Those Eyes

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Incontrò gli stessi occhi rossi, ma non riuscì a capire di chi fossero. Erano di un rosso acceso, sembravano di fuoco.

Jisung fece immediatamente un passo indietro, spaventato. Quella creatura sapeva dove viveva. E se l'avrebbe ucciso? Ma chi era? Cosa voleva da lui?

Quei pensieri vennero interrotti dal ticchettio sul vetro, prima che quella figura regalò al ragazzo un foglio.

Il foglio era inspiegabilmente nella sua camera. Questo significava... Che anche lui era lì...?

Il blu ingoiò un groppo che si era formato in gola e poi prese il foglietto.
L'unica cosa che c'era scritto era uno "smettila di cercare."

Lo aveva seguito. Ne era sicuro. Ma Jisung avrebbe davvero lasciato perdere così facilmente? Nah. A lui piaceva giocare col fuoco.

C'era anche una firma. Rappresentava una goccia. E questo che significava, adesso...?

Quando il blu decise di affacciarsi nuovamente alla finestra, la figura misteriosa era sparita.

Non c'era più traccia di lui o di lei. Ma di una cosa era certo: quella notte non avrebbe dormito. Era troppo turbato da ciò che era successo.

Conservò il biglietto in un cassetto della sua scrivania, per poi chiedere ai suoi amici di venire a casa sua dopo scuola, il giorno dopo.

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Come aveva previsto, non era riuscito a dormire. Le troppe domande non riuscivano a fargli chiudere occhio.

Le ore gli sembravano infinite e non vedeva l'ora di alzarsi. Riuscì ad addormentarsi dopo un altro pò di tempo, forse veramente troppo, visto che quando prese sonno la sveglia suonò.

Sospirò rumorosamente, annoiato dal suono di quell'oggetto. Allungò una mano e premette un tasto per farla smettere.

Dopodiché andò a vestirsi e a prepararsi. Doveva dire ciò che gli era accaduto la sera precedente a Felix e a Seungmin.

Quando arrivò in classe, Minho già c'era. Stava leggendo un libro di cui il blu non riusciva a capirne il titolo. Un sonoro sbuffo da parte del maggiore, gli fece intuire che la sua presenza non era poi così gradita.

<<Buongiorno, Minmin! >> lo salutò Jisung, sorridendogli mentre prendeva posto. Il viola roteò gli occhi, come al suo solito.

<<Che vuoi? >> sbottò. <<Ti ho solo salutato. >> disse il blu. <<Che ti sia chiara una cosa: tu non mi stai simpatico. >> mise in chiaro Minho.

<<E poi, non chiamarmi Minmin. >> ordinò, mentre riprendeva a leggere il suo libro.

<<Come nascondersi tra gli umani? >> chiese Jisung, leggendone il titolo. Il viola sobbalzò dallo spavento.

<<Non sapevo che ti piacesse leggere! Non ho mai visto questo libro, dove l'hai comprato? >> domandò il ragazzo, curioso.

<<Non ti interessa. >> rispose acido il diretto interessato. <<E dai Minho! Fammi leggere! >> chiese Jisung, sporgendosi per leggere il libro.

Si sporse troppo, perché cadde su Minho, che per non fargli leggere quelle pagine portò il libro più in alto possibile allungando le mani, per poi cadere insieme al suo compagno di banco.

<<Ma sei pazzo?!? >> il maggiore gli sbraitò contro, appena riuscì a sistemarsi. <<Scusa... >> sussurrò Jisung.

Vedendo il ragazzo con i capelli blu così intimorito da lui gli fece un certo effetto, quindi non disse più niente.

Di solito avrebbe continuato a litigare o a ingigantire la cosa, ma quella volta non lo fece.

Vedere uno scoiattolo così spaventato lo aveva fatto calmare, stranamente. <<Non fa niente. >> disse poi, prima che l'insegnante di coreano entrasse per tenere la sua lezione.

La lezione era molto noiosa, quindi si girò per vedere- per cercare qualcosa, o meglio, qualcuno.

Si ritrovò accanto il viso angelico di Jisung, che prendeva appunti. Aveva un volto davvero invidiabile.

Gli occhi castano scuro, i capelli blu e le labbra che gli facevano venire la voglia di bacia-

No. Erano solo labbra. Non doveva innamorarsi di lui. Non poteva.

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<<E questo cos'è? >> domandò Seungmin, riferendosi alla "firma" lasciata in fondo al biglietto che il blu aveva ricevuto la sera precedente.

<<Non so che cosa significhi. >> rispose lui, ancora confuso.

<<Comunque, non sapete che è successo oggi! >> esclamò poi. <<Cosa, cosa, cosa? >> chiese Felix, interessato all'argomento.

<<Sono caduto su Minho! >> disse, sentendo ancora l'imbarazzo. <<IN CHE SENSO SEI CADU- >> urlò l'australiano, attirando l'attenzione di tutta la caffetteria.

Per fortuna, Seungmin gli tappò la bocca con una sua mano. <<Ma sei rincoglionito? >> lo insultò.

I tre ragazzi scoppiarono a ridere, mentre il resto delle persone presenti in quel luogo li definivano fuori di testa.

VAMPIRE || MINSUNG Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora