CAPITOLO 16

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JEN:
<<Jen, il computer di Loren!>> Dice Morgan gridando
<<Cosa Morgan?>> Gli chiedo allarmata.
<<Jen, il computer di Loren, il computer di Loren!!!!>>
Ma che cazzo?? Mi sveglio di soprassalto e trovo Sam avvinghiato a me che dorme beato.
<<Sam, svegliati! Sam!!>> Lo scuoto e lui apre gli occhi.
<< Che succede principessa??>> Mi domanda con gli occhi assonnati.
<<Sam ho appena sognato tuo padre>> gli dico allarmata.
<<Cosa?>> Scatta a sedere sul letto.
<<Si, davvero!>> Gli dico ancora col cuore che mi batte fortissimo.
<<E cos'hai sognato?>> Mi chiede preoccupato vedendo la mia faccia impaurita.
<<Non lo so Sam, è stato un sogno confuso! C'era una luce bianca e tuo padre vestito di azzurro che mi diceva urlando...>> Mi blocco e lo fisso.
<<Cosa Jen, cosa ti diceva?>> Mi domanda seriamente preoccupato.
<<Jen, il computer di Loren, il computer di Loren!!!!>> Scatto gli occhi nei suoi e ci guardiamo sgomenti.
<<Cosa avrà voluto dire, Sam?>> Gli dico mettendomi una mano in fronte.
<<Non saprei Jen, avevi mai sognato papà prima d'ora?>> Mi chiede.
<<Mai Sam, in questi anni questa è decisamente la prima volta>> oddio, sono preoccupata, cosa avrà voluto dire Morgan nel mio sogno? Ho il cuore a mille e mi sudano le mani.
<<Tu dici che sia stato solo un sogno?>> Prova a domandarmi lui.
<<Non saprei...so solo che per come gridava mi sento veramente agitata>> sono sincera questo sogno mi ha destabilizzata tantissimo.
<<Devo indagare, quando Loren non c'è devo scovare nel suo PC>> mi dice pensando a non so cosa.
E se Morgan avesse voluto dirci qualcosa? Cazzo, sono doppiamente agitata!
<<Sam, sii prudente per favore!>> Gli dico accarezzando la sua guancia.
<<Ma tu non mi odiavi?>> Si scioglie difronte alla mia carezza.
<<Non credere carino, io ti odio ancora>> sogghigno e lui mi stringe a sé.
<<Jen, quanto ti amo. Stai tranquilla starò attento, ma ora devo sapere se c'è qualcosa nascosta nel PC di quella stronza>> chiude gli occhi e un pensiero perfido lo attraversa. <<Te lo giuro Jen, se trovo qualcosa di losco, la denuncio subito!>> È fermo e deciso ed io sono nuovamente impaurita.
Che sia un segno questo? Ci sarà davvero qualcosa nel PC di quella Loren? Ho paura, decisamente tanta paura.

SAM:
Papà ti avevo chiesto un segno e tu me lo hai mandato. Lo so, me lo sento che il sogno di Jen non può essere un caso. Hai voluto dirci qualcosa ed io scoprirò cosa!
<<Buongiorno papà>> dice Maggie quando entro in cucina e mi accomodo al posto che era, è, e sarà sempre MIO.
<<Buongiorno piccolini>> i miei bambini stanno facendo colazione, perché è quasi l'ora per loro di andare a scuola.
Jen è in piedi silenziosa, mentre beve caffè-latte.
<<Jen, stai bene?>> È evidente che sia ancora destabilizzata dal sogno che ha fatto stanotte.
<<Si...>> Prova a dirmi per non spaventare i nostri figli, ma è chiaro che NO, non sta affatto bene.
La guardo negli occhi e le sorrido con fare rassicurante. Non preoccuparti amore, andrà tutto bene.
<<Papà>> mi riporta all'attenzione Morgan.
<<Dimmi tesoro>> gli dico.
<<Stasera vorrei andare a mangiare in pizzeria o in qualche ristorante, come una famiglia normale. Dove ci porti?>> Mio figlio sorride mentre Jen sputa il caffè latte che finisce tutto a terra.
<<Morgan!>> Lo rimprovera.
<<Tranquilla Jen>> le dico scoppiando a ridere <<Morgan, vi porto in un posto bellissimo, va bene?>> Gli dico dolce.
<<Va benissimoooo!>> Ed entrambi i miei figli battono le mani contenti.
Jen sorride e dice <<forza birbantelli, andate subito a lavarvi i denti>> e sorridendo i due monelli fanno come la loro mamma li comanda.
Quando i bambini sono in bagno, mi avvicino alla mia donna <<Jen, non essere preoccupata. Andrà tutto bene.>> Le dico piano all'orecchio.
<<Non so Sam, ho paura. Stanotte...quel sogno...sono destabilizzata fortemente>> ammette quasi sul punto di piangere.
L'abbraccio e la stringo forte a me, come sono felice di poterlo fare di nuovo. Sento che ormai lei anche se non lo vuole ammettere, mi crede. Crede nel mio esserle fedele per sempre.
<<Ho paura Sam, ho paura per te!>> Ammette in fine.
Spalanco gli occhi e abbozzo un sorriso <<Jen, non ti sei mai riuscita a liberare di me. Non ci riuscirai nemmeno adesso e ne mai>> la bacio con passione e lei ricambia.
La sollevo e la faccio sedere sul bancone della cucina.
<<Ti voglio scopare fino allo sfinimento>> le dico con voce roca e vogliosa.
<<E io voglio lasciarmi scopare fino a quando non avremo più forze>> mi bacia il collo e io sono già duro come una pietra.
<<Ma è mai possibile che dopo tutti questi anni tu mi faccia eccitare come il primo giorno?>> Le domando toccando la sua coscia e andando vicino al suo punto più dolce.
<<Ehi!>> Dicono Morgan e Maggie fermi sull'uscio della porta in cucina.
Io e Jen ci fermiamo paralizzati e i piccolini continuano <<cosa state facendo?>> Ci domandano.
<<Noi ehm...>> Prova a dire Jen imbarazzata da morire.
Io riprendo le mie facoltà mentali e dico <<stavo controllando che la vostra mamma stesse bene, aveva male alla gamba>> indico la coscia che stavo accarezzando.
<<Male alla gamba?>> Continua Maggie
<<Ehm si...>> Jen si alza e finge di zoppicare <<ho un dolore assurdo!>>
<<Cavoli mamma, allora corriamo in ospedale>> prova a proporre Maggie impaurita.
<<No tesoro, con il massaggio che mi ha fatto papà sto molto meglio, guarda!>> Riprende a camminare normalmente e Morgan dice <<bravo papà, sei un ottimo dottore!>>
Jen sorride e alza gli occhi su di me <<il migliore in assoluto!>> Afferma mentre guardandomi si lecca le labbra.
Io scoppio a ridere ma allo stesso tempo vorrei saltargli nuovamente addosso.
<<Quando vuoi amore>> dico rivolto a mia moglie che finalmente ha deciso di ritirare la richiesta di divorzio <<quando vuoi>> le faccio l'occhiolino ed insieme usciamo per accompagnare i nostri figli a scuola ed andare a lavoro.

(Non) Odio quando mi chiami principessa 7 ANNI DOPO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora