Is He A Human?

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Jisung si cambiò in poco tempo. Ovviamente lo fece in bagno, perché era imbarazzato da quello che era successo poco prima.

Quando tornò nella stanza di Minho, lo trovò intento a chattate con qualcuno sul cellulare.

Si fermò quando vide Jisung, riponendo il suo cellulare sul comodino, vicino al suo letto.

Si guardarono negli occhi per alcuni secondi, prima che il viola smise e puntò il suo sguardo da un'altra parte.

Jisung rimase confuso per un pò, prima di realizzare una cosa.

Lui aveva già visto quegli occhi.

Avevano la stessa forma degli occhi rossi che aveva visto la sera in cui la creatura lo ha seguito.

Cambiava solo il colore, ma la forma era quella, la ricordava.

<<B-beh? Rimarrai impalato là ancora per molto? >> gli chiese, cercando di non far notare la preoccupazione nella sua voce.

<<Eh? No. >> rispose il blu, avvicinandosi a lui e mettendosi sul letto.

Dopo quella piccola chiacchierata, regnò il silenzio. Nessuno dei due cominciò a parlare.

Il silenzio era imbarazzante.

Rimasero fermi fino a quando non si addormentarono, o meglio, fino a quando Minho si addormentò.

Jisung non riusciva a dormire.

Un senso di sospetto si fece spazio nel suo corpo: e se Minho fosse un vampiro?

Nah, impossibile.

Si girò verso il viola, beatamente addormentato.

Il suo viso era delicato, sembrava quello di un angelo.

Aveva la pelle che sembrava fatta di porcellana, il naso perfetto, le labbra piene.

E gli occhi meravigliosamente calmi, chiusi.

Il blu lo trovava spettacolare. Minho era un bel ragazzo per lui, il carattere non era un grande problema.

Magari poteva essere un pò meno freddo, ma gli andava bene così.

Ma alla fine, Jisung contava tanto per il viola? Lo ignorava spesso, non gli parlava molto e quasi lo disprezzava.

Ma non ci poteva fare nulla, ormai se ne era innamorato. Non sarebbe riuscito a farsi passare la cotta da un giorno all'altro.

In più, se l'avesse rifiutato, ci sarebbe rimasto davvero male, quindi non voleva dichiararsi. Era molto sensibile.

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La mattina arrivò abbastanza presto. Il blu non chiuse occhio, troppo impegnato a pensare.

Erano forse le sei del mattino. Il viola dormiva ancora, e non si sa come ma durante la notte abbracciò il minore.

Jisung arrossì a vedere il più grande cingergli la vita con le mani.

Voleva alzarsi, ma si dispiaceva a porre fine a quella piccola scena.

Però un senso di curiosità, dovuto a una boccetta di profumo, lo fece alzare.

Voleva scoprire che profumo indossava il suo hyung.

Uscì lentamente dalle coperte, facendo attenzione a non svegliare il viola e si sporse fino ad arrivare alla scrivania.

Il contenitore era trasparente e il liquido all'interno era rossastro.

Forse un pò troppo rosso e sembrava anche denso.

Adesso che lo vedeva da vicino, la boccetta appariva più grande di come l'aveva vista precedentemente.

La prese con le mani e con due dita svitò il tappo.

Avvicinò il naso per sentirne l'odore e un forte senso di nausea lo assalì.

Cominciò a sentirsi male, quindi richiuse la bottiglietta e la lasciò dove l'aveva trovata.

Il malessere se ne stava pian piano andando, ma continuava a rimanere disturbato.

Quello non era profumo, era sangue.

Guardò Minho, possibile che fosse...?
No. Non era possibile.

Scacciò via quel pensiero e fece un veloce giro della stanza del ragazzo.

Trovò uno scatolino, lo aprì e quello sì che era profumo.

Sorrise sentendo e l'odore, ma il sorriso scomparse quando si ricordò di un'altra cosa.

Quel profumo l'aveva già sentito.

Forse durante la sera in cui andò nel bosco e quel ragazzo lo salvò. Era Minho?

Che ci faceva nel bosco a quell'ora? E come aveva fatto a spingere la creatura che gli voleva fare del male senza nemmeno toccarlo? Come sapeva che lui era là?

E soprattutto, Minho era umano?

VAMPIRE || MINSUNG Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora