14 luglio
Quando si erano svegliati la mattina dopo, il biondo non era nella camera da letto, ma aveva lasciato un post-it sul telefono del verde.
Dovevo andare in palestra. Alle 8 fuori da casa tua. Non adare in giro da solo
Aveva sorriso. Si preoccupava.
E così, la mattina era volata via tra video su YouTube e serie TV, qualche libro e una veloce occhiata alla casa del biondo.
Il ragazzo era tornato il pomeriggio, insieme ad una donna identica a lui, che gli urlava dietro. Probabilmente la madre...
E così, era arrivata sera.
E il panico di non sapere cosa mettere.
Non voleva dare nell'occhio, non voleva farsi notare. Ma, cristo, c'era Katsuki.
Da lui si che si voleva far vedere...
Optò per una semplice maglia bianca e leggermente larga. Sotto dei jeans molto strappati sia davanti che dietro (N.A. pure sul culo). Sotto i jeans, aveva scelto delle calze a rete, sperando che il biondo le notasse in qualche modo, e degli anfibi neri con la suola alta. Non che lo facessero sentire più alto, insomma...
Alle 7:50 gli arrivò un messaggio da parte del biondo, che gli diceva di scendere, e così fece.
"Sei in fottuto ritardo, Deku!" Sbraitò, squadrandolo.
"Ma se sono in anticipo!" Protestò.
Il biondo si fermò,con una sigaretta in bocca, e lo osservò per bene. Squadrò i grandi squarci sulle cosce, dove si vedevano le calze, e quando Izuku tremante si girò, notò gli strappi sui glutei.
"C-come sto?" Chiese il verde, balbettando.
Il biondo rimase in silenzio, tirando una lunga boccata.
"Bene" disse solo entrando in macchina.
Il verde sorrise leggermente, felice di quegli sguardi anche se non molto della risposta.
Entrarono in macchina, e una leggera musica si diffuse.
Il verde cominciò a canticchiarla, e il biondo lo guardò con un luccichio di divertimento negli occhi.Quando arrivarono, dopo circa venti minuti, si fermarono nel parcheggio di un locale.
Luci led rosa, rosse e alcune verdi illuminavano la parte esterna, abbastanza tranquilla. Tutt'altro, da dentro si sentiva una musica assordante, persone che urlavano e il rumore delle bottiglie di vetro scontrarsi con il bancone.Cominciava ad avere paura.
"BAKUBABE! SIETE ARRIVATI!" urlò una voce squillante. Si girarono e una capigliatura rosa li investì.
"Finalmente! Vi siete persi la scenata tra Monoma e Kendo, era geloso del suo vestito, ci puoi credere? Dopo anni di relazione... Oh, tu devi essere il Deku!" Disse.
"In realtà quello è un soprannome... io sarei Izuku Midoriya..." mormorò con un sorriso.
Lei sorrise a sua volta. "Bene, Midoriya! Io sono Mina Ashido e loro sono- VOI DUE, PRESENTATEVI!" Urlò a due ragazzi che ridevano con due bottiglie in mano.
"Denki Kaminari~ hihi dov'è Shinso~?" Disse il biondo.
"Kirishima Eijiro! Denki, guarda che Shinso ti sta aspettando dentro..." mormorò al biondo il rosso.L'altro allora trotterellò dentro il locale, con il rosso alle calcagna.
"Vi avevo già 'conosciuti' durante quella chiamata... sembrate simpatici" disse Izuku., seguendo i due che stavano per entrare.
"Lo siamo!" Rispose la rosa, buttandosi nella mischia.
La osservarono prendere degli shottini offerti dagli sconosciuti. Era attraente. Con i capelli rosa e un lungo eyeliner si faceva notare.Indossava un tubino con degli spacchi all' altezza dei fianchi, da cui si vedeva un tessuto sottile e leopardato, come la borsetta che teneva in spalla. Camminava abilmente su dei tacchi a spillo fucsia, senza mai inciampare.
Si chiese se lui avrebbe avuto quello stesso successo.
Stava per entrare, ma delle braccia sulle spalle lo bloccarono.
"Stammi vicino" mormorò roco il maggiore, tenendolo fin troppo vicino al suo petto.
Notò i muscoli di Katsuki perfino sotto la maglietta nera attillata, e quelli delle braccia tesi sopra le sue spalle. Deglutì, arrossendo.
Entrarono, e subito lo travolse un rumore fastidioso e forte, musica pompata e persone, troppe persone.
Il biondo lo spinse più verso di lui, e attraversarono la sala. Si fermarono solo quando trovarono un angolo vuoto con delle poltroncine rosse in pelle e qualche tavolino.
Rimasero li per un po', a parlare o a bere, nel caso di Izuku una coca cola e nel caso di Katsuki un Jacks Daniel (si scrive così?).
Dopo un po', tornò Mina. Ma era seria. Dietro di lei, Kirishima cercava di capire che stesse succedendo.
Denki era probabilmente sparito insieme a questo Shinso.
"Katsuki. Dobbiamo parlare. In privato" disse secca, sovrastando la musica assordante.
"Cos- col cazzo, se lo mollo anche solo per un secondo lo stuprano" rispose lui.
"Adesso" ribadì la rosa. Il biondo tentennò. Poi si alzò.
"Deku, resta qui e non muoverti" disse solo.
Se ne andò insieme alla bionda.
Izuku rimase li, e aspettò.
Per circa 20 minuti.
Kirishima passò a vedere come andava, e dirgli che Bakugo e Mina stavano discutendo. Poi se ne andò, richiamato dal suo amico Tetsutetsu, era quello il sio nome. O almeno, se lo erano urlati a vicenda, quindi era ovvio...
"Ehy" lo sorprese una voce.
Girò la testa, e seduto accanto a lui c'era un ragazzo.
"Non ti ho mai visto in giro. Sei nuovo?" Chiese.
Sembrava alto, dai capelli neri e simili a quelli del biondo, ma meno appuntiti. Aveva gli occhi gialli, luminosi.
"N-no, solo che... sono minorenne..." mormorò.
"Nahh tranquillo, la metà qui sono minorenni, quelli laggiù hanno 14 anni! Io ne ho 18, tu?"
"Quasi 17" rispose.
"Come ti chiami?"
"Izuku Midoriya"
"Io sono Shizu Manokuta (a caso)" rispose lui. "Ti va di bere qualcosa? Insomma, divertirci" e lo sguardo gli cadde sugli strappi sulle cosce.
Il verde si bloccò, fissando l'altro che si era alzato in piedi e gli tendeva la mano.
E se Katsuki fosse tornato? Se fosse successo qualcosa? E se magari si sarebbe arrabbiato con lui?
Poi un pensiero si fece strada. Se ci sono dei 14enni, non è poi tanto pericoloso. Già...
E gli si inchiodò in testa. Prese la mano del ragazzo e lo seguì.
Dei rubini lo fissavano da lontano.
*Bene. Questo capitolo lo dividerò in due*
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✓Open the Window - Bakudeku
FanfictionTUTTI I PERSONAGGI CHE COMPIONO ATTIVITà SESSUALI SONO MAGGIORI DI 16 ANNI La vita per Izuku Midoriya non era mai stata divertente o emozionante. Il padre si era separato dalla moglie, in modo pacifico, e non si vedevano da anni. La madre però, avev...