KATY
Il fresco odore di erba appena tagliata percorreva il parco mescolandosi con il profumo dei due caffè che stringevano Jo e Clary, e mi lasciai inebriare dalla forte fragranza.
Lasciai riposare la testa su una delle catene che sostenevano la piccola altalena di metallo e mi iniziai a dondolare distrattamente. Diedi un altro sorso al frappuccino alla fragola che reggevo con la mano libera e osservai le tre ragazze che ridevano a squarcia gola gustandosi la loro colazione.Jo era seduta al mio fianco su un altalena un po' più bassa e Clary e Violet si erano piazzate per terra esattamente davanti ai nostri piedi.
Vederle tutte così sorridenti mi fece salire un nodo alla gola: sapevamo benissimo tutte che nessuna di noi era davvero felice, di certo non ora che la bionda e i ragazzi stavano per lasciarci, ormai il tour stava per iniziare.
Lasciai che la mia mente vagasse ancora una volta e mi immaginai nel mio posto preferito: fra le braccia di Calum nel suo letto, con la sua soffice mano ad accarezzare i miei capelli e i nostri respiri pesanti a rompere il silenzio della camera avvolta dalla penombra.
Era da ormai un po' di giorni che io e il moro avevamo una relazione, eppure mi sembrava di conoscerlo da secoli: a lui non importava chi fossi stata prima di conoscerlo, da dove venissi o cosa avessi fatto, contavamo solo io e lui.
Mi chiedevo solo cosa avrei fatto dopo la sua partenza... senza Clary e Calum sarei dovuta tornare a vivere per strada, e lui probabilmente mi avrebbe dimenticata nel giro di poco tempo.
"Non è vero Katy?" La mia attenzione si rifocalizzò sulla ragazza dai capelli scuri seduta al mio fianco.
"Eh? Scusa non ho capito" le altre tre mi guardarono preoccupate e poi Jo scosse la testa rassegnata.
"Allora è proprio vero che l'amore non rende solo ciechi ma anche sordi!" Le altre due scoppiarono a ridere e la ragazza dagli occhi scuri si unii a loro.
"Non dire cazzate, non centra niente l'amore." Nascosi il viso nella pesante sciarpa nera per cercare di camuffare il colorito acceso che avevano assunto le mie guance e chiusi gli occhi per cercare di calmare il mio battito cardiaco momentaneamente accelerato. Era sempre così, quando pensavo a quel ragazzo dalla pelle ambrata perdevo il controllo di me stessa.
"Piantala di far finta di niente, sappiamo tutte che tu e Calum avete un... rapporto speciale, non siamo sceme" disse Clary portandosi il caffè alla bocca e prendendone un lungo sorso.
I folti capelli biondi che prima erano invasi da colorate ciocche viola, ora erano completamente biondi, solo che con un piccolo cambiamento: le radici erano di un colore nero scuro che contrastava con il testo dei capelli.
Lei sorrise maliziosamente per poi mordere il tappo del suo bicchiere "E poi ti sentiamo tutte quando alla sera esci da camera tua per andare da lui" in quel momento mi sentii mancare l' aria e lei mi regalò un sorriso perverso. Fino a quel momento credevo che nessuno fosse la corrente della nostra relazione, o per lo meno credevo.
"Dai, davvero pensavi che non ce ne saremo accorte?" Chiese Violet mentre scoppiava a ridere seguita dalle altre.
"Chissà cosa fate voi bambini cattivi da soli a quell' ora" concluse Jo regalandomi con uno dei suoi migliori sguardi da pervertita. In quel momento sentii come improvvisamente la sciarpa di lana era diventata troppo pesante perché stavo iniziando a sudare.
"No... Ehm... Noi...." Mi morsi il labbro e in un gesto isterico, mi lasciai cadere la testa fra le ginocchia e iniziai a ridere "contro tutte le vostre aspettative io e mr. Asia non abbiamo fatto niente, sorprese?" Violet a quella affermazione parve allibita mentre Jo scoppiava a ridere e a Clary cadeva il bicchiere del caffè.
"Ragazze, sono convinta che mi dobbiate 20$ a testa" disse alla fine la nuova recluta del nostro piccolo gruppo di scoppiate.
Clary mi scrutò per un secondo come se stesse valutando se quella che avessi detto fosse la verità o meno.
"Non avete fatto proprio niente? Davvero niente" chiese infine con tono di supplica.
"Se per te rimanere abbracciati tutta la notte semi nudi è qualcosa... allora sí." Dissi sorridendo fiera di me stessa. Effettivamente ci avevo pensato molto negli ultimi giorni e non avevo mai avuto nessuna relazione stabile, o per lo meno non come quella. Eppure eccomi qui, ad essere probabilmente, quella che recita la parte della santa del gruppo.
"Quindi hai deciso di prendertela davvero sul serio... Wow, sono davvero fiera di te!" Urlò Clary prima di saltarmi addosso emozionata. La abbracciai ma poi subito realizzai una cosa: nessuna delle ragazze lì presenti, neanche la mia migliore amica mi aveva raccontato di una cosa così speciale come la loro prima volta con i loro ragazzi?
"Scusatemi un secondo... Allora se nessuna di voi... ragazze, voi mi dovete una spiegazione." Dissi lanciando alle quattro figure un'occhiata seria.
"Va bene, inizio io." Fu la ragazza dagli occhi grigi a parlare e a offrirsi volontaria per iniziare.
"Vogliamo tutti i dettagli!!!" Urlò Jo al mio fianco sporgendosi di più verso l' amica.
"Allora... Dire che è stato pochi mesi fa, il giorno dopo la prima festa a cui i ragazzi mi hanno portata" sorrise, probabilmente stava ripensando a quanto fosse stato speciale per lei quel momento. "Io...beh, essendo che ormai siamo tutti e due grandi e vaccinati ho pensato che non ci fosse bisogno di molti rodei e glie ne ho parlato. Poi il resto è storia..." Sorrise un'ultima volta e poi ci osservò come a chiederci se avessimo bisogno di più "dettagli" come richiesto dalla mora.
"E quindi... Come ti è sembrato?" Disse la bionda dalle punte blu tutta emozionata.
"Se devo dire la verità è stato magico, con quel ragazzo a momenti non riuscivo neanche più a ricordarmi il mio nome." Il suo sorriso si fece a poco a poco più piccolo fino a scomparire "ma ora che non c'è più per me è davvero terribile. Sto cercando di andare avanti con la mia vita e credo che parlarne faccia bene, ma ciò non toglie che è più doloroso di una pugnalata nel stomaco" disse asciugandosi le lacrime che iniziavano a inondarle gli occhi chiari. Mi alzai dall' altalena appoggiando il frappé a terra e mi posizionai alle sue spalle accarezzandole i capelli. Lo facevo anche quando alla sera non riusciva a dormire o piangeva per tutto quello che le era successo, la tranquillizzava. Subito si rilassò e sorrise asciugandosi le ultime lacrime.
"Okay dai, continuiamo."
"Jo" le puntai un dito contro e lei sorrise ampiamente
"Avevamo 17 anni credo, o forse 16... In ogni caso stavamo insieme da quattro anni e io mi fidavo di lui più di chiunque altro. E poi lo sapete no? Chi è che riuscirebbe a resistere a Lucas Robert Hemmings?" Scoppiammo a ridere quando lei prese a imitarlo nelle sue pose da diva "se volete dei particolari in più vi posso dire che nonostante io non l'abbia mai fatto con nessun altro ragazzo non mi stancherò mai di lui" sorrise arrossendo e si alzò un coro di esclamazioni esaltate.
"Okay, credo che ora tocchi a me"
Sorrise Violet prendendo un grosso respiro. "Ieri sera" tutte ci voltammo all' unisono e insieme urlammo un sonoro "CHE COSAAAAA?!!!" Lei si grattò leggermente la testa e mantenendo un occhio aperto e uno chiuso ci sorrise imbarazzata.
Effettivamente non era da molto che lei è Mike si conoscevano, diciamo che non avevano avuto tutto questo tempo.
"Ma ieri eravamo tutti in cas... Oh no, ti prego! dimmi che tu e Mike non lo avete fatto! Non ci posso pensare" dissi io fingendo una faccia disgustata.
"Eh già, Clifford ha fatto la sua mossa" disse Clary scoppiando a ridere.
"No, in realtà no" disse la ragazza dagli occhi color ghiaccio "a dir la verità sono stata io a portarlo a letto perché lui non si decideva più." Il risultato di quell' inaspettata osservazione fu di far cadere le mascelle di tutte e tre le presenti e la ragazza scoppiò in una sonora risata.
"Come hai detto te Clary, ormai siamo tutti grandi e vaccinati no? E poi era da tanto che non mi divertivo così!" Disse sorridendo, con uno di quei suoi soliti sorrisi che ci spinse a contraccambiarlo immediatamente .
"Se proprio volete i dettagli posso dirvi che Miky è un vero..."
"No grazie, stiamo bene così" la interruppe Jo e tutte insieme, ci unimmo alla sua contagiosa risata.Finita la colazione ci separammo: Clary e Jo tornarono a casa per aiutare la bionda con i preparativi per il viaggio e io e Violet ci incamminammo per una delle tante vie che percorrevano il centro.
"Quindi tu e Mike eh?" Dissi sorridendo e infilando le mani nelle tasche della pesante felpa nera.
"Posso dire che siete troppo carini insieme?" Lei arrossì lievemente e sorrise focalizzando lo sguardo sulla strada.
"Già, ma ora inizia il tour e ho paura che trovandoci così lontani il rapporto possa essere compromesso" si fermò riportando la sua attenzione su di me "ma non sono l' unica che è preoccupata per questo vero?" Mi scrutò e io assentii leggermente con la testa.
Continuammo a camminare accompagnate solo dal silenzio che ormai ci circondava.
A quel punto un'idea probabilmente molto stupida mi balenò nella testa e mi girai afferrando le mani della ragazza dagli occhi cristallini.
"Dobbiamo fare in modo di toglierci questi pensieri dalla testa" le sorrisi e lei mi osservò come una specie di animale molto rara "che ne dici di fare un giro dal parrucchiere?" Lei mi sorrise e mi saltò in braccio.
"Mi piace come ragioni!"
Ci scambiammo uno sguardo complice e ci incamminammo insieme verso la porta di vetro dell'edificio.Aspettai Vi per una buona oretta e quando la ragazza che le aveva tinto i capelli glieli asciugò, lasciai scapparmi un esclamazione meravigliata: quel colore si intonava perfettamente alla sua carnagione così pallida e agli occhi glaciali, era una vera meraviglia.
"Tu ragazza sei davvero favolosa!" Esclamai buttandomi subito sui suoi nuovi capelli e giocandoci estasiata "chissà cosa dirà il rosso quando ti vedrà!" Mi sorrise e dopo che ebbi pagato (ovviamente a tradimento perché al contrario non me l'avrebbe mai permesso) si girò bruscamente verso di me.
"Tu mi hai aiutato, ora tocca a me" mi regalò un sorriso che non prometteva niente di buono e mi trascinò di corsa fuori dal salone di bellezza. Corremmo per dieci minuti fino a che la mia accompagnante non decise di fermarsi davanti a un piccolo negozietto nascosto nel fondo di una stradina. La struttura era davvero graziosa, il colore delle pareti all'esterno era azzurro pastello, e all'interno le decorazioni erano rigorosamente vintage. Sinceramente pensai che quello non era proprio il posto dove io avrei comprato vestiti, non era nel mio stile ma soprattutto non avevo abbastanza soldi per permettermi capi del genere.
Appena mettemmo piede all'interno capii che i miei sospetti erano fondati poiché dalle pareti pendevano gonne gonnelle e gonnelline di tutte le dimensioni e colori, subito indietreggiai.
"No signorina!" La ragazza mi spinse obbligandomi a proseguire e lasciarmi la porta alle spalle "oggi qui faremo la storia" si sfregò le mani e poi le appoggiò alla vita sospirando "oggi io ti trasformerò in una donna!"
Non potei non lasciarmi scappare una lunga e forte risata che riecheggiò in tutto
il negozio.
"Te sei fuori di testa. Poi hai visto i prezzi di sto posto?" esclamai nonostante sapessi che ormai era già una causa persa.
"Te stai zitta e provati questo" mi passò un vestito nero con delle rose, sulla parte di dietro si apriva a v ed era fermato da un nastro sottile bianco. Nonostante odiassi i vestiti rimasi incantata a guardarlo: era davvero bello. "Corri nel camerino o ti ci porto di peso!"
"Ora ci vado, tranquilla" scoppiammo a ridere e io mi infilai dietro la tenda di velluto togliendomi la felpa i pantaloni e la maglietta ormai lacerata degli All Time Low.
Mi infilai il vestito con grande fatica e quando scostai la tenda stavo ancora litigando con la zip laterale.
"Wow" mi trovai la ragazza dai capelli colorati con un'espressione imbambolata sul viso e subito un colore rossastro invase le mie guance. Non ero abituata al fatto che la gente mi vedesse così nuda, o per lo più sentirmi così scoperta mi faceva uno strano effetto.
"Ragazza" mi sorrise e tirò fuori il portafoglio "mi sto già facendo delle gran risate a pensare alla faccia di Calum quando ti vedrà." Questa sua osservazione aiutò a raddoppiare la sensazione di bruciore che mi invadeva il viso e subito mi rinfilai nel camerino rimettendomi i miei vestiti.
"Questo lo userai nella festa per l'inizio del tour che ci sarà dopo domani" disse lei allungando una mano all'interno per impossessarsi dell'abito.
"Ma i ragazzi non mi hanno detto di nessuna festa" nonostante non la potessi vedere potei quasi sentire come sorrideva dall'altra parte del pesante pezzo di stoffa.
"Questo è perché ancora non lo sanno" sentii come i suoi passi si allontanvano verso la cassa e io sorrisi scuotendo la testa pensando a quanto Clary si impegnasse per quella banda di ragazzi per poi rinfilarmi la maglietta .

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Bad girl {A.F.I.}
Fanfiction" -promettimelo - -cosa?- -che mi amerai pur sapendo che non sono nessuno.- - lo prometto. Promettimelo.- -cosa?- - che sarai sempre e solo il mio unico disastro." Ashton Irwin