If you're lonely, come be lonely with me

509 14 28
                                    

15 luglio - !Compleanno di Izuku!

7:56pm

Pioveva.

Era la tipica pioggia estiva, calda e umida, che batteva per ore prima di smettere e lasciar uscire armate di lumache viscide pronte a venire calpestate dalle auto o dai bambini.

Izuku era chiuso in camera, e guardava fuori dalla finestra. Ochaco era seduta su un pouf e guardava qualche video dal telefono. "Izuku? Tutto bene? Sei silenzioso" chiese.

Izuku sospirò. "Mi manca"

Ochaco spense il telefono, guardandolo. Stava per dire qualcosa quando la porta si aprì.

"HO FATTO DEI BISCOTTI!!" squillò la madre, appoggiando un piatto pieno di dolci sulla scrivania.

"Oh, grazie signora Midoriya, sembrano deliziosi" sorrise Ochaco.

Izuku non si voltò nemmeno. Continuava a guardare la pioggia scendere, anche se era così fitta che non si vedeva nulla.

Suonò il campanello. "Oh, finalmente è arrivata la nuova padella che avevo comprato! Divertitevi!" disse contenta la donna, scendendo le scale.

Si diresse verso la porta e la aprì. Poi spalancò la bocca.

Katsuki era in ginocchio sull'uscio di casa, sotto la pioggia. Teneva in mano un mazzo di fiori, e indossava un completo firmato nero, ormai completamente fradicio.

"Cosa ci fai qui" chiese secca la donna. Lui la guardò senza battere ciglio.

"Sono venuto a chiedere di uscire, ed eventualmente di mettermi insieme, ad Izuku" rispose.

"E perchè dovrei? Lui è-"

"Izuku ha compiuto 18 anni, non è più sotto la sua autorità. Spetta a lui scegliere, ora"

"Beh, io sono la madre, e non lascerò che un ragazzo di 4 anni più grande prenda il controllo della sua vita"

"Non prenderò il controllo della sua vita. Non ho mai fatto e non farò mai nulla che lui non voglia fare. Voglio farle le mie sincere scuse per non averle chiesto prima di uscire con suo figlio. La prego di farmi vedere Izuku, perchè ho passato un anno intero in agonia senza vederlo, toccarlo, o baciarlo" disse. Lei lo guardò. Non se lo aspettava. "La prego, signora Midoriya. Mi faccia entrare. Fa freddo qua fuori. Voglio solo rendere felice suo figlio"

Non si capiva cosa passasse dietro gli occhi della donna. Ma lei alla fine si scostò di lato, lasciando il libero accesso.

Katsuki si alzò in piedi ed entrò. Cercò di asciugarsi le scarpe, almeno, ma la donna gli fece un cenno. "Non importa. Seconda camera nel corridoio a destra" disse.

Lui annuì, andando al piano di sopra.

Izuku era seduto sul davanzale della finestra quando la porta della camera si spalancò.

"Mamma, ti ho detto di-" cominciò, ma si bloccò. Ochaco trattenne il fiato. Katsuki era li in piedi, bagnato fradicio, con i capelli che gocciolavano e un mazzo di fiori più che zeppo d'acqua in mano. E lo guardava.

"Izuku"

Il verde si alzò in piedi, camminando piano verso di lui. "K-kacchan" sussurrò. Il biondo annuì, con un debole sorriso. "KACCHAN!" squillò il ragazzo, buttandosi al collo del ragazzo in un pianto disperato, che mollò i fiori a terra e gli circondò il busto con le braccia, sollevandolo leggermente.

"Izuku, tranquillo, sono qui"

"Sei qui"

"Eh-ehm" tossicchiò Ochaco. "Non vorrei interrompervi, ma, uh, i fiori..." indicò per terra. Izuku sussultò, togliendo i piedi dal mazzo, e tirandolo su.

✓Open the Window - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora