"Zoe, se vuoi ho un cuscino, così dormi meglio."
La voce della professoressa di Storia mi fece uscire dal mio stato di dormiveglia e a quella seguirono delle risatine ma non capivo da dove venissero.
"Visto che eri così attenta vuoi ripetere cosa ho detto?"
Cercai una scusa plausibile invano e, strofinandomi l'occhio, risposi:
"Non lo so prof, mi scusi."
Mi preparai a portarle il diario ma non me lo chiese, mi guardò per un po'.
"Dopo ti devo parlare." disse secca.
Mi afflosciai sul banco, ci voleva solo questa.
"Qui ci servirebbe Niall e svegliarti."
Le parole di Acacia mi attraversarono il cervello come una lama. Girai la testa, ancora appoggiata al banco, verso di lei e la fulminai con lo sguardo. Visto che non capiva mi girai verso la prof cercando di ascoltarla.
"Ti da fastidio parlare di lui?"
Wooow l'hai capito adesso? Vedo che sei perspicace!!
Pensai, ma non glielo dissi.Acacia si accasciò sul banco per potermi guardare in faccia. Forse aveva finalmente capito che volevo dimenticarlo. E lei sapeva anche il perché. Ma qualcosa dentro di me aveva un disperato bisogno di rivederlo. Così rimasi zitta.
Mi portai la mano alla bocca, volevo abbracciarla e piangere, spiegarle tutto, ma non potevo. Non lì, davanti a tutti. Non potevo mostrare loro la mia debolezza. Lei capì, sapeva riconoscere quando stavo per piangere così mi abbracciò. Mi sentii subito meglio.
"Stasera vieni a casa mia, ci vediamo un film horror con i pop corn e una coperta calda, facciamo la battaglia dei cuscini e parliamo di questa cosa okay? Ora non pensiamoci più."
Annuii e mi staccai da quell'abbraccio di malavoglia. Continuai a cercare di seguire le lezione.
DRIIIINN!!
La campanella suonò e ci alzammo tutti per fare l'intervallo.
"Cos'avevi prima?" mi chiese Liam preoccupato.
"Niente, tranquillo, solo un po' di mal di pancia."
Mi guardò poco convinto e se ne andò capendo che non gli avrei detto la verità.
Era sempre così dolce e protettivo con me, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, ma non me la sentivo di raccontargli il mio problema. Lo sapeva solo Acacia e volevo che rimanesse così.
Mi avvicinai alla professoressa e aspettammo che fossero usciti tutti i compagni.
"Allora Zoe, cosa succede?"
"In che senso?" chiesi un po' confusa.
"C'é qualcosa che ti turba?"
"...no..."
"É da tutto il giorno che ti guardo e non ti ho mai vista così. Quindi suppongo che sia successo qualcosa. Ti va di parlarne? Ho una laurea in psicologia eh" mi disse facendomi l'occhiolino.
Rimasi un po' ferma a pensare. In fondo era la mia professoressa, la mia preferita, ma era una cosa privata... la guardai e vidi che cercava solo di aiutarmi. Ma non me la sentivo.
"Non me la sento, scusi." le dissi abbassando lo sguardo.
"Non importa, se vuoi dirmelo però, io ci sarò." mi sorrise e uscì dalla classe.
Riportai i miei libri nell'armadietto e presi quelli dell'ora dopo. Ancora tre ore e sarei uscita da quell'inferno.
Entrai in classe e cominciai a fare il conto alla rovescia.
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Take me away with you [and never return back]
Hayran Kurgu"E dimmi, chi ti può amare tanto come me?"