A Tighnari non dispiace nessuna delle attività che esercita abitualmente, ma se dovesse dire proprio la verità citerebbe la professione medica come quella più seccante. Non tanto per l'attività in sé, che è ricca di sorprese e scoperte quotidiane; ma per la gente.
Per il piccolo inconveniente che la cura comporta: il contatto intimo con le persone, per giunta nei loro momenti più vulnerabili.
Comunque, pazienza. Il sentirsi indispensabile non gli spiace, del resto. Ormai riesce anche a capire quando Cyno sta arrivando con l'ennesimo paziente da salvare; giunge di corsa, con il poveretto sulle spalle, e chissà dove lo ha trovato, chissà perché invece di lavorare passa le giornate a soccorrere viaggiatori incauti che ogni giorno vagano nel deserto per poi svenire e finire da lui.
Incrocia le braccia, pronto alla visita.
Quando la sagoma di Cyno si fa più visibile, però, si accorge che non è da solo. C'è anche Layla, e se c'è lei...
"Cosa è successo?"
Cyno gli arriva di fronte, con Kuni ancora in spalla. Sta per rispondere, ma Layla lo precede.
"Sta male! Per favore, Tighnari..."
Ecco, un'altra cosa snervante sono i cari dei pazienti. Urlano sempre. Sembra che starnazzando sperino di rendere più veloce la cura, quando è l'opposto.
Tighnari annuisce. "Certo, non preoccuparti, lo aiutiamo subito. Mi spiegate cos'ha?"
Cyno entra in casa e tutti e tre posano Kuni sul letto. Lui respira ansimando, ha gli occhi chiusi.
"Non lo so, aveva dei dolori, e tossiva... e poi è caduto..."
Cyno posa una mano sulla spalla di Layla, poi si rivolge a Tighnari. "L'ho trovato sul pavimento, sembra sia svenuto."
"Cosa può avere?" Layla ha la voce che trema, e per quanto Tighnari sia abituato alle esagerazioni dei parenti... nel caso di Kuni, forse, può aver senso preoccuparsi.
Tighnari gli sente la fronte con una mano, gli tasta il polso. Prende un termometro, glielo blocca sotto un braccio. Kuni emette un piccolo lamento.
"Non è lucido?"
"Non sembra" risponde Cyno. "Non ha parlato per tutto il tragitto. Ho fatto più in fretta che potevo."
"Cyno." Tighnari lo guarda per un momento. "Sai che a Sumeru c'è un ospedale, vero?"
"Ma... vista la sua situazione complicata, pensavo fosse meglio portarlo da te."
Lo pensa sempre. Il bello è che ha ragione.
"Stava male da qualche giorno" dice Layla. "Ma non voleva dirvi nulla..."
"Che sintomi?"
"Tosse, mal di testa... aveva freddo..."
"Mh." Tighnari riprende il termometro. "Ha la febbre. Trentotto." Lo osserva, poi con una mano, con gentilezza, gli apre un occhio. "Sei sveglio?"
Kuni fa una specie di sospiro. "Nh... Sì, ma sto morendo..." Richiude gli occhi, come se la luce facesse male.
Tighnari rimane su di lui, con le mani sui fianchi. "A me sembra che tu abbia solo un po' di febbre, Kuni."
"Un po'? Ma se mi sento in punto di morte!"
"Dolori ai muscoli?"
"E che ne so? Mi fa male tutto."
"La schiena, tipo? Le gambe?"
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Rendez-vous au prochain règlement
FanfictionRaccolta di one-shot casuali che mi va di scrivere perché sì. OCCHIO: Queste one-shot partono dal mio fanon personale. Se non avete letto il resto di quel che ho scritto, molte situazioni potrebbero sembrarvi bizzarre.