Katakuri x reader

17 1 2
                                    

Ricordavo vagamente cosa fosse successo qualche notte fa ma l'unica cosa certa che sapevo era che non ero più a lungo sulla nave e che ero in un posto a me sconosciuto.

Poco dopo sentì dei passi avvicinarsi alla porta della stanza dove mi trovavo e solo ora notai che il soffitto era più alto del normale e la stessa cosa valeva per tutta la stanza; in generale sembrava che i mobili e gli oggetti in quella stanza fossero triplicati rispetto al normale, ma una volta che la porta si aprì la mia attenzione venne catturata da un ragazzo troppo alto con una strana pelliccia intorno alla bocca e al collo nonostante portasse una giacca senza maniche che metteva in mostra, perché non cercava neanche di nasconderli, gli addominali.

<<Vedo che sei sveglia>> mi disse lui in modo molto gentile sorridendomi leggermente

<<Oh si, se non sono invadente potresti dirmi dove mi trovo?>> dissi io ricambiando il sorriso

<<Sei a Whole Cake ti ho trovato sulla spiaggia svenuta e siccome eri anche ferita ti ho portato qui per curarti>> mi disse lui calmo

<<Grazie mille per l'aiuto, c'è qualcosa che posso fare per sdebitarmi?>> dissi io volendo ricambiare anche in parte la gentilezza del ragazzo

<<Non serve, ma se proprio vuoi puoi rimanere qui e farmi compagnia>> disse lui aprendo la "piccola" finestra della stanza.

<<D'accordo, allora se per te non è un problema rimango volentieri, anche perché non credo di aver molto altro a parte quello che ho indosso>> dissi io stiracchiandomi.

<<Ok non mi aspettavo accettassi sul serio, comunque piacere sono Katakuri>> disse lui presentandosi

<<Y/n>> dissi io

 Quel giorno non parlammo molto ma nonostante tutto mi è andato bene così, volevo rilassarmi e per una volta l'ho potuto fare realmente.

Il giorno dopo mi alzai a causa della luce proveniente dalla finestra che non avevo avuto la minima voglia di chiudere perché mi sarei dovuta alzare dal letto e interrompere il mio meritato riposo, così anche se controvoglia mi alzai dal letto e uscì dalla stanza dopo essermi messa di nuovo le scarpe.

Iniziai a esplorare la "casa", anche se non so se la posso effettivamente definire così, mi guardai intorno per poi fermarmi quando davanti a me si presentò il balcone, uscì per prendere una boccata d'aria e mi fermai a guardare il panorama.

<<Y/n, dove sei?>> disse una voce dall'interno della casa.

<<Sul balcone>> dissi io rispondendo a voce alta così che mi sentisse, mi raggiunse e mi augurò un buon giorno, che io ricambiai.

<<Vuoi qualcosa da mangiare? Ormai è quasi una settimana che non mangi>> mi chiese lui voltandosi verso di me

<<Onestamente si, ho abbastanza fame>> dissi io

<<Bene allora seguimi dentro, però non so cucinare quindi non so cosa potrei darti>> disse lui guardandomi 

<< Se non ti da fastidio possiamo cucinare insieme, ho voglia di donuts>> dissi io guardandolo a mia volta

<<Donuts? Cosa sarebbero?>> disse lui confuso al che io sgranai gli occhi.

<<Cioè tu mi vuoi dire che vivi su un isola che si chiama letteralmente torta ma non sai cosa sono i donuts? No dobbiamo rimediare subito, quindi al lavoro>> dissi io iniziando a dargli tutte le istruzioni per fare i donuts e dopo un po' finalmente potemmo fare colazione, non molto sana ma non fa niente.

<<Allora ti piacciono?>> chiesi mentre prendevo un donuts dalla vaschetta

<<Sono... fottutamente squisiti, dove hai imparato a farli?>> mi chiese lui con le stelline negli occhi.

<<Li ho imparati a fare da piccola siccome passavo molto tempo in cucina con mia mamma>> dissi io sorridendo ricordandomi le ore passate con mia mamma in cucina.

<<Complimenti sono davvero buoni, comunque volevo avvisarti che tra poco devo andare al lavoro, non so a che ora torno quindi non aspettarmi, se ti annoi c'è una biblioteca nella stanza attaccata alla tua.>> mi disse lui prendendo la sua arma per poi salutarmi con un braccio e un piccolo sorriso che non notai a causa della sua pelliccia. Lo salutai a mia volta e poi ricominciai a esplorare la casa.

I giorni si susseguivano simili, io mi alzavo facevo la colazione, Katakuri andava al lavoro e io passavo la mia giornata in casa a leggere spesso sul balcone per stare all'aria fresca.

Dopo circa una settimana Katakuri mi disse che per un po' non doveva andare al lavoro e così ne approfittammo per iniziare a conoscerci meglio.

<<Beh una cosa che mi sono chiesto da quando ti ho trovato è come sei arrivata fino a qui tutta sola>> mi disse lui guardandomi negli occhi.

<<Beh non ero sola, in realtà credo che la nave su cui stavo viaggiando sia affondata e forse è per quello che mi hai trovato sulla spiaggia, in realtà mi trovavo su quella nave per qualcosa che al momento non ricordo ma lasciamo stare, tu invece sei nato qui?>> chiesi io curiosa.

<< Si in realtà sono il secondo figlio della persona che comanda questo posto>> disse lui fiero e io annuì.

Continuammo a parlare per tutto il giorno così come i seguenti e legammo un sacco, lo portai anche a fare un picnic, restando vicini a casa perché non è cosa da tutti i giorni vedere un ragazzo alto cinque metri. Quella settimana finì presto e così ricominciò anche la mia solita routine.

Era passato un mese circa da quando vivevo con Katakuri, lui era un gran ascoltatore anche se ogni tanto pensavo di annoiarlo con la mia continua chiacchera ma lui mi rassicurava sempre dicendo che non era così anzi era solo che contento di avere finalmente compagnia che non lo giudicasse per le sue caratteristiche fisiche.

Si era aperto con me un po' alla volta raccontandomi della sua infanzia e del suo lavoro da pirata, di tutto quello che ha comportato compresi gli omicidi non ero proprio convinta del metodo ma non dissi niente perché lui era convinto così e non sarebbe servito a niente contraddirlo.

In quel mese quando ero da sola ho pensato spesso a come il nostro rapporto si è evoluto grazie a quell'incidente con la nave ed ero arrivata alla conclusione che provavo qualcosa di forte per lui, non gli ho ancora detto niente e non so se lo farò mai.

Quella sera avevamo deciso di uscire e andare alla spieggia dove Katakuri mi trovò per passare una serata un po' diversa del solito; siccome la strada non era illuminata avevamo preso una "piccola" lanterna anche se in realtà stava facendo tutto Katakuri siccome mi aveva messo sulla sua spalla come un pappagallo da compagnia, ma hey almeno non dovevo camminare.

Anche quando arrivammo alla spiaggia rimanemmo nella stessa posizione a guardare le stelle, mentre ci stavamo godendo l'uno la presenza dell'altro vidi una stella cadente e iniziai a urlare come una gallina esprimendo un desiderio non badando al confuso Katakuri al mio fianco.

<<La Luna è bellissima stasera vero?>> dissi io continuando a guardare il cielo pieno di puntini luminosi e soprattutto la Luna.

<<Si molto>> rispose lui al che io sorrisi e cercando di non perdere l'equilibrio mi avvicinai alla sua guancia e ci lasciai un piccolo bacio lasciando Katakuri sconvolto, imbarazzato e confuso. Tornai dove ero prima e poco dopo mi addormentai grazie al calore del corpo del ragazzo.

Angolo autrice:

SONO TORNATAAAAA e voi direte FINALMENTE CAZZO, perdonatemi non avevo molta ispirazione però ci ho provato e spero non faccia schifo.

Questa storia mi è stata richiesta da @Kia0402 spero ti piaccia e buona lettura.

ADIOSSSSSSSSSSSSS, vado a piangere su un'altra minsung BYE BYE.


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Collezione di one-shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora