15 luglio - !compleanno di Izuku!
Stessa sera...
Quando il verde si svegliò, il biondo era appoggiato alla finestra. In mano aveva uno zaino.
"Kacchan..." mugugnò, stropicciandosi gli occhi.
"Mh, ti sei svegliato" disse il biondo.
Izuku guardò fuori dalla finestra. Era ancora buio, ma il cielo era meno scuro. Doveva essere quasi l'alba... "Kacchan...Quello è il mio borsone?" chiese.
Il ragazzo annuì. "Perchè hai il mio borsone?"
"Perchè ce ne andiamo" disse semplicemente.
Izuku rimase immobile, assimilando le parole. Si alzò in piedi, si accorse di avere addosso solo una maglietta molto larga.
"Cosa- dove andiamo?"
"Via"
"Cosa stai dicendo, Kacchan? Perchè dobbiamo andare via?"
Il biondo si appoggiò alla finestra, guardandolo.
"Intendi rimanere chiuso in questa camera per tutta la vita?" Disse.
"Co-cosa intendi?" Chiese il minore.
"Izuku" aggiunse Katsuki, fermandosi davanti a lui e porgendogli una mano.
"Izuku, andiamo via per un po' "
"Co- Kacchan, sei pazzo? Se mia madre non mi trovasse-"
"Fanculo tua madre, se fosse per lei tu non usciresti di casa nemmeno per buttare l'immondizia" replicò il maggiore.
Izuku fissò la mano che il biondo aveva porso.
Se avesse rifiutato, il biondo si sarebbe arrabbiato, o avrebbe capito? Lo avrebbe lasciato? E poi come potrebbe lasciarlo, non stavano insieme, giusto? E in tutti in entrambi i casi, cosa sarebbe successo dopo? Avrebbero continuato a uscire di nascosto, fino a quando la madre non gli avesse concesso la libertà? Sua madre poteva benissimo chiuderlo in casa fino ai quarantanni, e li cosa avrebbe fatto? Avrebbero dovuto vedersi di nascosto, senza sapere se e quando ci sarebbe stata una prossima volta.
Se avesse preso la mano e avesse accettato, invece, si sarebbe divertito, avrebbe vissuto un avventura insieme al biondo, avrebbero potuto vedersi senza dover aspettare che la madre se ne andasse da casa. Sua madre si sarebbe preoccupata, tantissimo, ma non sarebbe potuta intervenire. Lo avrebbe sgridato, se la sarebbe presa anche con Katsuki. Avrebbe voluto sentire tutta la verità, e se solo il fatto che Izuku fosse minorenne e Katsuki no fosse venuto a galla...
Ma importava?
Prese la mano del biondo, che strinse quella del verde nella sua e lo tirò su dal letto.
"Andiamo, Kacchan" mormorò. Il biondo gli tenne fermo il mento con due dita, baciandolo, molto più dolcemente del bacio che si erano dati nemmeno molte ore prima.
Quando si staccarono, Katsuki controllò l'ora. "Sono le 4:43. Sbrigati, metti dei vestiti e le cose essenziali dentro lo zaino, alle 5 partiamo" disse.
"Dove andiamo?" chiese Izuku, prendendo delle magliette dall'armadio.
"Dove vuoi" rispose l'altro.
In poco tempo, erano pronti. Lo zaino era molto grande, per sua fortuna, e allora aveva preso delle magliette, felpe, pantaloni, ovviamente cambi e intimo, senza contare un cappello, degli occhiali da sole, un costume da bagno, shampoo e balsamo e tutto il resto.
Il biondo gli aveva detto di prendere una coperta, e allora aveva afferrato un piumone giallo e caldo. Oltre a questo, soldi, telefono, cuffie e caricabatterie.
Il biondo si calò giù dalla finestra, caricando in auto il piumone e qualche cuscino. Izuku intanto aveva attaccato un post-it alla scrivania.
Starò bene, non preoccuparti
Scrisse, prima di uscire dalla finestra e correre nell' auto del maggiore. Mise lo zaino nei sedili posteriori e finalmente, con un cenno al biondo, partirono.
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Erano le 7 di mattina quando cominciarono a sentire un certo languorino. Allora il biondo uscì dall' autostrada e si fermarono al McDonald più vicino, dalla parte per le auto (non ricordo il nome).
<Benvenuti al McDonald, volete ordinare?> Disse una voce stanca dal microfonino.
"Io un Double Cheeseburger e alette piccanti, con extra salsa barbecue. E una bottiglia d'acqua" disse il biondo.
"I-io un Big Mac e delle patatine con salsa Cheddar, e un milkshake alla vaniglia" aggiunse Izuku.
La voce ripeté l'ordine e gli disse di andare avanti.
Quando arrivarono davanti al bancone, un ragazzo sui 20anni dai capelli biondo sporco e spettinati, fino alle spalle e della barba tagliata piuttosto male gli porse dei sacchetti.
"Contanti o carta?" cantilenò, rigirandosi una sigaretta tra le dita. Il verde lo guardò, aveva degli occhi azzurri con delle profonde occhiaie, e una maglietta beige con una figura davanti. Una band...?
Il biondo si sporse, dandogli la carta. Poco dopo erano di nuovo in strada, diretti verso un parcheggio.
[Quello che avete appena visto era la reincarnazione di Kurt Cobain. Potreste chiedervi il perchè. Ne avevo voglia, mi serviva un personaggio come lui e allora ho scelto lui]
Si fermarono, e cominciarono a mangiare.
"Se mi sporchi la macchina me la ripaghi" lo ammonì il biondo, guardando di sottecchi le patatine unte di salsa.
"Kacchan, tranquillo" ridacchiò il più piccolo dando un morso.
"Ah dimeticavo" aggiunse Katsuki, appoggiando il suo panino sul cruscotto e girandosi per cercare qualcosa nel suo zaino nei sedili posteriori.
"Cosa?" chiese Izuku.
Il maggiore tornò seduto dritto, girato verso il compagno, e gli porse una scatolina in plastica. Con all'interno una piccola torta alla vaniglia e cioccolato, con una scritta verde che recitava "Auguri Izuku" e un piccolo cuore di fianco.
"OH, KACCHAN!" urlò il minore, saltandogli in braccio. Il biondo rimase immobile, per poi ricambiare impacciato il gesto e lasciandogli un bacio leggero tra i capelli.
"Ti piace?" chiese.
"LO ADORO!" esclamò, sorridendo Izuku.
*Hey*

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✓Open the Window - Bakudeku
Fiksyen PeminatLa vita per Izuku Midoriya non era mai stata divertente o emozionante. Il padre si era separato dalla moglie, in modo pacifico, e non si vedevano da anni. La madre però, aveva preso male la cosa. Aveva rinchiuso Izuku in casa per paura che scappasse...