End

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Nel Mondo della Luce, un luogo di antica bellezza e potente magia ora avvolto dal fumo dell'ultima battaglia, Jisung giaceva ferito a terra, il suo respiro affannoso si mescolava al caos circostante. Le impronte del male erano ovunque, mentre i raggi del sole moribondo tingevano il cielo di sfumature di rosso e arancione.

Mentre Minho lentamente riprendeva conoscenza, sentiva il calore delle mani amiche che lo sollevavano e lo sorreggevano con delicatezza. Jisung, apri per un momento gli occhi, gli rivolse uno sguardo colmo di preoccupazione e amore.

Tuttavia, la luce nei suoi occhi si affievolì lentamente mentre sul suo volto nasceva un piccolo sorriso nel vedere gli occhi del viola, fino a spegnersi definitivamente.
Jisung, l'essere umano più interessante che avesse mai conosciuto, aveva sacrificato la propria vita per proteggere Minho.

Minho, il vampiro dal cuore freddo ma innamorato, accorse al fianco del suo amato Jisung, preoccupazione dipinta sul volto pallido. Un taglio lieve gli solcava lo stomaco, ma la ferita più profonda era nel suo cuore, vedendo Jisung ormai morto.

Gli amici, vampiri e umani uniti dalla stessa causa, si radunarono intorno alla coppia, formando un cerchio protettivo con la determinazione di difendere ciò che amavano. Il silenzio pesante dei testimoni muti della battaglia lasciò spazio solo al crepitio delle fiamme che divoravano ciò che prima era stato un mondo di pace e luce.

L'angelo malvagio si era dileguato tra le rovine, lasciandosi alle spalle solo distruzione e disperazione. I demoni oscuri, complici nel conflitto devastante, scomparvero nell'ombra, consapevoli che la loro presenza non era più necessaria.

Minho, pur avendo perso conoscenza dopo il violento attacco subito, riprese lentamente i sensi, sentendo un dolore acuto nel corpo e nell'anima. Con gli occhi ancora annebbiati dal torpore, riuscì a distinguere le figure familiari e amichevoli che lo circondavano, pronte a sostenerlo nella nuova battaglia che lo attendeva: la vendetta di Jisung.

Una fiamma vendicativa si accese nel cuore di Minho, mentre si alzava in piedi con determinazione. L'angelo traditore che aveva causato tanta devastazione si stagliava ormai davanti a lui. L'angelo infatti non era scomparso e aveva deciso di attaccare minho da un altro punto di vista, ma Minho non esitò. Con passo deciso, si avvicinò all'angelo, lo sguardo fisso e le mani pronte a combattere.

Lo scontro tra Minho e l'angelo fu epico, una danza di lame e poteri divini che scuoteva le fondamenta del Mondo della Luce. Minho lottava non solo per vendicare la morte di Jisung, ma per proteggere ciò che restava dell'innocenza e della bellezza del loro mondo ormai frantumato.

Con ogni fendente e incantesimo, Minho metteva in gioco tutto se stesso, la sua rabbia e il suo dolore si trasformavano in forza pura. L'angelo, abbagliante e furioso, tentava di sconfiggerlo con ogni mezzo a sua disposizione, ma Minho non cedette un passo.

Infine, con un colpo definitivo carico di determinazione e sacrificio, Minho mise fine alla minaccia dell'angelo traditore. Il suo corpo cadde inerte ai suoi piedi, mentre Minho guardava il cielo tormentato con occhi stanchi ma soddisfatti.

La notte cadde sul campo di battaglia silenzioso, mentre Minho si chinava su Jisung, il suo cuore gravato dalla perdita ma fiero della vittoria ottenuta. Tra la luce fioca e le ombre danzanti, Minho posò le sue labbra su quelle dell'umano.

Era un bacio dolce, ma privo di reale contatto tra i due. Jisung non poteva ricambiare e Minho adesso aveva il rimorso di essersi innamorato di lui.

Non perché Jisung fosse un problema, ma perché sapeva bene che non avrebbe dovuto affezionarsi a qualcuno, umano tra l'altro. Il ricordo dei momenti, anche se passati non proprio da due persone normali, gli tornarono alla testa.

Il primo fu quando il minore provò ad instaurare qualche tipo di rapporto con lui, il quale lo aveva bruscamente rifiutato. Quello stupido nomignolo che gli aveva dato. Quando lo aveva seguito nel bosco.

Era davvero tutto finito così? Così in fretta? Senza nemmeno aver avuto il tempo di salutarlo o sentire per l'ultima volta la sua voce...?

<<Minho... >> lo chiamò Chan. Il viola stringevaa mano di Jisung, adesso che il suo corpo era freddo. Tuttavia, delle lacrime non riuscivano ad uscire dai suoi occhi, a differenza di Felix che era già diventato una fontana confortato da Hyunjin.

Oppure Seungmin, il quale non riusciva ancora a crederci. <<È successo tutto così in fretta... >> sussurrò Jeongin.

Nessuno parlò più al sentire il silenzio del viola. Era rimasto immobile. <<Non voglio lasciarlo. >> sussurrò quest'ultimo.

Changbin ebbe una idea a dir poco geniale. <<Forse non è morto. >> disse, sorridendo. <<Non si muove più. Il suo cuore non batte più. >> rispose Minho.

<<Torniamo indietro nel tempo. >> affermò Changbin e gli altri lo guardarono. Avevano dimenticato il potere di Changbin, che era quello del saper controllare il tempo. Minho si alzò di scatto. <<Sei un genio, nano! >> esclamò, sorridendo.

spazio autrice
non volevo far prendere un infarto a nessuno, scusate :)

VAMPIRE || MINSUNG Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora