Passion is crashing as we speak

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15 luglio - compleanno di Izuku

Viaggiarono a lungo, fino all'una di pomeriggio, lungo l'autostrada, prima di arrivare davanti ad una piccola città. Le strade non erano molto trafficate, ma si vedeva che molti abitavano li. Il biondo parcheggiò, per poi scendere e accompagnare il verde verso una panineria.

"Io prendo un panino al salame piccante, tu 'Zuku cosa prendi?" chiese il biondo al ragazzo.

"Uh... un tramezzino con tonno, uova e maionese!" sorrise alla donna dietro al bancone, che gli diede l'ordine. Dopo aver pagato, uscirono, ma invece di dirigersi verso l'auto il maggiore gli prese la mano e lo portò via per le stradine della città.

"Kacchan! Dove stiamo andando?" chiese Izuku.

"In un posto" rispose Katsuki, guardandolo con la coda dell'occhio.

Il verde non fece domande. Durante il loro 'giro turistico' si fermrono davanti a piccoli negozi, qualche libreria, e un bar che faceva le crêpe, dove ne comprarono un paio.

"Siamo arrivati" disse il biondo. Erano sulle sponde di un fiume, dove ai lati sorgevano delle gelaterie. In acqua, le anatre e i pesci sguazzavano mentre i turisti li osservavano dai tavolini dei bar. Alcuni erano scesi sul bordo dell'acqua per vedere meglio.

"Guarda Kacchan! Ci sono delle papere, che carine!" esultò il verde, cominciando a scendere le scalette in pietra che portavano al bordo del fiume.

Il biondo lo seguì, con in mano lo zaino con i panini e qualche bottiglia d'acqua.

Mentre il biondo si sedeva su un tavolino in legno, il verde si era accovacciato su un masso e cercava di avvicinarsi ad una papera bianca e grigia, senza successo.

"Guarda Kacchan! Quella ha appena messo la testa sott'acqua! Kacch-" si girò, bloccandosi, fissando confuso il ragazzo. Katsuki infatti aveva appena scattato una foto al verde, ma aveva dimenticato di togliere il flash.

"Kacchan, eliminala." disse il verde, cercando di rubargli il telefono. "Non ci penso proprio" ridacchiò il maggiore, tenendo il telefono in alto. Il verde gli salì pressochè in braccio, e il biondo ghignò, afferrandogli una natica.

Izuku squittì, cadendo sul posto accanto al suo, rosso come un pomodoro. Il biondo gli passò allora il tramezzino che aveva ordinato prima, e cominciarono a mangiare. Qualche volta una papera si avvicinava, e allora Izuku gli lanciava una mollica di pane.

Alle 4 del pomeriggio, decisero di andarsene, dato che quella notte, come aveva detto Kacchan, sarebbero dovuti andare in un Hotel poco vicino, che aveva prenotato mentre mangiavano.

Si rimisero in viaggio, fermandosi poco dopo davanti ad un hotel molto carino. Era bianco, con delle colonne davanti all'entrata, e molti quadri ai muri. Dettagli dorati e rossi erano stati aggiunti agli angoli dei muri, e c'erano molte comode poltroncine accanto alla reception.

"Buongiorno, avete prenotato?" chiese una donna.

"Si, per una notte a nome di Katsuki Bakugo" rispose il biondo.

"uhh, si mi risulta! Avete delle preferenze per la camera?"

"La più lontana dalle altre" disse solo il maggiore, con un ghigno. La donna annuì, non facendoci troppo caso. Gli diede le chiavi e loro andarono verso la loro camera.

"Perchè la più lontana, Kacchan?" chiese il verde. Il biondo allora gli avvolse il bacino con un braccio, mentre gli palpava i glutei. Izuku arrossì, senza però allontanarsi.

Una volta arrivati davanti alla stanza, entrarono, e Izuku si buttò subito sul letto, estasiato. Era una camera luminosa e pulita. Al centro della stanza c'era un letto morbido, e di lato un piccolo armadio bianco. Un morbido tappeto ricopriva il pavimento fino ad un angolo occupato da un divano e da una TV enorme, per terra a coprire le mattonelle bianche c'era solo un tappeto bianco candido.

✓Open the Window - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora