fuga d'amore || park jimin

10. l'assassino Dae

sono passate quattro ore e siete in aereo da venti minuti.

non hai parlato neanche un po con tua madre, sembra davvero pazza:

continua a morsicarsi le unghie ed
ansimare.

la capisci, dae è un assassino ed a quanto pare anche Marco, però boh, è troppo strana.

POV'S JIMIN

sono le 10:00 e ho appena aperto gli occhi.

t/n?

non è sul letto, sarà in bagno.

mio padre e katia si svegliano sempre presto e vanno a lavoro alle 09:00 quindi penso siano già partiti dato che ho guardato tutta la casa e non ci sono.

vado in bagno e busso.

"piccolina?" chiamo t/n.

nessuna risposta.

"piccolina mia?" la chiamo nuovamente.

silenzio tombale.

apro quindi preocuppato la porta del bagno.

nessun anima viva.

dove cazzo è?

mi preocuppo.

~~~

stai ascoltando ancora musica con le cuffiette quando si stoppa ed inizia a suonare la suoneria delle chiamate.

accendi il telefono e vedi subito chi è.

jimin.

metti giù la chiamata prima di essere vista da tua madre e gli scrivi un messaggio.

                         jimin non posso rispondere

subito ti risponde.

dove cazzo sei?

stai bene?

gli rispondi subito.

                       sono in aereo con mia madre...

POV'S JIMIN

in aereo?

con sua madre?

gli chiedo subito.

                                                         ma perché?

manda un messaggio subito lei.

ah beh, abbiamo scoperto tutto stronzi

ed io rispondo confuso.

                                                  tutto? che cosa?

di che parla?

l'uccisione di mio padre

                              avete scoperto l'assassino?

spero di si perché di sicuro non è stato investito a caso.

si jimin, ma tu non sai nulla?

                                                 che devo sapere?

che è stato dae, tuo padre...

no aspetta.

mio padre?

mio padre ha ucciso il padre di t/n?

yacopo!?

ma che cazzo..

                              mio padre è un assassino?!

si, jimin

non ho parole.

spengo il telefono e mi butto sul letto a pensare.

~~~

"a chi scrivi?" urla tua madre attirando l'attenzione di tutti.

"signora, per favore non urla" dice l'hostess.

spegni velocemente il telefono sperando che si sia dimenticata, e fu così.

rinizia a mangiarsi le unghie e guardare fuori dal finestrino.

non è possibile, è veramente diventata pazza, non c'è altra spiegazione.

rimetti la tua playlist di canzoni e ti immergi nel tuo mondo, i film mentali.

POV'S JIMIN

è mezzogiorno e ho fame quindi vado al primo piano in cucina per farmi un semplice panino perché non so fare altro da solo.

di solito mi aiutava t/n a cucinare ma ora è in aereo.

mi manca.

mi manca troppo cazzoo.

che mi prende?

sono così strano, ho pensato tutto questo tempo a lei, sopratutto a ieri notte.

cazzo quanto mi è piaciuto.

ma non piaciuto in senso una botta e via, piaciuto in senso soddisfatto finalmente di averlo fatto.

mi ritornano in mente le parole di tempo fa di hobi hyung.

abbiamo il fratellone gelosone qua eh.

mi piace?

dio non ci capisco nullaaaa.