Don Antonio e Don Salvatore erano seduti in un bar di Napoli.
Da sempre migliori amici oggi si ritrovarono a bere un caffè e parlare dei loro figli.
<<Allò? C dic Maricucca?>>
Disse Don Salvatore al suo migliore amico.
Adorava la sua nipotina Marica che pochi giorni fa compí 5 anni.
<<Eh c fa, fac a monell>>
<<E pkke>>
Disse Don Salvatore, non si aspettava minimamente che Marica si comportasse male
<<Ier tnia nu firr man
S cria ca era nu giocattl>>
<<Azz già cu i fierr man hai capit la pccrell>>
Disse Il caro Salvatore
<<U monell invec?>>
Don Antonio si riferiva a Ciro solo a lui chiamava monello
NEL POMERIGGIO A CASA DE ROSA
<<C aggia fa s m send na div tien a fianc a chiú bella reggin....BABBOOO>>
La piccola Marica cantava come una matta nella sua cameretta tanto che in quella villa immensa si sentiva solo la sua vocina
<<Ammor e babb c faj>>
<<Nienteee, babbo usciamo?>>
Disse Marica con un italiano perfetto che evidenziava ancora di più il suo accento napoletano
<<Certo a babb andiamo da zio sasy?>>
<<SIIII ZIOOOO>>
Marica corse a mettere le scarpe felice di poter vedere il suo amato zio
ARRIVATI A CASA RICCI
Don Antonio bussò alla porta con la piccola in braccio
Ad aprire fu il piccolo Ciro
<<Ziiiiii>>
<<Cor ro ziiii>>
<<Vié zio entra,fa trasí pur a sta bella principess>>
Entrati in casa ad accoglierli fu Don Salvatore
<<Weee e chi c sta Ca l'ammor mi>>
<<Zioo>>
Marica salto in braccio allo zio che la abbracciò subito
<<Cirú fa vre la camera tua a Marcuccia va>>
<<Certo.....vie principé>>
Ciaoooo ho aggiornato un po' la prima parte che dite vi piace?
La testa mi dice sempre più di eliminarla
Potete darmi il vostro parere?
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Mi rivedo nei tuoi occhi
Narrativa generale> Marica era disperata Cosa sarebbe successo se questo sistema l'avrebbe separata per sempre dal suo Ciro?
