Girls talk boys

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Quando mi svegliai era notte fonda, l'unico rumore che echeggiava nella stanza era la respirazione pesante delle due ragazze di fianco a me.
Mi rigirai sul materasso e cercai di prendere sonno, ma inutilmente. Ero confusa, sentivo un vuoto nello stomaco che mi stava divorando, eppure non era la fame, qualche ora prima avevo divorato una pizza e metà di quella di Clary, non poteva essere quello.
Fissai sconsolata il soffitto azzurro prima di perdermi nei ricordi di quello che era successo poco prima: dopo aver lasciato l' arena eravamo tornati a casa dei ragazzi dove avevamo stabilito che si sarebbe tenuta la nostra piccola festa per Jo.
Diciamo che Clary ed io avevamo organizzato tutto in maniera davvero troppo perfetta, quando due come noi che sono abituate a vivere per strada si trovano a dover organizzare una "festa" in una casa lussuosa come questa ci si aspetta la distruzione di almeno metà dell' edificio.
Proprio per questo avevamo deciso di evitare un party di quelle dimensioni e ci eravamo limitate a preparare un una specie di... Pigiama party.
All' inizio non ero davvero convinta, mi sembrava una cosa stupida e banale, ma conoscendo Jo le sarebbe piaciuto.
Contro tutte le mie aspettative la nottata era stata fantastica, non avevamo fatto altro che mangiare e parlare, mangiare e parlare.
Sfortunatamente i ragazzi ci avevano lasciate subito dopo cena sotto richiesta della mora, e fu allora che quasi contemporaneamente si girarono verso di me e mi scrutarono con uno sguardo perverso.
"Katy... Tu e Calum siete parecchio affiatati in questo periodo" disse la ragazza dagli occhi grigi con un ghigno malizioso dipinto in volto.
"Già, non fate altro che scambiarvi occhiate mentre gli altri non guardano" continuò Jo fissandomi.
Potei sentire come il calore inondava le mie guance e mi iniziò a formicolare lo stomaco.
Ma cosa mi stava succedendo? Arrossire non era certo da me.
"Sembri un pomodoro" disse Clary scoppiando a ridere.
"Ma che cosa dite, voi siete pazze" mi passai una mano sul viso cercando di placare le mie gote che  pulsavano dall' agitazione.
"Andiamo, saremo pur innamorate" dissero "ma ci vediamo ancora" mi girai fissando i miei occhi nelle sue grosse pupille scure in preda all' agitazione e mi coprii il viso con le mani: era bollente.
Abbassai lo sguardo, cosa mi stava succedendo?
"Ammettilo" cantilenarono le due ragazze di fronte a me mentre mi fissavano con aria complice.
"E va bene lo ammetto" dissi coprendomi il viso col cuscino.
"Forse provo qualcosa per lui"
Il suono delle mie parole risultava ovattato attraverso il pesante cuscino.
"Scusami, non ho sentito bene" disse la bionda con la solita cantilena.
"Forse, provo dei sentimenti per Calum" mormorai un po' più forte senza staccarmi dalla morbida superficie.
"Cosa?continuo a non sentire..."
"Io credo di amare Calum Hood! " gridai esasperata. Quando mi accorsi di ciò che avevo appena urlato mi resi conto di aver tirato il cuscino in faccia a Clary... Un momento, avevo urlato che... OH NO!
"Siii lo sapevo!" Urlarono all' unisono e si gettarono su di me mentre mi contorcevo sotto le loro braccia.
"Ragazze mi state soffocando" gridai sotto il peso delle due pazze che mi sovrastavano.
In fondo forse era vero, io amavo davvero quel ragazzo che, dal primo momento in cui i nostri occhi si erano incontrati era riuscito a portarmi via una parte del mio intero essere.  Come potevo spiegarmi se no le eccessive farfalle che svolazzavano nel mio stomaco e la gioia che provavo quando incontravo quei suoi magnetici occhi scuri? Non sapevo spiegarmi come, ma nessun ragazzo mi aveva mai fatto quell' effetto, eppure ne avevo conosciuti così tanti da perdere il conto. Lui non era come tutti gli altri, mi trattava come una ragazza normale, con dolcezza, mi regalava un sorriso tutte le volte che lo incontravo, e Dio solo sa quanto il suo sorriso possa rendere felice una ragazza. Eppure c'era qualcosa che mi frenava: cosa poteva volere uno come lui da una come me? Dovevo essere realista: io non ero nessuno, una ragazza di strada e invece lui era il bassista di una band di successo, cosa avrei potuto dargli io? I miei occhi si velarono di lacrime e le ragazze davanti a quella mia improvvisa reazione, mi guardarono preoccupate e mi chiesero cosa avessi.
Non potevo mentire alle mie migliori amiche, quindi decisi di spiegarle tutto.
Le labbra di Clary si addolcirono mentre mi sfogavo, e Jo mi passò una mano sulla spalla.
" Katy tu sei una ragazza fantastica: Calum non è uno dei tanti ragazzi e non gli importano né la fama né i soldi, di questo puoi starne certa."  Disse la ragazza con il pigiama azzurro di fronte a me.
"E in ogni caso tu puoi dargli molto di più di una ragazza qualsiasi, ti abbiamo visto, abbiamo notato come lo guardi e come sorridi quando lo fai. Tu puoi dargli molto di più perché puoi donargli il tuo amore."
A quelle parole il mio cuore sussultò.
Le ringraziai e dopo un lungo abbraccio decidemmo di dormire. Nonostante tutto quelle parole non erano bastate per confortarmi, sapevo che in fondo non avrei mai avuto nessuna possibilità di avvicinarmi a lui come desideravo.

Bad girl   {A.F.I.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora