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Durante il primo pomeriggio prendo dalla valigia un libro che stavo leggendo e mi metto in sala sul divano con la finestra aperta per il troppo caldo sorseggiando una Monster.

Dopo una decina di minuti sento una musica a volume molto alto venire da fuori, così curiosa mi affaccio per capire da dove provenisse e vedo giù davanti al cancello un sacco di ragazzi e ho subito capito da dove proveniva quella musica...

"Beh, almeno andiamo a vedere chi sono"

Scendo i miei soliti 4 piani e arrivo di fronte al cancello, mi fermo un secondo a guardare e noto subito il ragazzo che sta mattina mi ha accolta, si gira di scatto così riprendo a camminare spostando lo sguardo facendo finta di non averlo notato.

"Che ci fai qui?"

Mi rigiro di scatto

"Nulla, devo solo prendere una cosa dal garage, niente che ti importi"

"Beh sbrigati allora, poi torna su"

"Ah perchè il cortile è tuo?"

"Si"

"Ah scusa, non lo sapevo"
Rispondo facendo una vocina per prenderlo in giro

"Ora che lo sai prendi ciò che devi prendere e poi torna su"

"Non ti stavo minimamente cagando sei tu che mi stai rompendo le palle"

"Ti ho solo avvisata"

"Perchè se volessi stare qui giù cosa succede?"

"Che ti manderei via proprio come sto già facendo"

Non lo calcolo e riprendo per la mia strada, in realtà non devo prendere nulla, è solo per vedere chi erano quei ragazzi ma per far vedere che non sono andata giù per niente ho preso comunque qualcosa a caso dal garage.

Che accoglienza parte 2...

Torno in casa sul divano col mio bel libro e riprendo a leggere, certo che quel ragazzo è davvero maleducato, non gli ho fatto niente e sembra che ce l'abbia con me.

Tra una pagina e l'altra si fa quasi l'ora di cena, quindi inizio a mettere su l'acqua per la pasta così che quando mia mamma sarebbe tornata da lavoro l'acqua bolliva già.

"Cavolo chissà dove tiene il sale...
Ah eccolo, ma è finito come faccio a fare la pasta senza sale...
Beh, potrei chiedere ai vicini sempre che non mi mandino via..."

Spengo un secondo il fornello, metto le ciabatte e suono alla porta dei vicini, sta volta ad aprirmi non è il ragazzo, ma la madre.

"Buonasera, scusi se la disturbo ma avreste del sale? Il nostro è finito ma non me ne ero accorta oggi"

"Tu devi essere la figlia di Angela giusto?"
Dice con tono calmo e dolce

"Si"
Rispondo sorridendo

"Io sono Aisha piacere"
Dice porgendomi la mano

"Ah comunque si, ce l'abbiamo del sale aspetta un secondo"

"Ok la ringrazio"

La vedo tornare con in mano un sacchettino di plastica con dentro un po'di sale, così sorrido la ringrazio di nuovo e rientro in casa.

Chiudo la porta e torno in cucina

"Cavolo, quella donna ha un livido sotto l'occhio destro, e anche bello grande..."

Tu Eres Mi Único Amor\\Markos 💋🐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora