Sotto minaccia👊🏻

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Decido di andare a casa di John B, quando davanti a me mi ritrovo Rafe Cameron.
"Ehi Kie" mi dice facendo un sorriso, alzo gli occhi che sono ancora lucidi.
"Ciao" gli rispondo a malapena senza fermarmi.
 "Kiara, che hai? Stai piangendo?" mi chiede afferrandomi per un braccio.
"Rafe non è il momento lasciami stare" dico per poi voltarmi.
"Ehi Kie vieni qui ti puoi fidare di me" dice cercando di abbracciarmi ma senza riuscirci perché mi allontano subito.
"Rafe, devo andare" aggiungo.
"Kie devi smetterla di odiarmi, quando bevo o mi drogo vado fuori di me ma sai che ci tengo a te e non vorrei mai che ti accadesse qualcosa" dice con un filo di voce.
"Ho spaccato la faccia a Kelce quando ti ha messo quella cazzo di pasticca nel drink" aggiunge.
"Si per poi farci pace" ribatto schifata.
"È uno dei miei migliori amici ed era stra fatto quella sera sennò non si sarebbe mai permesso di fare una cosa del genere" dice cercando di giustificarsi.
"D'accordo Rafe, come ti pare, ora vado"
"Aspetta dimmi che ti è successo" dice avvicinandosi di nuovo a me.
"Ho litigato con i miei" rispondo con tono freddo.
"Per cosa?" chiede incuriosito.
"Non sono affari tuoi Rafe, devo andare sul serio ora, ciao."
Mi volto e me ne vado,
"Kiaraaa" mi grida lui un paio di volte ma continuo a camminare senza ascoltarlo.
Ci mancava solo lui..

Arrivo a casa di John B e lo trovo con JJ e Pope seduti sulle poltrone del portico.
"Kie" mi dicono in coro.
"Che è successo? Perché hai i tuoi vestiti in mano?" mi chiede JJ scattando in piedi.
Io senza rispondergli scoppio a piangere, lui mi stringe forte a sé mentre anche John B e Pope si alzano guardandomi preoccupati.
"Ehi, ehi Kie non piangere" dice mentre mi accarezza i capelli.
"Calmati, ti prego" aggiunge sempre tenendomi stretta.

Quando mi son calmata mi stacco da lui, JJ mi prende per mano e mi fa sedere sul divano, sedendosi anche lui accanto a me.
John B mi va a prendere un bicchiere d'acqua, lo ringrazio e lo bevo tutto d'un fiato.

Pope e John B si siedono nuovamente sulle poltrone di fronte a me e a JJ, guardandomi.
"R-ragazzi ho litigato con i miei, mi hanno cacciata di casa" dico balbettando.
"CHE COSA?" dicono sbalorditi John B e Pope.
"Ma sono impazziti? ribatte JJ.
"Mia madre era totalmente fuori di sé, non l'ho mai vista così arrabbiata, mi odia" aggiungo singhiozzando.
"Non ti odia affatto" mi dice JJ attorcigliando una mano dietro le mie spalle.
"Stai tranquilla Kie, si risolverà tutto, poi in ogni caso puoi stare qui quanto vorrai, è casa tua anche questa" mi dice John B appoggiando una mano sulla mia gamba e sorridendomi.
Annuisco e lo ringrazio.

Loro tre passano la serata a cercare di farmi ridere facendo battute.
Gli adoro per questo, sono i miei angeli custodi e so che farebbero qualsiasi cosa per vedermi felice, come io la farei per loro.

"E Sarah? Ti ha fatto sapere qualcosa?" chiedo a John B ad un certo punto.
"Si, ha parlato con suo padre ed ora è più tranquillo, domani ci racconterà bene mi ha detto" mi risponde.
"Almeno ad una di noi è andata bene" dico sorridendo.
Poco dopo Pope ci saluta e va a casa perché è quasi mezzanotte e anche John B va in camera sua che è stanco morto.
Io e JJ rimaniamo ancora sul portico a parlare.
"Se dormissimo sull'amaca stanotte? Ci sono un sacco di stelle" propone il biondino guardandomi.
"Ottima idea" ribatto sorridendo.

Ci sdraiamo sull'amaca, io appoggio la testa sul suo petto e lui mi stringe a sé.
"Guarda una stella cadente" dico vedendo una scia di luce che cade.
"Cazzo non l'ho vista" mi risponde lui ridendo.
"Esprimi un desiderio" aggiunge.
"Sei tu tutto ciò che desidero" gli dico guardandolo negli occhi.
Lui mi prende il viso e ci baciamo appassionatamente sotto quel cielo colmo di stelle.
Poi ci abbracciamo fino a quando ci addormentiamo cullati dal venticello caldo.

"Ragazziiii" mi risveglio con la voce di John B che rimbomba nelle mie orecchie.
Apro gli occhi e me lo trovo davanti con le mani tra i capelli camminando avanti e indietro.
"John B che succede?" dico mettendomi seduta.
"Non potete capire quello che è successo" dice singhiozzando.
"Spiegaci!" dice JJ.
"I-il t-twinkie è sparito" risponde balbettando.
Il suo furgone è davvero importante per lui, lo considera il suo compagno di avventure ed è come un figlio per lui diciamo.

"In che senso è sparito?" chiede JJ grattandosi la testa.
"Nel senso che non c'è" grida John B.
"Mi sono svegliato e non c'era, sai io le chiavi le lascio sempre dentro il cassetto passeggero, l'ho sempre fatto e mai nessuno me l'ha rubato" aggiunge disperato.
"Lo troveremo, non preoccuparti" dico alzandomi in piedi e appoggiandogli una mano sulla spalla.

Poco dopo arrivano Sarah e Pope, li salutiamo e li diciamo che il twinkie è scomparso.
"Ma chi lo ruberebbe mai?" chiede Sarah.
"Non ne ho idea, è un catorcio" risponde JJ mentre John B lo fulmina con lo sguardo.
"Scusa amico" aggiunge JJ abbassando gli occhi.
"Fai una denuncia alla polizia" propone Pope.
"Si, è una buona idea" ribatte Sarah.
"Andiamo ora a farla che oggi non posso stare molto, mio padre vuole che rientro dopo pranzo" aggiunge

Mentre stiamo per uscire da casa di John B per andare a fare la denuncia il telefono di JJ vibra.
Lo prende in mano e sbianca in volto.
"Chi cazzo è?" chiedo pensando subito sia Luke.
JJ ci mostra lo schermo e infatti vediamo che è proprio lui.
"Rispondi e metti in viva voce" dice John B mettendogli una mano sulla spalla.
Lui annuisce.

"Papà che c'è?"
"Quanto gli manca il furgoncino al tuo amico?"
"Papà ma che cazzo... Sei stato tu?"
"Si JJ, voglio i soldi. ORA"
"Non ce li ho ora, ma te li farò avere"
"Questo è solo un avvertimento, la prossima volta prendo la figlia dei Carrera visto che ti piace così tanto"

JJ gli riattacca il telefono in faccia e lo lancia sul prato, impallidisco senza dire nulla.
"FIGLIO DI PUTTANA" grida JJ iniziando a tirare dei pugni all'albero vicino all'amaca.
"JJ calmati" dicono in coro John B e Pope.
"Ti farai male" aggiungo afferrandogli il braccio.
"Lasciami Kie" urla liberandosi dalla mia presa continuando a tirare pugni a quel povero albero.

"JJ" grida John B un paio di volte.
"Smettila ora" aggiunge fermandolo e mettendosi davanti a lui, JJ abbassa lo sguardo guardandosi le sue nocche sanguinanti.
"Ora guardami, guardami" gli dice John B prendendogli il viso.
"Stai calmo, sono qua con te, gli daremo quei soldi così ci lascerà in pace" aggiunge cercando di rassicurarlo.
"Ma sono 5000 dollari e ho già detto che non voglio il vostro aiuto" grida JJ con le lacrime agli occhi.
"Smettila di dire così, cerca di stare tranquillo" ribatte John B.
"Non posso, ha detto che vuole prendere Kiara, io lo ammazzo.. non ce la faccio più..." dice JJ singhiozzando.
"Ehi, vieni qui" sussurra John B abbracciandolo, mentre noi gli guardiamo in silenzio con gli occhi lucidi.

JJ non ha voluto mangiare pranzo ed è rimasto sul retro per sistemarsi la moto che aveva qualche problema.
"Kie, vedrai che si calmerà" mi dice Pope mentre sono affacciata alla finestra a guardarlo.
"Tu dici?" chiedo preoccupata.
"Certo" mi risponde lui facendo un sorriso.

"Ehi, ti abbiamo lasciato un po' di pasta, ne vuoi?" dico poco dopo uscendo fuori.
"Non ho fame" mi risponde seccato senza neanche guardarmi.
"Troveremo quei soldi" gli dico mettendogli una mano sulla spalla, lui si alza in piedi e si volta guardandomi.
"Gli troverò da solo ho detto, vi ho già messo abbastanza nei casini" dice con un filo di voce.
"Non è vero, è normale che ci aiutiamo a vicenda, faresti lo stesso anche tu" dico alzando la voce.
"Per favore Kie, voglio stare da solo" ribatte con la voce spezzata, trattenendo le lacrime.
"Certo" rispondo stringendogli la mano, poi mi allontano.
Se penso che stia così per me mi fa venire la pelle d'oca, suo padre sa che io sono il punto debole di JJ e per farlo soffrire lo minaccia usandomi.

Una volta rientrata in casa penso con gli altri a come fare per trovare quei soldi.
John B cerca nei suoi risparmi ma ne trova ben pochi.
Pope e Sarah invece vanno a casa a provare a chiedere ai loro padri un prestito e a cercare qualche loro risparmio.
Mentre io decido di andare in banca per prelevare una parte di stipendio che ho guadagnato lavorando al ristorante.

"John B, se JJ ti chiede dove sono non dirgli che sono a prelevare i soldi per lui, digli che sono andata a comprare delle cose per me" gli raccomando.
"Vuoi che ti accompagni?" mi chiede John B.
"No, rimani qui a vedere cosa combina lui" rispondo.

Dopo 10 minuti che sto camminando, il mio telefono inizia a vibrare.
È JJ.

"Ehi JJ, dimmi"
"Mi ha detto John B che sei uscita per delle commissioni, non potevi farti accompagnare da me o da lui?"
"Ci metto due secondi, torno subito"
"No Kie, non voglio tu esca da sola ora come ora, ti raggiungo subito, dove sei?"
"JJ, stai tranquillo"
"Kiara, vuoi dirmi dove diavolo sei?"
"Un attimo e torno"
"Kiaraaa"
Riattacco il telefono, non voglio che lui sappia che sono in banca per lui, farebbe solo storie, spero John B non dica nulla.

Una volta prelevato, mi incammino verso casa di John B.
Ad un certo punto sento un rumore, mi volto e vedo il twinkie che sta accostando, prima che potessi fare qualsiasi cosa, Luke abbassa il finestrino.
"Sali" mi dice puntandomi una pistola contro.

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