Capitolo 4

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In che situazione si era cacciato.
Joker era uno psicopatico. Lo stava guardando, mentre era incastrato ancora alla sedia. Non aveva fiducia in lui, quindi lo aveva lasciato così.
Gli stava seduto sopra, ancora e lo stava riempiendo di baci sul collo, sul viso e sulle labbra.
A Batman piacque e il suo corpo reagì involontariamente. Una erezione si eresse in mezzo alle sue gambe e fece scaturire al suo nemico un sorrisetto, mentre abbassò il viso per osservare quel membro che a malapena si era eretto, stretto intorno alla tuta in spandex.
"Al tuo corpo piace mentre tu dici il contrario." Sibilò l'altro sulle sue labbra. Sentiva odore di tabacco così forte che gli fece storcere il naso.

"Se ne uscirò da qui, giuro che ..."
Inziò col dire il cavaliere nero, ma venne subito interrotto bruscamente dall'altro il quale aveva appoggiato la mano lattea sul cavallo dei suoi pantaloni e aveva iniziato a muoverla lungo il suo membro.
Si lasciò sfuggire un gemito, mentre il suo cervello andò in tilt.

"Giuri che ? Mi scopi ? Mi metti a novanta e mi sbatti in questa cantina ?"
Gli chiese l'altro ghignando. Batman doveva ammettere che fosse così bravo con le mani, che una parte di lui voleva che non si fermasse più.

"Cristo."
I suoi occhi si chiusero, non per l'effetto del tranquillante, anzi.
Gli piaceva e anche tanto.
"Ti ammazzo."
Sibilò.
L'altro si lasciò scappare una risata poi scosse la testa.

"Me lo hai sempre detto ma non lo hai mai fatto."
Sussurrò, riprese a tempestare di baci il collo dell'altro, lo inumidiva con la lingua e la mano intanto faceva il suo dovere, tanto che si insinuò all'interno della tuta nera e toccò il grosso membro pulsante dell'eroe. Era già eccitato al massimo. Joker se n'era accorto perché non era la prima volta, per loro, che si trovavano in intimità.

Il cavaliere si lasciò andare a un sospiro di piacere. Si morse le labbra, mentre un movimento involontario lo portò a spingere di più il bacino in direzione della mano dell'altro. A quel punto l'altra mano del Joker si insinuò sul retro della nuca coperta dell'altro e gli spinse la testa verso di sé. Gli diede un bacio irruento sulle labbra. Un bacio che venne subito ricambiato con la lingua da parte dell'eroe.
Nella sua bocca si fecero di più vivi i suoi ansiti, che rimbombarono in quell'antro umido.
Muoveva per braccia per liberarsi ma l'altro non glielo concesse, anzi aumentò il movimento della mano sul suo membro.

Gli stimolava la lunghezza. I suoi ansiti divennero così forti che poi alla fine venne tra le dita lunghe del clown.

"Bravo Batsy."
Sussurrò staccando la mano e leccandosi la sostanza bianca dalle dita, mentre osservava intensamente lo sguardo dell'altro.
L'eroe ansimava forte, il petto si alzava e si abbassava violentemente, anche quando vide l'altro alzarsi dalle sue gambe e sparire verso le scale.

NERO LUSSURIA (Batjokes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora