6

24 2 5
                                    

Elisa's POV:

Tornai alla mafia, l'unica cosa che mi rimaneva in quel momento della mia vita.

Tutti erano contenti di rivedermi e notai che si erano uniti altri componenti nella Mafia. Cercai di fare amicizia con qualcuno quando Mori mi permetteva di fare qualche giro, ma molto spesso con poco successo visto il mio volto raccapricciante.

Mori era fiero di rivedermi e ne approfittò per continuare i suoi studi su di me. Ormai non mi dava più fastidio, ma tutte le volte che provavo a dormire rivedevo quelle scene ed una voce mi diceva che la mia famiglia era morta e che non avevo più valore di esistere. Passai molte notti insognie, e, di conseguenza, ero meno attiva in combattimento, cosa che fece scattare Mori per la rabbia. L'uomo continuò a maltrattarmi e a drogarmi per riuscire a dormire in qualche modo, e così continuavano le mie giornate piene di schiaffi, droghe, punture e pistole.

Mi odiavo per quello che avevo fatto...se non avessi usato per troppo tempo Darkside Sara non sarebbe morta, e forse nemmeno Yagi! Ma che ci potevo fare, non potevo tornare in dietro nel tempo, potevo solo migliorare o rovinare il mio futuro. Volevo uscire da quella situazione... ma come? Non lo sapevo neanche io, ma una cosa era certa...quell'uomo sarebbe morto presto.

Uscivo raramente, quindi, gli amici scarseggiavano molto. Cercavo di farmene di nuovi ma senza nessun successo evidente. Mi sentivo sola.

<<...hey...tutto apposto?>> disse quella voce a me sconosciuta che poi continuò con voce tremolante <<sai, riesco a vedere i sogni degli altri...e-e i-il tuo dice solo...di voler essere felice...>> sgranai gli occhi appena sentii quella affermazione improvvisa. Girai la testa e mi ritrovai una figura femminile davanti a me, era molto magra e allo stesso tempo robusta. Era alta quanto me e cercava di trovare il mio sguardo ancora spento.

<<...Elisa?>>continuò nominando il mio nome << normalmente non mi faccio gli affari dei miei amici, ma tu sei un caso perso...>> "amica?" Mi ha chiamato amica? Ma io e lei non ci conosciamo...

<<Camilla, piacere di conoscerti!>> disse sorridendo e tendendomi la mano. Non le faceva paura toccare la mia mano? Ritirai la mia mano dalla sua vista ma lei la prese lo stesso. La mia prima amica, se così la si poteva chiamare.

Nel frattempo altre persone cercavano rapporti con me, sia perché avevo un potere immenso, sia perché provavano un po di compassione e di dolcezze nei miei confronti ma io non cercavo troppo contatto con quelle persone.

Gli allenamenti con Mori continuavano regolarmente, mentre le siringhe aumentavano una ad una. Finché, per una volta non mi fece un "regalo".

<<Hey Eli, oggi non ti farò punture, però dovrai allenarti più del solito. Se riuscirai a sconfiggermi ti lascerò uscire dalla Mafia per fare una passeggiata!>> disse Mori sorridendomi.

Ripercorsi nuovamente quei tortuosi corridoi, fino ad arrivare in quella stanza dove mi allenavo solo ed esclusivamente io.

<<Comincia tu!>> Mi disse l'uomo lanciandomi un bisturi. Sapevo che non potevo vincere, ma tanto vale tentare. Strinsi il bisturi nella mia mano destra e mi preparai all'attacco.

Il mio piede sguisciò leggermente sul pavimento e corsi verso l'uomo facendo uno scatto in avanti. Mori schivò facilmente il colpo e ne approfittò per contrattaccare lanciandomi a terra. Riuscii ad alzarmi rigirando su me stessa, così da non perdere la copertura. Ora il bisturi era in mano di Mori, un bel problema. Ne tirò fuori altri quattro e me li lanciò con cura, riuscii a schivarli balzando, prima in aria, e poi mi sdraiai a terra, alzandomi poi in verticale e ribaltandomi dalla parte opposta, mettendomi in ginocchio, scrutando la zona per sfruttarne le capacità. Corsi verso il muro ma poi venni fermata da Mori <<Oi oi oi, cosa pensi di fare? Non pensare di andare avanti senza usare il tuo potere!>>disse socchiudendo gli occhi e sorridendo.
Annuii leggermente e poi mi pulii leggermente il vestito di colore nero.

&quot;Mi dispiace&quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora