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Elisa's POV:

Quella rincoglionita si era fatta rapire sicuramente.

Jean voleva ricreare una guerra... Non sapevo bene come ma l'intenzione era quella di frantumare la città...

Prima dovevo ritrovare Nadia e poi avrei salvato la città, non sono mai stata un eroina...recito piuttosto la parte del mostro, ma in questo caso lo devo fare per coloro che mi hanno cambiato la vita. O almeno cosa ne rimane...

Continuai a pormi domande su dove potrebbe essere ora Nadia, quando mi venne in mente un'idea...non era bella per me però, perché se lei ora è morta sarei morta anche io...

Spensi il computer e Bea, alzandosi dal divano, nel quale stava mangiando delle patatine, venne da me dicendomi <<so che stai andando da Nadia e so cosa hai in mente... vai e non morire...>> disse e io annuii velocemente.

Mi legai i capelli in una semi coda, quella che mi aveva fatto Yagi prima di andare in guerra visto che non riusciva a farne una normale. Decisi di mettermi dei vestiti vecchi, visto che si sarebbero strappati appena attivata l'abilità. Poi presi uno zaino e salutai Bea, anche perché non sapevo se sarei tornata a casa...

<<Se non mi rivedi qui mi vedrai in battaglia, se non in cielo...>> dissi, sapendo come sarebbe andata alla fine.

Misi il coltellino in tasca e mi incamminai saltando tra un tetto e l'altro. L'avrei trovata.

Percorrevo le tracce che trovavo e nel frattempo il sole iniziò a fare capolino dalle case, illuminando la mia figura che continuava a percorrere la propria via. L'atmosfera era di un colore sull'arancio misto al rosa, poi arrivai davanti ad un edificio piuttosto alto e massiccio.

<<se devo morire così devo dire che ti piacerà...
.

.

.

...Mori>>Dissi con un brivido che mi percorse la schiena in un lampo.

Mi levai i guanti di colore nero, che coprivano solo l'indice ed il medio, e corrugai la fronte mentre delle chiazze nere iniziarono a percorrere il mio corpo. E come previsto, i miei vestiti iniziarono a strapparsi piano piano per via della temperatura aumentata del mio corpo.Dei sorrisetti uscivano dalle mie labbra rosee, mentre i miei occhi ormai erano del tutto colorati di nero e lo stesso colore colava da essi.

Urlai, liberando le forze del mio potere e mi presi la faccia per il dolore che provavo nel petto.  Da lì la mia mente si annebbiò, era chiaro che avevo perso il controllo...

Tirai un pugno all'edificio, facendo volare la parte che non mi serviva e e, ridendo, entrai dalla finestra di quello che sembrava il sesto piano, ma che ormai era diventato il piano terra.

Le urla di Nadia percorrevano le mie orecchie, ma io non le potevo sentire perfettamente...

<<ow...ti sei fatta avanti per la tua amic->> non riuscii a finire la frase visto che io lo presi a calci in faccia. Poi strappai una trave dal soffitto, infilandogliela in una gamba, così non si poteva muovere. Tirai un calcio alla parte della trave che non era infilata nel suo corpo e lo feci volare non so quanto lontano.

Mi girai di scatto guardando Nadia. <<Hey Eli- Eli...sono io!>> disse con timore che io le possa fare del male, ma io non avevo il controllo di quello che facevo...

La presi per il colletto tirandola sù e guardandola negli occhi, poi disse <<Eli non mi fai paura, quindi smettila!>> e mi mise il polso con la mano tagliata sulla guancia, sporcandomi così di sangue. La avvicinai al mio volto e mi leccai, con la lingua sporca di nero, la parte sporca di sangue.

&quot;Mi dispiace&quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora