"Errori "

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ma qualcosa interrompe il nostro momento di goduria.... il suono del campanello...*

*mi accarezza il viso*
A: ei piccola... ora vado a vedere chi è e poi continuiamo
G: va bene occhi blu
*mi da un dolce bacio sulle labbra*

X: Ares!
*rivedo quegli occhi blu così belli...*
A: Martina... che ci fai qui?
X: vengo a vedere come sta il mio bellissimo ragazzo
A: bene dai...

*sento una voce femminile farsi viva... sbircio dall'angolo*
*è una donna bellissima... sarà alta 1 e 70, occhi azzurri, capelli biondi...*

*sento crescere un'emozione dentro di me... non l'avevo mai provata prima, è come un enorme fastidio... per quella donna, che sta vicina ai miei occhi blu... non capivo bene cosa fosse...* gelosia? Sto veramente provando gelosia? E se mi fossi innamorata del mio errore più grande? Non posso... è il mio professore, ma quegli occhi blu, quando si intrecciano coi miei occhi verdi... insieme creano la vita... Ares, che mi hai fatto...

*la donna entra in casa*

A: Martina, lei è Giulia
M: che ragazza giovane, quanti anni hai?
A: non è importante...
G: piacere, Giulia, sono un'amica di Ares
M: piacere io sono la sua...
A: migliore amica
*guardo male Ares*
G: va bene, vi lascio soli, devo andare a lavorare
A: Giulia, aspetta...
*me ne vado senza ascoltarlo* non me la bevo la storia della migliore amica... forse è stato uno sbaglio... ma non deve più ricapitare

*vado a fumarmi una sigaretta, mentre penso e ripendo alle sue mani sul mio corpo così esile... i suoi baci così dolci... i suoi occhi così blu... il suo corpo così grosso... i suoi muscoli... il suo petto, così morbido e comodo...*
Sto male, sì... mi fa male al cuore pensare che quello tra me ed Ares sia un amore impossibile, forse è meglio che stia con quella Martina... non potrebbe nascere nulla tra lui e me, abbiamo sbagliato entrambi...

*penso e ripenso a Giulia mentre Martina mi parla...* cara Trilli, mi stai facendo il lavaggio del cervello... quegli occhi così verdi... mi perderei dentro il suo corpo così esile che chiede solo protezione... quel viso così delicato e liscio... e quelle labbra, fini come i suoi capelli, ma allo stesso tempo così morbide e buone...
Credo di essermi preso una cotta per la mia piccola Trilli...

M: ma lei è una tua studentessa?

*questa domanda mi fa tornare alla realtà* Giulia è una mia studentessa... STUDENTESSA... non posso, non posso perdere il lavoro della mia vita, ma non posso nemmeno perdere l'amore della mia vita... oh Ares, in che guaio ti sei cacciato?

A: sì
M: e ci vai a letto?
A: no, è solo una mia studentessa

Forse è stato uno sbaglio... tutto ciò che abbiamo fatto io e Giulia... forse è meglio che mi innamori di nuovo di Martina, alla fine ha la mia età... e mi è sempre stata vicina quando avevo bisogno... no, devo parlare con Giulia

*scrivo un messaggio a Giulia*
A: ti devo parlare
G: vieni al fiume

A: Martina, torno subito
*prendo una felpa dal cassetto e vado al fiume*

*arrivo*
A: Giulia...
*guardo i suoi occhi verdi*

G: Ares...
*guardo i suoi occhi blu*

A: forse è meglio...
G: forse è meglio...

*diciamo la stessa cosa assieme...*
G: vai tu, Ares...
A: Giulia, è stato bello finché è durato, ma non posso... è stato uno sbaglio, uno sbaglio immenso... sei una mia studentessa... fose è meglio se la chiudiamo qua...

*le sue parole, per quanto me le aspettassi, mi colpiscono come lame appuntite il cuore...*
G: hai ragione, stammi lontano...
A: ei Trilli, aspetta... non vuoi che ti dica il perché di questo nomignolo?
*annuisco*
A: .A: ei Trilli, aspetta... non vuoi che ti dica il perché di questo nomignolo?
lei annuisce *
A: sai, da piccolo vedevo sempre Peter Pan assieme a mia sorella... e la prima volta che ti ho vista mi sei sembrata Trilly, una fatina abbandonata a sé stessa... ma così minuta, così bella, con i suoi capelli che al sole sembrano oro... la prima volta che sei fiondata in casa mia e come una se fossi stata una fatina... in tutti i sensi sei volata       
  ridiamo *.                             forse in quel caso eri più  un elefante, ma il tuo fascino, il tuo visino così delicato e il tuo corpicino, mi ricordavano quelli di una piccola fatina... e ho un regalo per te, piccola Trilli...

*mi mostra una felpa nera con un disegno di trilly *
A: questa è solo tua, piccola Trilly..

G: grazie... 
*si avvicina a me*
*mi alza il viso appoggiandomi una mano sul mento... e mi bacia dolcemente sulle labbra...*
A: A: non perdere mai il tuo sorriso fatina... chi lo sa, magari un giorno ti riconoscerò e saremo liberi di amarci ,grazie a questo... e anche grazie ai tuoi unici occhini verdi smerlado
G: fa male...
A: lo so, ma tu sei forte, supererai anche questa...
G: ci vediamo...
A: ci vediamo, Trilli

Che dire, me lo aspettavo, ma ha fatto comunque male... troppo male, mi sento vuota dentro, triste... ma me lo aspettavo, per me le cose belle finiscono sempre...

*torno a casa, suona qualcuno al campanello*
*vado ad aprire, non lo avevo mai fatto prima...*
*provo a richiudere subito la porta*
X: oh tesoro, non ci scappi un'altra volta...

Porca troia, sono fottuta
*entrano gli amici di mio padre in casa... e sono armati*

G: che volete da me?
*ridono, sono 4 uomini sulla 50ina*
X: te

*uno mi prende dal braccio*
G: lasciami...
X: zitta piccola troia, tuo padre ci deve dei soldi e lui ha pagato vendendoti
*mi arriva uno schiaffo che segna il mio esile viso*
X: sta ferma
G: sentite, non so quanto vi debba mio padre, ma pagherò il doppio, spaccerò per voi... però lasciatemi
X: mm, offerta interessante, ma giusto per informarti, tuo padre ci doveva 10mila euro e tu ce ne dovrai dare 30, alla fine del mese vogliamo la metà
G: facciamo due mesi, ok?
X: *annuisce* ma solo perché sei così carina... però devo ricordarti che non devi scherzare con noi, ragazzina...
*mi prende il mignolo, me lo gira...*
*urlo dal dolore*
X: ora sai cosa succede quando provi ad imbrogliarci, o a scappare...
*annuisco dolorante, e se ne vanno*

*il mio mignolo mi fa malissimo, un dolore atroce, non riesco a muoverlo...* mi ha rotto il dito... che stronzo...
Sono completamente fottuta, non ho un soldo, devo pagare l'affitto e devo pagare questi o chissà che mi fanno... merda...
*guardo nei risparmi... ho circa 800 euro...* cazzo ci faccio con questi?
Devo ricominciare coi turni extra, uff...

*esco di casa e vado in farmacia*
G: salve...
X: buongiorno
G: mi potrebbe aiutare?
X: sì, mi dica
*gli mostro il mio dito*
X: signorina, è rotto... deve andare in ospedale...
G: *penso* non sono maggiorenne e mio padre è già in ospedale... farebbero troppe domande
G: non è che magari potete darmi qualche crema o fasciatura?
X: posso prescriverle una crema e una fasciatura specifici... ecco a lei, sono 70 euro
G: porca troia, qualcosa di più conveniente?
X: signorina, è una rottura
G: va bene, ecco a lei...

*esco dalla farmacia* quando sembra andare tutto bene nella mia vita, ecco che succede sempre qualcosa... ora come cazzo faccio a studiare e lavorare? Non posso... probabilmente lascerò la scuola...
*torno a casa e mi fascio il mio povero mignolo...*

*prendo la piantina regalata da Ares*
*pianto i semi*
G: almeno a te do la possibilità di crescere e vivere tranquilla...
*metto un po' d'acqua... mi preparo per andare al lavoro...*

*torno a casa, Martina è lì*
M: non mi hai ancora dato un bacio, amore
A: *penso* vorrei tanto che quella donna in cucina fosse Giulia...

Holaaaa vi è piaciuto questo capitolo un po' triste ..
La nostra Giulia e il nostro Ares si sono separati ... ci sarà mai un riconcilio ... leggete per scoprire

MASQUERADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora