Ask me why my heart's inside my throat

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6 luglio

Era una giornata come le altre. Izuku si svegliava alle 8, andando a fare colazione con sua madre, per poi leggere qualche libro o studiare un po'. Non andava a scuola, l'ultima volta che ci era entrato era stato all'inizio della seconda elementare.

"Ci dobbiamo trasferire" aveva detto la madre al telefono con il preside. Lui intanto, troppo piccolo, pensava che fosse bello, non dover tornare da quei bulli che lo chiamavano broccolo.

Però con gli anni, aveva rimpianto la scelta di sua madre. Non aveva amici, non sapeva come lui l approcciarsi con altre persone. Non che ne avesse poi conosciute tante. La madre gli aveva cercato di insegnare quanto possibile, ma ora che aveva trovato un lavoro in città non avevano più molto tempo.

"Allora, io devo andare, il pranzo è nel frigo, scaldalo, ah, il kit medico è nello scaffale, se stai male chiama, e non uscire di casa non aprire a nessuno e oddio, quando arrivo ti chiamo, inoltre se ti fai un té attento a non-" lui la interruppe con un sorriso.

"Mamma, tranquilla, ho 16 anni me la so cavare da solo! Uh, meglio se vai o arriverai in ritardo" disse.

Lei gli diede un abbraccio, prendendo la borsa. "Bene, a dopo Izuku... Stai attento!"

Dopodichè, uscì di casa, mentre il ragazzo si sedeva sul divano.

Un tempo era un ragazzo socievole, che parlava spesso. Però senza amici, si era ritrovato a dover parlare con la madre, e lei molte cose non le capiva. Così aveva cominciato a parlare molto di meno, a stare in silenzio.

Dopo un po' di TV, decise di mangiare, così aprì il frigo, cercando qualcosa di buono, trovando il suo amato Katsudon.

Lo scaldò, dirigendosi verso camera sua. Stava per sedersi alla scrivania e mangiare, ma vide dalla finestra che stava succedendo qualcosa nella casa accanto. Era inizio maggio, così aprì tranquillo la finestra e si affacciò leggermente.

Un camion enorme era fermo li davanti, e delle persone scaricavano mobili e pacchi vari. Dopo un po', un auto nera e all'apparenza molto costosa si fermò li davanti, mentre la portiera si apriva e una persona usciva.

A vederlo, sembrava un adulto, era alto e piuttosto in forma. Aveva i capelli di colore chiaro. Indossava una maglietta nera aderente e una tuta grigia, stava andando verso la casa. Si fermò, strappando il cartello che diceva "Vendesi" e buttandolo in un cassonetto.

Forse si sta trasferendo... Era ora, quella casa è vuota da anni...

Ad un certo punto, non si accorse che il ragazzo si era girato, e lo stava guardando a sua volta.

Per poco non cadde dalla finestra, arrossì, tirandosi indietro e cercando di nascondersi. Lui rimase a guardarlo per qualche minuto, prima di girarsi e prendere degli scatoloni insieme agli altri uomini.

Izuku tornò a mangiare, spiando di nascosto il ragazzo, anche se quando se ne accorse si imbarazzò ancora di più.

Passò il pomeriggio a leggere qualche libro e a guardare la TV, quando alle 9 tornò sua madre.

"Izuku, non è che mi faresti un favore?" chiese.

"Devo andare a comprare un secondo alcune cose, puoi far bollire l'acqua intanto?".

Lui annuì, mentre lei gli diceva di usare le presine e finalmente usciva di casa.

Lui, subito, si diresse a prendere la pentola, ma si accorse di non avere il sale. Sbuffò, era proprio finito. Guardò il telefono, sbloccandolo.

Chat con Inko

Mamma, è finito il sale, posso chiederne un pacco ai vicini?

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