Come ogni mattina, Jisung andò a scuola. A metà della strada incontrava il suo migliore amico, Mingi.
Facevano insieme il resto della strada. Si erano conosciuti cinque anni prima, all'inizio del primo superiore.
Avevano da subito stretto un legame perticolare. Era come se si conoscessero da tutta una vita.La strada era grigia, come il tempo.
Sembrava che potesse scoppiare a piovere da un momento all'altro. Le nuvole coprivano quei pochi raggi di Sole che c'erano, rendendo il tutto ancora più grigio di quanto fosse già.Ascoltava distrattamente le parole del ragazzo che aveva affianco, guardandosi intorno. <<Jis, mi stai ascoltando? >> gli domandò, scuotendo leggermente la sua spalla per attirare l'attenzione.
Jisung si girò di scatto nella direzione di Mingi. <<Oh, sì, sì. >> rispose, sorridendo. Si era perso a guardare un ragazzo dall'altra parte della strada, il quale non lo stava minimamente calcolando.
Si chiamava Minho. Era nella sua stessa classe. Jisung voleva essere suo amico, ma l'altro non glielo permetteva. Era freddo con tutti, e Jisung non era l'eccezione.
Ogni volta che provava a parlargli, il viola lo respingeva. <<Ti piace, eh? >> chiese Mingi, facendogli un occhiolino e dandogli una gomitata.
Lui arrossì. <<Chi? Minho? Neanche per scherzo. >> rispose, guardando altrove. <<Si vede un miglio che sei innamorato. >> disse l'arancione.
<<Ma smettila! >> urlò Jisung, attirando l'attenzione di Minho, il quale lo guardò malissimo. <<Adesso mi odierà più di quanto lo faccia già per colpa tua! >> disse a voce bassa, poi.
<<Ma mi hai detto che non ne sei innamorato... >> rispose Mingi, guadagnandosi una gomitata nel fianco.
Dopo poco entrarono a scuola, mentre attendevano il suono della campanella. Quando essa fu suonata, entrarono nella loro classe.
Per le prime due ore avevano scienze. I due amici non erano molto interessati alla materia, quindi non prestarono per nulla attenzione alla lezione.
Annoiati, iniziarono a parlare su alcune persone che facevano parte dell'istituto. Più che parlare di loro, stavano sparlando e gossippando.
Vennero ripresi dalla professoressa. <<Han, Song, vorreste anche un caffè e un cornetto? >> domandò la donna, facendo ridere quasi tutta la classe in seguito alla reazione dei due, che si guardarono in faccia.
<<Ci scusi, professoressa Kim. >> disse Mingi, a nome di entrambi. <<Song, spostati vicino a Kang, e Han vicino a Lee. >> disse lei, per separarli.
<<Ma- >> tentò di dire Jisung, venendo beatamente ignorato dalla docente, che lo guardò con sguardo che non ammetteva repliche.
Il blu si zittì all'istante, prendendo le sue cose e spostandosi vicino a Minho, che lo stava guardando male.
Si sedette affianco a lui, non guardandolo. Sentiva i suoi occhi addosso, che lo perforavano.
La professoressa riprese la lezione, e finalmente, questa volta, Jisung seguì, prendendo appunti.
Quando le due ore finirono, durante il cambio dell'ora, il blu provò a scambiare due parole con il suo nuovo compagno di banco.
<<Ehi, Min- >> iniziò a conversare, ma venendo fermato subito dopo dal viola. <<Non voglio parlare con te, quindi sta zitto. >> gli disse, con voce fredda.
<<Possiamo essere amici? >> domandò Jisung, facendo sbuffare sonoramente Minho. <<No. Non voglio essere tuo amico. >> fermò lì la conversazione.
<<Ma- >> continuò ad insistere l'altro.
<<Basta, sta zitto che sta arrivando il professore. >> disse il viola.A quel punto, Jisung ci rinunciò, uscendo il libro di inglese dal suo zaino. Dopo aver cercato nella cartella, però, si rese conto di non avercelo.
<<Minho, ho dimenticato il libro a casa. >> lo informò. <<E quindi? >> rispose l'altro, fregandosene altamente. <<Non è che- >> provò a dire, ma Minho aveva già capito a dove volesse arrivare. <<No. >>
<<Ti pregoo, come faccio a seguire la lezione? >> domandò Jisung. Il viola roteò gli occhi al cielo e mise il suo libro tra i due banchi.
L'altro lo ringraziò e sorrise, mentre il suo compagno gli regalò uno sguardo perforante.
Il professore cominciò a spiegare un nuovo argomento. L'inglese a Jisung piaceva, il problema era che doveva essere vicino a Minho per seguire, ed aveva il suo respiro addosso.
Mille farfalle presero vita nel suo stomaco, facendolo arrossire notevolmente. Per coprire il rossore, mise una mano sulla sua guancia, coprendola.
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<<Ti giuro che stavo morendo dentro! >> esclamò Jisung, spiegando l'accaduto al suo amico, Seungmin.
Seungmin era un ragazzo molto tranquillo, studioso, simpatico e carino.
Era ricreazione, quindi i due decisero di incontrarsi per chiacchierare un pò.
<<Ma cosa ci trovi in lui? A me sembra molto freddo e asociale. >> gli disse. <<Sarà anche freddo e asociale, ma è bello. >> rispose Jisung, con occhi sognanti.
<<Ahhh, Jis, sei perso di lui. >> disse Seungmin. <<Vado a prendere i libri per le ore dopo, ci vediamo Minnie! >> lo salutò il blu.
Si diresse al suo armadietto, estraendo da esso tre libri.
Adesso li doveva portare in classe, ma nel tragitto si scontrò contro qualcuno, facendolo cadere. Chiese immediatamente scusa, non avendo nemmeno visti con chi si fosse scontrato.
Quando alzò lo sguardo, incontrò quello glaciale del viola. <<O-oh, scusa... Non ti avevo visto... >> disse, inchinandosi. Minho non rispose, dandogli una spallata ed andando in classe.
angolo autrice
Ho detto che avrei pubblicato venerdì, ma invece l'ho fatto oggi :) comunque, come va?
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VAMPIRE || MINSUNG
Fanfiction> chiese Jisung al ragazzo che aveva davanti. > disse il viola. > domandò il più piccolo. > rispose Minho. > lo rassicurò il blu. > si dichiarò, prima di correre via, lasciando così Minho da solo, sotto la pioggia e imbambolato, cercando di realizza...