Capitolo 15

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Il Galeone si riscaldò, facendo immediatamente correre un brivido di entusiasmo in Hermione. Era la prima volta che era Malfoy a contattare lei. Con impazienza, frugò nella tasca del pigiama per vedere che cosa avesse da dirle.

Voglio la tua bocca sul mio cazzo.

Arrossì, anche se non c'era nessuno. Era così volgare. Ma la colpa era solo sua in fondo. Incontrarsi per del sesso era l'unica copertura che le era venuta in mente nel caso in cui qualcuno avesse trovato il Galeone di Malfoy. Si mordicchiò il labbro e poi toccò il Galeone in risposta.

Comportati bene o userò i denti.

Sorrise, chiedendosi se stesse superando il limite. Apparve la sua risposta.

Impossibile, quando hai i conati visto quanto è grosso

Il rapido scambio di comunicazioni era in qualche modo diventato una competizione. Erano divertenti e... maliziosi? Non avrebbe dovuto flirtare con lui. Tornò agli insulti e premette il pollice sul Galeone.

È possibile che un fagiolino riesca a far venire un conato?

Ah!

Evidentemente la tua esperienza ha influenzato le tue aspettative.

Ogni risposta che le veniva in mente implicava che aveva fatto sesso con Ron, o Harry perché Malfoy l'aveva messa alle strette perché difendesse le dimensioni dei loro peni.

Che stronzo.

Decise di lasciar perdere e di far vincere il cretino per il momento.

15 minuti.

Hermione si tolse il pigiama, indossò un paio di jeans e un maglione e si Materializzò nella sua camera da letto. Malfoy era già lì, la luce della stanza accesa, la sua bacchetta sulla libreria e i suoi libri erano di nuovo stati spostati. Era un bene che leggesse letteratura Babbana, ma Santo cielo!

I suoi scaffali erano disordinati.

Lui si sdraiò sul suo letto, di fronte a lei, e il suo sguardo si spostò sulla scrivania alle sue spalle. Hermione si girò e vide una pergamena arrotolata che prima non c'era. Felice di come il suo contatto con Malfoy stesse sostituendo il vuoto lasciato dal suicidio di Dolohov, quasi balzò in avanti per vedere che cosa le avesse portato. Ricordandosi però che doveva apparire disinteressata, si sedette e, lentamente, srotolò la pergamena che descriveva i progetti di quella che lui aveva etichettato come la tenuta di Rowle. I disegni della planimetria non erano affatto completi, ma c'erano parecchi dettagli e molte più descrizioni dei sistemi di difesa di quanto potesse sperare. Il contributo di Malfoy sarebbe stato incredibilmente utile in un'incursione. Addirittura cruciale.

Eppure, perché Rowle?

«Pensavo che ci avresti dato prima quella dei Lestrange», commentò lei, continuando a scrutare le piantine.

Lui rispose con un ghigno. «Un "grazie" sarebbe più appropriato.»

Lei gli lanciò un'occhiata. Aveva ragione. Forse stava esagerando nel tentativo di farlo sentire non così importante. Con Dolohov morto, sapeva che avevano comunque bisogno di lui.

«Grazie, Malfoy.»

Aspettò in silenzio mentre lei studiava i disegni. Sarebbero stati molto utili. Tonks avrebbe dovuto essere in grado di elaborare una strategia di irruzione senza troppi problemi.

Hermione notò con la coda dell'occhio che il lettore CD era stato spostato e si incuriosì all'istante. Se avesse premuto eject, ci sarebbe stato un CD all'interno? Se sì, quale? Come per i libri, non voleva sfidare la fortuna. Malfoy si era comportato in modo civile. Le aveva appena dato le planimetrie della tenuta dei Rowle e sperava che gliene avrebbe date altre. Non voleva mettere alla prova quanto fosse migliorato il loro rapporto, temendo che lui tornasse a essere ostile e borioso.

From Wiltshire with Love | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora