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And then, the bastard winked at me.

...

Svegliarsi, lavarsi, vestirsi ed andare a scuola, questa cosa la ripetevano miliardi di ragazzi in tutto il mondo alcuni con più voglia e altri con meno, alcune persone trovavamo la voglia di andare a scuola grazie al qualcuno, a quel qualcuno che li distacca dalla noia che provoca questa insulsa vita, qualcuno che anche con del silenzio li fa stare bene, Lee Minho non aveva mai trovato nessuno così, quasi nessuno del suo piccolo gruppo, anche se quel singolo gruppo che da tre ragazzi divento un gruppo da otto qualcosa riusciva a creare, forse la loro vista era annebbiata da quella tentazione di vivere quei pochi anni di liceo al meglio o il semplice cercare di nascondere i problemi della vita, Minho vedeva quasi tutti i suoi amici come delle stelle , gli tenevano compagna lo rassicuravano, non lo facevano sentire solo in quell'immenso universo.

Ma quella mattina non fu come le altre, non era la prima volta ma la seconda, come di sua abitudine Minho andò a prendersi il suo caffè, ma ciò che si torvo davanti gli occhi non fu Chan, fu Han Jisung seduto sul muretto accanto alle macchinette con in mano un bicchierino di caffè e una sigaretta fra le labbra.

Decise di andare per la sua strada e prendersi quel caffè che sarebbe servito a svegliarsi ma la sola visione del più piccolo lo aveva risvegliato.

"Hey Minho"

"Ciao"

Il più grande aspetto che la macchinetta fini di fare il suo caffè.

"Vuoi?"

Jisung gli offrì una sigaretta porgendo il pacchetto verso il più grande con un mezzo sorriso.

"Di prima mattina a stomaco vuoto no, grazie per il pensiero comunque"

"Mh ok"

Minho prese il suo caffè e si poggio alla parete cercando di riscaldarsi dato il freddo.

"Che lezioni hai ora?"

"Mh...matematica e fisica credo"

"Io inglese e storia"

"Buona fortuna"

Stette zitto per qualche secondo, guardo il ragazzo difronte a lui seduto lì su un muretto a fumare con le guance e il naso arrossate dal freddo.

"Tu e mia sorella state in sieme?" Chiese continuando a guardare il pavimento di pietra sotto di essi.

"Gli faccio solo ripetizioni, lei mi perseguita da quando sono arrivato in questa scuola "

Il più piccolo ridacchiò un pochino buttando la cicca a terra.

"Si vede che le piaci molto"

"Solo per il mio aspetto immagino"

"Credo che tu sia più solo di un bel ragazzo"

"Mh.."

Ci fu silenzio.

"Mi hai appena fatto un complimento?" Chiese il più grande ghignando

Eclipse - L.Mh x H.JsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora