Se si desidera fare una pausa, si consiglia di farlo dopo questo capitolo. In caso contrario, la prossima pausa suggerita è dopo il capitolo 13.
«È fuori discussione.» Kingsley non aveva nemmeno preso in considerazione la sua domanda.
«Ma il suo aiuto è stato prezioso, e sa dove si trova Tu-Sai-Chi», protestò Hermione. «Ne sono sicura.»
Lui sembrò scettico.
«Se non fosse stato per Malfoy», incalzò Hermione, «avremmo ucciso Dolohov fin da subito e ognuno di noi avrebbe potuto essere catturato per aver usato il nome di Tu-Sai-Chi. Probabilmente avremmo compromesso le nostre Case Sicure nel frattempo. Sarebbe stata la nostra fine.»
«Mi rendo conto che è stato utile», concesse Kingsley.
«Utile?» Hermione ripeté incredula. «Dato che abbiamo usato il Veritaserum su Dolohov, abbiamo una lista di informatori, forzati e consenzienti, e di persone che sono state messe sotto Imperius. E siamo riusciti a impedire a Tu-Sai-Chi di prendere le GiraTempo. Sarebbe stato un disastro.»
L'intelligence di Malfoy si era rivelata fondamentale, e così Hermione si era schierata a favore di quel rompiscatole più che poteva.
Non che glielo volesse dire.
«Non sono contrario a una grazia per lui e sua madre nel tempo, ma ancora non c'è la fiducia necessaria. Non sappiamo nemmeno cosa faremmo sapendo la posizione di Tu-Sai-Chi in questo momento, quindi la questione è irrilevante.» Kingsley si mosse sulla sedia, fissandola dall'altra parte del tavolo della cucina dei Tonks.
Era vero. Lei, Ron e Harry avevano ancora molta strada da fare con gli Horcrux. Forse potevano arginare Voldemort, come aveva suggerito Minerva. Ma come avrebbero fatto? E cosa avrebbe impedito a qualcuno di prendere il suo posto? Eliminare Voldemort era fondamentale, ma l'Ordine doveva anche sventrare la rete di controllo dei Mangiamorte. A quel punto, l'esercito di Voldemort era troppo radicato per essere sconfitto semplicemente sbarazzandosi del suo capo.
«E suo padre?», chiese Hermione seguendo un suo presentimento.
Kingsley scosse la testa. «Non riuscirò mai a ottenere la grazia per Lucius; ne ha fatte troppe.» Hermione sospirò. Temeva che Kingsley avrebbe detto proprio così. Lucius Malfoy aveva ucciso, ricattato, torturato, rapito, corrotto e usato l'Imperius. E queste cose erano solo quelle di cui erano a conoscenza. I suoi crimini non avrebbero fatto che peggiorare con il proseguire della guerra.
Kingsley fece ruotare l'anello con il sigillo degli Shacklebolt intorno al mignolo, avanti e indietro, pensieroso. «È vero che Draco è stato utile, ma non conosciamo tutte le motivazioni dietro al suo gesto. L'hai detto tu stessa, non ti ha dato tutti i nomi della Cerchia Interna nonostante fosse evidente che li conosceva. Perché?»
«Ma...»
«E non ti ha ancora contattato, giusto?» Gli occhi scuri di Kingsley sostennero il suo sguardo. «Non sta raccogliendo in modo proattivo informazioni da condividere. Tu lo stai interrogando per ottenere ciò che già sa. Stai facendo leva su di lui, Hermione.»
«Certo», disse lei, sentendo il bisogno di difendere Malfoy. «Non vuole che ci sia uno schema riconoscibile nelle informazioni trapelate in modo che possano risalire a lui. Ha paura.» In fondo era la sua spia. E usarlo era stata una sua idea. Voleva che quell'impegno gli venisse riconosciuto.
«Non dubito che sia un Occlumens molto abile, come hai detto tu. Ma se non possiamo fidarci di lui, allora non può sapere del mio coinvolgimento. O di Minerva. O degli Auror. O di tutti gli altri che ci stanno aiutando in questo momento e che non si stanno nascondendo.»
STAI LEGGENDO
From Wiltshire with Love | TRADUZIONE
Fiksi PenggemarHermione convince Draco a fare la spia per l'Ordine e diventa il suo supervisore. Ma quali sono le vere motivazioni di Draco? Difficile dirlo quando lui stesso ancora sta cercando di capirlo... Draco la interruppe prima che lei ripetesse la domanda...