a mangiare con i pochi soldi avanzati, e poi siamo bolliti dentro le tende perché alle 10 si schiantava già. La sera verso le 8:30 io e questo mio amico abbiamo fatto il barbecue e poi siamo andati a raccattare al parco gli altri 5. Non c'è ne era uno sano, tutti difori come le tegole. Tornato a casa stanchissimo, sono andato a farmi una doccia e poi a letto. Prima di cena mi ma mi ha mandato a mettere un cesto dei panni in lavanderia, e io gli ho detto che ero stanchissimo e che era impossibile c'è la facessi. Quindi dice di non volere storie, e io dico che non capiscono nulla, riferito ai miei perché anche mio babbo si era intromesso nel discorso. Quindi mio babbo si alza urlando, bambino come è, e incomincia a dirmi cos'è che all'inizio non capisco perché lo sentivo poco essendo io in giardino. Gli dico: che voi? Riferito come: che hai detto? Lui si incazza senza motivo, e mi dice che non devo rispondere male, che non è questo il comportamento è che mi avrebbe levato la moto una settimana. Io neanche ascoltato cercando di dirgli che non avevo capito cosa aveva detto, gli dico di fare quel che diavolo gli pare, e lui rincomincia dicendomi che sarebbero state 2 settimane se continuavo. Gli dico che non me ne frega nulla della moto e che se la può prendere pure. Lui non sapendo che dire mi dice che poi avrebbe voluto le chiavi. Io tranquillamente gli dico: sono sul mobile nell'angolo, le puoi andare a prendere, che tanto non faceva un torto a me e basta lasciandomi a piedi, ma anche a mi ma perché spesso vado al supermercato per lei, è da mio nonno a prenderle delle cose, e che comunque avrei chiesto a lei per portarmi a giro. Si gira a parlare con mi ma è io mi levo di culo. Domattina un si sa manco se vado a scuola perché non posso usare la moto e i biglietti del bus non c'è li ho, e io alle 6:30 per due biglietti non mi alzo. Che tanto non sono uno che si attacca alle cose quindi non ci sto manco male ad una cosa del genere. Quindi in un certo senso la punizione non serve a molto. A parte ciò è stata comunque una bellissima giornata e io sono felicissimo.
STAI LEGGENDO
Diario di un adolescente
Teen FictionDiario di un ragazzo di 15 anni, che con un passato orribile alle spalle e un futuro imprevedibile davanti a se, affronta la vita di ogni giorno, passando dallo stato felice allo stato triste come se fosse la pura normalità. Il diario viene aggiorna...