6. I'd show you with my hands if I could, dear (#xingyun)

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Mentre camminano, Xingqiu non smette di fissarlo. Lo fa di nascosto, con sguardi veloci, che fuggono appena Chongyun se ne accorge.

E lui non sa come si fa, a farlo notare senza mostrare troppo interesse. Allora si guardano per un istante, un momento soltanto, poi entrambi guardano altrove, in fretta.

Vorrebbe chiedergli che succede, ma non ha il coraggio. Non è mai stato bravo in questo genere di cose. Se Xingqiu spera sia lui a domandare, spera invano.

All'improvviso, Xingqiu si ferma. Chongyun fa lo stesso, qualche passo dopo, rischiando di inciampare.

"Mh?" riesce a emettere.

"Allora? Non vuoi parlarne?"

"Parlarne? E di cosa?"

Xingqiu solleva le sopracciglia, squadrandolo come se disapprovasse, e poi fa un sospiro sofferente. "Vuoi davvero far finta di niente?"

"Non capisco di che parli."

"Mika. Parlo di Mika."

"Mika" ripete Chongyun. "Cosa dovrei dire di lui?"

"Ti piace, giusto?"

Suo malgrado, rimane sorpreso. Non si aspettava un'accusa del genere. Spalanca gli occhi e rimane a fissarlo, poi solleva le mani fra loro, come per parare un colpo.

"Eh???"

"Ecco, guardati. Stai arrossendo."

"Ma..."

Che cretino. Xingqiu sa benissimo come mai arrossisce. Sa benissimo che è lui a piacergli, e che non può dirlo. Sa benissimo che di Mika non gli importa niente.

"Credevo fossimo migliori amici" si lamenta, intanto.

"Ma certo che lo siamo."

"E allora perché non mi vuoi parlare della tua cotta?"

"Xin... la mia cotta...? Stai scherzando?"

"Dai, si vede."

"Da cosa...??"

Xingqiu si china un po' verso di lui e sorride, sornione. "Dicevi di aver capito delle cose importanti, grazie alla sua compagnia."

"Cosa c'entra? Non è stato grazie a Mika!"

"Perché lo urli così forte, allora?"

Le guance bruciano. Chongyun si gira per non essere visto, con un'espressione furiosa sul volto. "Smettila. Sai perfettamente che non..."

"No, non so nulla."

Allora torna a guardarlo, perché è crudele e invece lo sa.

Ne hanno già parlato.

Gli ha già detto di aver paura.

Ha già detto che vorrebbe, ma che non sa come potrebbe essere, per lui. Per la forza che porta dentro. Per quel potere che, se acceso, lo possiede.

Gli ha già detto che non vorrebbe mai fargli del male, e che preferisce, quindi...

"Siamo amici" dice, piano.

"Lo so. Appunto."

"No, Xingqiu. Non provocarmi, non è giusto."

E lui lo guarda con quegli occhi così infiniti e tristi.

"Va bene, scusami. Ero solo geloso, perché è evidente che ti piace."

"Non mi piace."

"Va bene. Mentimi pure."

"Non sto mentendo!"

"Davvero?"

"Giuro."

Xingqiu sospira ancora e gli sfiora una mano, le dita fra le dita. Basta già solo quello a farlo sussultare, a impaurirlo per le conseguenze che potrebbe avere.

Trattenersi rende tutto ancora più caldo. E non è... saggio.

Si ritrae. Poi si ferma, e ritorna. Gli stringe la mano, deciso.

Procedono.

"Se scopro che in realtà ti piaceva, verrai picchiato" mormora Xingqiu.

Chongyun sorride.

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