party

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Caro diario,

è da troppo tempo che non ti scrivo,forse perchè sono passati tanti anni dall' ultima volta che l' ho fatto, o forse semplicemente perchè ho paura del tuo giudizio.
Ma ti rendi conto cosa dico? sono tanto patetica che parlo con il mio passato per non parlare alla tazza del water.
Sostanzialmente abbiamo molto da raccontarci, ma sarebbe troppo da riassumere in queste pagine, quindi ti parlerò di ieri. tutto è iniziato quando i ragazzi hanno fatto irruzione in camera mia alle quattro di mattina...

Aprii gli occhi di scatto gridando quando un terribile peso schiacciò il mio piede ancora appoggiato al materasso azzurro.

"dio che male!"urlai spudoratamente mentre la mia vista si annebbiava per il dolore, ma subito dopo mi resi conto che quei fastidiosi rumori che sentivo non erano altro che musica.

"scusa!" sentii gridare da Mike che era caduto sul pavimento dopo avermi pestato il piede mentre Luke sosteneva la radio e Calum ballava su una sedia lanciando reggiseni in testa a Ashton che rideva e filmava tutto.

"io vi ammazzo!" se non ci fossero state le pareti così grosse a coprire le mie urla avrei scommesso che sarebbero arrivate addirittura dall' altra parte dell' isolato.
Se c' era una cosa che non sopportavo era essere svegliata prima delle 10, e quella era già la seconda volta nella settimana, per giunta di seguito.
Mi alzai dal letto scaraventando le coperte per terra e iniziando a rincorrerli per tutta la casa con il cuscino in mano e urlando come una malata di mente. Se gli sguardi potessero uccidere quelli che gli stavo mandando ora avrebbero dovuto letteralmente polverizzarli.

"e tu deficente smettila di filmare!" non potei fare a meno di lasciarmi scappare una risata.
Non feci in tempo a finire e di parlare  perchè il cuscino che avevo lanciato era finito esattamente dove avevo mirato: sulla faccia del biondo che ora mi guardava con aria offesa presto sostituita da un sorriso abbastanza sinistro.

"te la sei andata a cercare"passò il cellulare al moro che ora stava girando in tondo sulla sedia con le ruote e si butto letteralmete su di me facendomi cadere sul letto e scoppiare a ridere.
Le sue dita affondavano nei miei fianchi ripetutamente provocando sottili brividi che mi scuotevano e mi facevano piegare in due. Ero sempre stata sensibile al solletico.

"Basta per favore!" gridai io con le lacrime agli occhi mentre mi contorcevo e agitavo sotto le sue grandi mani che formicolavano sopra la maglietta grigia.

C' era solo un piccolo particolare: in tutto questo non mi ero accorta che la distanza che separava i nostri corpi ormai era minima.

"Non dovreste trovarvi una camera piccioncini?" disse Luke schiarendosi la gola e cercando di contenere le risate mentre fissava lo schermo del cellulare ancora nelle mani di Cal affiancato da Michael, che probabilmente stava ancora registrando. Le mie guance iniziarono a bruciare, e realizzata la situazione approfittai del momento per ruotare e lasciare cadere il ragazzo che prima mi sovrastava di fianco a me con un sonoro tonfo del materasso.
Lui si alzò ridendo e passando la lingua sul labbro inferiore mentre si passava una mano fra i capelli scompigliati... qualcuno poteva spiegare alle mie gambe che non potevano ammollarsi così solo per un gesto del genere?

"Credo proprio di sì" disse lui guardando nella mia direzione .

" Anche perchè non credo sia conveniente continuare con voi nelle vicinanze ragazzi" continuò poi lanciandomi uno dei suoi innumerevoli sorrisi capaci dia sciogliere anche il cuore più duro.

" sogna sogna piccolo Irwin" cantilenai io lasciandogli un paio di pacche sulla guancia. Dio era così morbida...

Con questa uscita mi guadagnai una serie di urli e risate dalla parte dei tre ragazzi seduti dietro allo schermo, e una mascella contratta seguita da uno sguardo nel cui si poteva leggere un chiaro presagio di morte (la mia) dalla parte di quello di fianco a me.

Bad girl   {A.F.I.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora