Capitolo 8

226 8 0
                                    


Le labbra dell'altro si incrinarono in una smorfia, gli occhi si spalancarono dalla rabbia e i denti si scoprirono, rivelando una sorta di ghigno.
Non disse nulla. Si voltò e andò a via, risalendo velocemente le scale e sbattendo la porta rumorosamente.

Sentì dei rumori al piano di sopra che gli fecero alzare la testa verso il soffitto, riuscì a distinguere chiaramente le voci dei due. Harley urlava, mentre sentiva Joker che imprecava. Poi una serie di rumori. Immaginò lo scenario: lei, dall'altra parte della stanza, che cercava di giustificarsi su qualsiasi cosa che avrebbe potuto irritare l'altro mentre lui che sbatteva i pugni contro qualcosa di pesante, magari un tavolo o un muro.

Un altro suono, che riconobbe chiaramente. Era uno sparo, una pistola probabilmente che era scattata e il proiettile aveva diviso l'aria in due. Sperava solo che nessuno di fosse fatto male, o almeno sperava che Joker non si fosse ferito.
Da quello che sapeva, Harley portava con sé anche una pistola, ma anche lui non era da meno.
Non conosceva bene il loro rapporto, ma più di un paio di volte i due si erano lasciati per poi riprendersi e rimettersi insieme. Era un continuo tira e molla. Anche lei aveva il cervello fottuto e offuscato dall'amore tanto quanto lo era lui. Ma a differenza di Harley lui non si era gettato in un silos pieno di elementi chimici per provare amore e fedeltà nei confronti di Joker. Tra di loro già c'era amore, solo che nessuno si era mai accorto di nulla.

Era scattato qualcosa in entrambi una sera, mentre Batman era impegnato in un inseguimento e Joker era la sua preda. Non ricordava quale fosse il crimine, ma si erano ritrovati entrambi soli in un vicolo stretto e buio.
Come al solito, aveva fatto la sua entrata a effetto scendendo dal tetto con il suo fidato rampino. Si era avvicinato al criminale, con l'intenzione di arrestarlo, ma quella sera c'era stato qualcosa di diverso da ciò che si aspettava: tra i due c'era stato uno scambio di battute. Ricordava che gliene aveva detta di cotte e di crude. Poi alla fine Joker aveva sussurrato un:" aspettavo con ansia il momento di essere solo con te." I due si erano ritrovati fin troppo vicini e, con una mossa inaspettata, l'altro gli aveva avvolto le braccia intorno al collo, lo aveva colto di sorpresa di più quando si era ritrovato le sue labbra contro le proprie. Era stato un contatto così semplice e sfuggente che non aveva avuto nemmeno il tempo di elaborare cos'era successo.
Fatto stava che il cuore dell'eroe aveva iniziato a pompare così forte, da tempo che non succedeva.
Il verde invece, lo aveva guardato negli occhi con un sorriso vittorioso a tagliargli le labbra in due e aveva detto.
"Beh...ci vediamo, Batsy."
Ed era scomparso nell'oscurità, lo aveva lasciato lì impalato in quel vicolo.

Si ridestò dai suoi pensieri quando sentì la porta principale  sbattere.


Spazio autrice

Come promesso ho scritto altri tre capitoli. Mentre provvederò a scrivere domani gli ultimi due, spero che vi sia piaciuta fino a qui la storia ;)

NERO LUSSURIA (Batjokes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora