Capitolo 2

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Mi svegliai al suono della sveglia. Il sudore mi colava dalla fronte e avevo il fiato corto, come se avessi corso una maratona durante la notte.

Perché mi era riapparso in sogno quel giorno? Che fosse un segnale? Ahhh! Non ci capivo piú niente. Prima le creature bianche e adesso questo!

Mi alzai dal letto e iniziai a prepararmi, mettendomi la divisa scolastica.

Andai in bagno e vidi allo specchio che avevo delle occhiaie gigantesche sotto gli occhi e avevo ancora la stanchezza della notte prima addosso. Ero tornato a casa alle 2.00 di notte, difficilmente facevo cosi tardi, e poi il volo mi aveva stancato tantissimo. La prossima volta avrei dovuto usarlo con piú parsimonia.

Andai in cucina. Mia madre si giró verso di me, mettendomi davanti una tazza di latte e dei biscotti. -Izuku, stai bene? Non hai una bella cera- mi chiese, preoccupata.

La guardai e sorrisi cercando di tranquillizzarla. -Ho studiato fino a sera per la verifica di matematica, sto bene. Stai tranquilla mamma-.

Lei mi sorrise, poi si avvicinó a me e mi abbracció. -Lo sai che ci sono sempre per te vero, Izuku?-.

-Si, lo so mamma- risposi. Odiavo mentirle, avrei tanto voluto dirle la veritá sul Keyblade, ma non volevo metterla in pericolo. Era l'unico elemento della mia famiglia che mi era rimasto, non volevo e non potevo perdere anche lei.

Una volta finita la mia colazione, mi alzai dal tavolo e andai in camera mia a prendere telefono e zaino.

All'ingresso mi misi le mie inseparabili scarpe rosse. -Mamma io vado!- esclamai. -Buona giornata, Izuku!-.

Uscii di casa e mi incamminai verso casa di Shioko.

— 🗝️ —

Io e Shioko ci incamminammo verso scuola. Continuavo a pensare al mio sogno. Cosa significava? Era un avvertimento? Un segnale? Forse era un avvertimento per l'arrivo delle creature bianche? Beh, se lo era, era arrivato un po' tardino!

Mi massaggiai la schiena, mi faceva ancora un po' male. Sospirai. Non ci capivo piú nulla. Da quando ero diventato un Custode tutto mi sembrava piú strano e difficile da capire...

-Izuku, va tutto bene?- mi chiese Shioko, guardandomi preoccupata. -É successo qualcosa ieri notte?- continuó senza ricevere una mia risposta.

Lei era l'unica a conoscenza del mio segreto. Era successo tre mesi fa, durante una notte di febbraio...

— 🗝️ —

La gamba mi faceva male. Non riuscivo a camminare. Una delle creature nere mi aveva colpito alla caviglia e mi aveva lasciato un taglio profondo.

Non sapevo come avrei fatto a tornare indietro con la caviglia in quelle condizioni. Poi mi resi conto di essere nella via dove viveva Shioko.

Arrancai zoppicando verso casa sua. Presi il cellulare e la chiamai. Mi rispose quasi subito.

-Izu, cosa c'è a quest'ora? É l'una di notte...- disse, aveva la voce impastata dal sonno. L'avevo svegliata.

-Sono qui fuori, Shio. Ho bisogno di una mano, ho una ferita alla gamba, solo tu puoi aiutarmi- risposi. Guardai verso la finestra della camera della ragazza. La luce era accesa.

Mi avvicinai all'entrata della casa togliendomi il cappuccio dal volto, pochi secondi dopo la porta si aprí, rivelando la mia migliore amica. Aveva i cappelli tutti scompigliati e indosso aveva una maglietta azzurra e dei pantaloni dello stesso colore. -Vieni dentro, Izu. Poi mi spieghi perché sei qui a l'una di notte vestito in questo modo-.

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