So if you're lonely, darling you're glowing

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5 settembre, stesso anno

Riassunto degli ultimi mesi

Erano passati più o meno due mesi, e i due non si erano più visti. Izuku non usciva più di casa, e metteva piede fuori dalla sua camera solo per andare in bagno, prendere da mangiare e sistemare il WiFi se quest'ultimo si staccava.

La madre gli lasciava un vassoio con i pasti davanti alla porta, e non si vedevano se non per circostanze obbligatorie. Da sempre la madre gli aveva insegnato le cose che avrebbe dovuto imparare a scuola a casa, oppure gli lasciava dei libri da studiare. Ora era Izuku che ordinava i libri. Aveva fatto di nascosto vari test e domande ad università, e una gli aveva risposto.

Anche se non era mai andato a scuola, la sua media sarebbe stata di 9,8, e dopo aver studiato come un matto, aveva fatto un esame. Un università lo aveva accettato, una volta compiuti i 18 anni sarebbe andato via da quella casa e si sarebbe trasferito a Osaka, avrebbe studiato, avrebbe recuperato anni di vita persi in quella casa.

E magari avrebbe rivisto Katsuki.

Katsuki era sparito. Si era trasferito, sapeva che la madre non lo voleva come vicino di casa. Non gli aveva più scritto, nemmeno un messaggio. Aveva scoperto solo dopo che la madre del verde aveva costretto Mitsuki e Masaru a bloccare il contatto di Izuku sul telefono del figlio.

Qualche volta aveva sentito la porta di casa aprirsi e Mitsuki e Masaru entrare per salutare, ma non era sceso a dirgli niente. Passava le giornate a parlare con Ochaco, che oltre a Katsuki era stata la sua unica interazione sociale, giocare al computer, guardare film, disegnare e dormire.

Katsuki nel mentre, aveva finito l'Università. Aveva trovato un lavoro come ingegnere in un azienda che produceva parti di motori, era ben pagato e a lui piaceva, il suo capo diceva che prometteva bene. Certo, tornava a casa alle 10 di sera e si svegliava alle 4 di mattina sei giorni su 7, ma tanto non aveva nessuno ad aspettarlo nel suo appartamento.

Non poteva chiamare Izuku, non poteva incontrarlo, l'unica cosa che poteva fare era andare al club il sabato sera ad ubriacarsi fino a venire portato a casa dal suo amico Kirishima. Qualche volta i suoi due amici Kaminari e Hanta lo avevano convinto ad andare in uno Strip Club, ma era uscito subito. Non riusciva a pensare.

25 dicembre

Quel giorno era natale, e come ogni volta, i nonni materni di Izuku venivano a casa sua. Un uomo ed una donna amorevoli, che amavano loro nipote. Erano spesso in campagna, e portavano bene i loro 80anni. Sapevano cosa era successo quell'estate.

Inko era in cucina e Izuku stava parlando con sua nonna di una mostra d'arte che c'era stata gli ultimi giorni. Il nonno stava ascoltando un vecchio pezzo natalizio sul divano. Il campanello suonò.

Izuku voltò la testa. Un luccichio di speranza gli passò davanti alle pupille del verde, e la nonna lo osservò attentamente. Inko lo precedette, aprì la porta. Ma era solo un postino, di quelli privati.

"Una lettera per... Izuku Midoriya. Spero sia la casa giusta" disse il ragazzo. La donna sorrise. "Si, grazie, ora gliela porto. Le devo qualcosa, o..."

"Nono, stia tranquilla, signora! Buon natale!" disse. Il casco nero gli copriva la faccia, ma dal tono di voce si capiva che stesse sorridendo. Se ne andò. Inko chiuse la porta, e il sorriso sparì. Prese la lettera, una busta rossa, e puntando verso Izuku lesse la dedica scritta finemente dietro.

"Per il mio Zuku, Buon Natale" e una K elegante scritta sotto. Sorrise acida, strappando in due la busta. "NO" scattò il verde, cercando di recuperarla.

Il nonno si alzò, andando verso Inko, ma lei aveva preso la lettera e la stava spezzettando in minuscoli pezzetti.

"FERMATI! QUELLA è PER ME! STAI FERMA!" urlò il verde, aggrappandosi alla madre. Lei, seppur più bassa, lo scrollò di dosso. Lanciò la carta nel camino e la guardò bruciare.

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