<<Smettila di muoverti sempre. >> disse Minho a Jisung. I due erano nello stesso letto e il minore era troppo imbarazzato.
<<Stai zitto. >> sussurrò il blu, girandosi di lato, trovandosi però il volto angelico dell'altro ragazzo. Alla vista dei suoi occhi così perquisitori, arrossì ancora di più
<<È questo l'effetto che ti faccio, quokka? >> chiese il viola, sorridendo maliziosamente. <<Puoi dirmi perché fai sempre così? Io ci provo a non- >> disse Jisung, fermandosi in tempo.
<<A non...? >> domandò il vampiro. <<A non... Pensarti. Sei davvero scontroso a volte, ma sei bello. Io ti amo, sono innamorato di te dal primo giorno del liceo e tu non hai fatto altro che evitarmi per anni. Io non sapevo cosa fare per attirare la tua attenzione, ho provato di tu- >> venne interrotto da un bacio.
Le labbra di Minho erano delicatamente posate sulle sue, unite in un dolce bacio.
Il corpo del viola sovrastò quello del ragazzo, rivelando un fisico piuttosto minuto e quasi femminile per via del girovita stretto.
Le loro labbra combaciavano perfettamente, sembravano state create per essere comandate da quella danza alquanto inaspettata.
Jisung all'inizio era rimasto fermo, non sapendo come muoversi. Poi si era lasciato trasportare dalle troppe emozioni e dal desiderio che quel bacio non finisse.
Aveva desiderato quel contatto per troppo tempo, e adesso che lo aveva ottenuto gli sembrava solo un sogno.
Il blu non aveva quasi più aria, ma quando aprì di poco le labbra, Minho colse l'occasione per metterci la lingua.
Il minore aggrappò tra le sue mani alcune ciocche di capelli del ragazzo sopra di lui, stringendole.
Dopo alcuni secondi, Minho si staccò, lasciando prendere aria a Jisung.
Ciò che avvenne dopo fu solo uno scambio di sguardi. Gli occhi del viola facevano notare la soddisfazione nel far arrossire, se possibile, ancora di più il blu, il quale voleva sotterrarsi.
<<Io... Tu... >> provò a formulare una frase di senso compiuto, senza successo. Era ancora incredulo per quello che era appena accaduto.
Minho si stese al fianco del minore, guardando verso il soffitto. <<Mi piaci, Jisung. Ti ho sempre notato, ma dovevo proteggerti. Da me, dagli altri vampiri. Non potevo metterti a rischio. >> confessò.
La risposta fu un silenzio. Poi uno sguardo. E infine le loro labbra unite, ancora una volta. Stavolta era Jisung a sovrastare Minho, il quale aveva posati le sue mani sui fianchi del blu.
Ed ecco che le loro labbra danzavano di nuovo la stessa sinfonia.
Il tutto accadeva sotto la luna piena. Quella sera era particolarmente bella.
Splendeva alta nel cielo, con la sua luce a illuminare ogni parte di quel posto.Le stelle erano invece il suo sfondo. Brillavano, sì, ma non come gli occhi dei due ragazzi.
Due ragazzi, nello stesso letto, con le labbra unite e che non erano intenzionate a staccarsi per il momento.
C'era solo una cosa di troppo: i vestiti.
Questo era il motivo per cui sia Minho che Jisung si ritrovarono a petto nudo, con le posizioni invertite.Si staccarono da quel bacio e le labbra del viola finirono sul corpo del minore.
Prima sul collo, poi sul petto, sugli addominali.Aveva iniziato anche a lasciare dei segni violacei sulla sua pelle lattea. In tutto ciò, Jisung era diventato un disastro di gemiti.
E più Minho marchiava la sua pelle, più il blu si sentiva accaldato. <<Sei bellissimo, Han. >> sussurrò il viola, vicino al suo orecchio.
<<Sei stronzo però, lo sai benissimo l'effetto che mi fai! >> si lamentò il blu, guardando negli occhi l'altro ragazzo.
<<Oh, e quindi? Mica ti dispiace. >> lo provocò il maggiore. <<Taci. >> lo guardò male, l'altro.
<<Mmh, abbiamo invertito i ruoli? Sono io a doverti dire di stare zitto, ma non penso che ci riuscirai questa notte. >> continuò Minho, riprendendo a baciare le sue morbide labbra.
Jisung era diventato praticamente parente dei pomodori. Non era mai stato bravo a nascondere le sue emozioni.
Mentre il viola iniziò a sbottonargli i pantaloni, un tonfo lo fermò. Era stato un rumore parecchio forte. Cos'era?
Preso dal momento, però, lasciò perdere e si ritrovò le mani di Jisung nei suoi capelli, a baciarsi.
Era già diventata una dipendenza per il più piccolo. D'altro canto, Minho sperava che Jisung non fosse la sua anima gemella.
Non voleva vederlo morire o soffrire. Ma soprattutto, non voleva restare in vita senza di lui.
La porta della loro camera venne aperta, trovando sette volti perplessi. Ovviamente, appena videro quei due uno sopra l'altro, diventarono confusi.
<<LO SAPEVO! L'HO SEMPRE DETTO CHE STAVANO INSIEME! >> esclamò Changbin. <<Non è questo il momento di scopare! >> si lamentò Chan.
I due ragazzi si separarono, imbarazzati più che mai. <<Che succede? >> domandò Minho, rimettendosi la maglia.
<<Guerra! C'è una guerra in corso! Degli angeli hanno trovato alcuni vampiri nel mondo della luce per prendere la pietra! >> spiegò il leader.
<<Ci vogliono annientare! >> disse Hyunjin. <<Che facciamo? >> domandò Jeongin.
<<Io direi di tornare sulla Terra! >> propose Woojin. <<No! Non ci sarà più una Terra se non prendiamo questa benedetta pietra! >> rispose Bangchan.
Un altro forte rumore li fece zittire tutti. Il primo a prendere parola fu Jisung. <<Quindi ci sono altri vampiri. Ciò significa che stanno combattendo? >> chiese.
<<Sì. >> rispose Felix. <<Ma non sono troppo forti. Hanno una bassa energia. >> continuò.
<<Cosa si fa in queste situazioni? >> domandò Seungmin. <<Si combatte. >> rispose Minho, alzandosi.
<<Stanno solo provando ad annientare la nostra specie. C'è solo un piccolo particolare che hanno trascurato: mordiamo. >> disse il viola.
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VAMPIRE || MINSUNG
Fanfiction> chiese Jisung al ragazzo che aveva davanti. > disse il viola. > domandò il più piccolo. > rispose Minho. > lo rassicurò il blu. > si dichiarò, prima di correre via, lasciando così Minho da solo, sotto la pioggia e imbambolato, cercando di realizza...