Sanemi x reader (spicy)

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Questa storia é soft lemon se a qualcuno dovesse dare fastidio può o saltare la storia o la parte, grazie a tutti dell'attenzione e buona lettura

L'hashira è il grado più alto di demon slayer, formato da nove persone che insieme o separatamente vanno a uccidere i demoni in Giappone.

Durante l'esame per diventare demon slayer un ragazzo di nome Tanjiro passò e insieme a sua sorella che era diventata un demone iniziò a dare la caccia ai demoni.

Durante una delle missioni però gli hashira dell'acqua e degli insetti lo scoprirono condannandolo. Il giovane fu portato così al quartier generale per decidere la sua sentenza e si scatenò il putiferio.

Una volta che il capofamiglia decise di risparmiare la vita di Nezuko e Tanjiro il pilastro del vento, o forse dovrei dire quel coglione del mio amico d'infanzia, per provare che Nezuko in realtà mangiava gli umani si fece un taglio sul braccio e fece pure una figura di merda perché Nezuko poi lo rifiutò vincendo la fame. Così mi ritrovai a ricucire il taglio a quel deficiente anche chiamato Sanemi Shinaguzawa.

<< ma io dico, ma ti è dato di volta il cervello????>> dissi io con lui mentre lo portavo in infermeria nella dimora del pilastro degli insetti

<< ok che è un demone però porca troia c'era bisogno di tagliarsi un braccio???!!!>> dissi incazzata come non mai, lui stette zitto e questo mi fece alterare ancora di più

<< senti posso capire che il tuo passato ti abbia traumatizzato ma perché ferirsi per una cosa che il capofamiglia aveva già accettato grazie alla lettera di Urokodaki???!!!>> dissi spazientita

<< va beh lasciamo stare parlare con te è inutile>> dissi iniziando a ricucirgli il taglio che aveva sul braccio

Dopo dieci minuti avevo finito così andai a posare le cose usate in un lavandino dell'infermeria e iniziai a lavarle incurante della presenza dell'hashira nella stanza.

Quando finì di pulire gli attrezzi usati, li misi al loro posto e poi mi girai verso Sanemi per capire cosa volesse fare.

<< quindi cosa vuoi fare? Restare su quel lettino ancora a lungo o andartene che devo curare altre persone?>> dissi ancora spazientita

Lui senza dire niente si alzò e si avvicinò a me, eravamo veramente vicini e per questo potevo sentire il suo fiato sul mio collo visto che ero più bassa di lui.
Inizio scena spicy se non vi piace andate avanti.
<< Sanemi cosa stai facendo>> dissi sorpresa quando lui iniziò ad accarezzarmi le guance con i pollici e inevitabilmente io alzai il viso verso di lui che non perse tempo per baciarmi.

Ero ancora attaccata al bancone dove poco prima avevo messo la roba pulita e per questo Sanemi mi prese dalle cosce per farmi sedere lì. Ero sorpresa ma tutte le sue attenzioni non mi dispiacevano sinceramente.

Così dopo qualche attimo di sorpresa ricambiai il bacio che piano piano si stava facendo più passionale. Iniziammo uno scambio di lingue, dove l'una voleva prevalere sull'altra vinta ovviamente dall'albino.

Mentre continuavamo a baciarci sentivo che Sanemi iniziava ad esplorare il mio corpo con le sue mani calde e io iniziai a bagnarmi per tutte le attenzioni che mi stava dedicando.

Iniziò a sbottonarmi la divisa e io iniziai ad accarezzargli i pettorali seguendo con le dita la linea della sue cicatrici, dopo poco mi ritrovai in reggiseno davanti a lui mentre continuavamo a baciarci appassionatamente.

Ci staccammo per prendere aria, e poi riprendemmo a baciarci questa volta subito con la lingua e mentre facevamo ciò sentì Sanemi slacciarmi il reggiseno e iniziare a toccarmi il seno con le mani, al che io mi staccai dal bacio e lo guardai negli occhi per vederli pieni di lussuria e dopo un mio veloce cenno con il capo inizio a leccarmi il capezzolo destro mentre con le dite mi torturava quello sinistro.

Cercai di contenere il più possibile i gemiti visto che potevamo sentirci tutti e mentre lui continuava la sua tortura io continuavo a bagnarmi sempre di più e a desiderarlo sempre di più.

Probabilmente si accorse dell'espressione che avevo che esprimeva tutto quello che volevo ,ovvero lui, e così iniziò a darmi piacere passando le sue dita sulla mia intimità, al che il mio cervello andò completamente in panna.

Cercai di stare zitta il più possibile anche perché non avrei mai voluto che la signorina Shinobu mi scoprisse e così cercai di trattenermi.

Mentre lui continuava la sua piacevole tortura io iniziai a sentire dei passi in lontananza e presa dal panico mi staccai dal bacio e lo spinsi via.
Per la mia ultima azione lui mi guardò male e mentre io mi rivestivo mi disse una frase che mi fece male.
<< non sapevo che ti piacesse giocare coi sentimenti delle persone, mi fai schifo>> disse guardandomi storto mentre io mi finivo di allacciare la divisa.
<< Sanemi aspetta>> ma appena finí di parlare lui era già uscito dalla porta.
Alla fine ci avevo sentito giusto c'era qualcuno che stava arrivando e così mi preparai per l'arrivo di un nuovo paziente anche se non riuscivo ad ignorare la sensazione di fastidio tra le mie gambe.
Fine scena spicy
Dopo un'estenuante giornata di lavoro, avevo una questione da chiarire così appena finí il mio turno non salutai nessuno e iniziai a dirigermi verso la dimora di Sanemi.

Appena bussai alla porta i suoi servitori mi fecero entrare, visto che mi conoscevano, e così entrai dritto in casa. Neanche a farlo apposta lui era in cortile e appena si accorse di me fece per andarsene ma io lo bloccai in tempo.

<<possiamo parlare?>> chiesi guardando la sua schiena visto che era ancora girato.
<< e di cosa mi sembra chiaro che tu non avessi le mie stesse intenzioni>> disse lui sempre girato di spalle.
<<allora intanto girati, e poi se mi fai spiegare forse capiresti com'è andata tutta la faccenda>> dissi leggermente arrabbiata per il fatto che non mi guardava negli occhi.
<< secondo te se mi sarei fatta toccare in quel modo se non avessi avuto intenzione di continuare? Ti ho spinto via perché stava arrivando qualcuno e avevo paura che fosse la signorina Shinobu, ti ho spinto via perché avevo paura che ci scoprisse e che io perdessi il lavoro, sai quanto mi servono quei soldi>> dissi con un groppo in gola
Lui rimase in silenzio per un'altra po' e io pensai che ormai l'avevo perso così iniziai ad andare all'indietro per uscire da quella casa visto che stavo per scoppiare a piangere.
<< va bene ho capito non sono gradita, tolgo il disturbo spero che tu mi possa perdonare, addio Sanemi>>
Quando stavo per lasciare il giardino però inaspettatamente lui mi abbracciò e io piansi come una bambina contro il suo petto.
<<scusami y/n, scusami sai quanto ci tengo a te e che ho paura di perderti non avrei mai dovuto dirti quelle cose perché non le penso e non le penserò mai, scusami>> disse stringendomi di più a lui
<< va bene sei perdonato, grazie Sanemi>> dissi staccandomi un po' e asciugandomi le lacrime.
Quando mi calmai mi portò di nuovo verso di lui e sotto la luna piena ci scambiamo un bacio che esprimeva tutti i nostri sentimenti.

Angolo autrice:
Ok questa storia é una delle più lunghe che ho scritto e mi é stata richiesta da Hina-Chaaaan

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