CAPITOLO 13

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quando il cellulare di Federico cominciò a vibrare " Federico ? Federico dove cavolo sei?" era Franco e era evidentemente nel panico " Franco che succede?" non si preoccupo nemmeno di uscire dall'ufficio " Fede a Flor sono cominciate le contrazioni se non ti sbrighi i tuoi figli nasceranno senza di te" " arrivo" chiuse la chiamata < io me ne vado tu fai quello che vuoi rimanda o cancella > stava per uscire dalla porta < Fede ma che succede> anche Matias era allarmato vedendolo comportarsi così < Mia moglie sta per partorire e io dovevo essere a casa due ore fa> Matias si scusò alla bene e meglio in un francese stentato poi diede due indicazioni veloci alla segretaria e corse dietro all'amico < hey tedesco aspettami > salirono in macchina insieme e in poco tempo arrivarono a casa < Flor amore dove sei?> Maia corse in contro ai due < è nella stanza dei giochi venite> corsero e appena entrarono la videro sul puff che cercava di controllare il respiro < Flor amore mio che ci fai qui> lei lo guardò storto < gioco a calcio!! cosa credi che faccia Federico!?> lui le ando subito vicino < è venuta a vedere cosa stavamo facendo e poi ha cominciato a star male> disse preoccupato Tommy < grazie Tommy ora sono qui> gli disse Fede < Mati chiama l'ambulanza e avvisa Mercedes perfavore> l'amico non se lo fece ripetere e si mise a telefonarle < l'ambulanza sarà qui tra circa 10 minuti> Fede prese la mano a Flor < hai sentito amore adesso arrivano e andrà tutto bene > Matias aveva ragione in 10 minuti era arrivata l'ambulanza e in altri 15 arrivarono alla clinica dove Mercedes li stava aspettando, l'ambulanza era seguita dalla macchina di Matias con dentro lui Maia Nicolas e franco mentre i piccoli erano nell'auto con Greta e Antonio subito dietro < mettetela subito nella sala 4 e preparate tutto quello che serve, Federico tu vai con lei> Mercedes dispensava direttive come un generale e quando vide tutti gli altri non si fece intimorire < voi altri tutti in sala d'attesa > giro sui tacchi e raggiunse la sua paziente.




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Le si erano rotte le acque e le contrazioni erano sempre più forti e vicine < Flor tu sai esattamente cosa devi fare, sei stata tu a far nascere mio figlio quindi ora respira e quando te lo dico io spingi ok tesoro?> < si si ok > flor comincio a respirare al ritmo delle contrazioni mentre Fede le teneva la mano e < dai tesoro mio andrà tutto bene respira con me> passarono pochi minuti < ci siamo Flor ora devi spingere> due spinte e la testa del primo dei bambini era fuori < ancora Flor > la incito Mercede mentre Federico sopportava il male cane che la presa di Flor sulla sua mano gli stava facendo troppo ansioso di conoscere finalmente i piccoli, il primo pianto riempi la stanza ma non ci fu il tempo di goderselo perché anche l'altro bambino stava nascendo < la testa è già fuori Flor altre due belle spinte e sarà tutto finito> ed eccolo lì anzi eccola lì anche la piccola Margarita cominciò a piangere, li avvolsero in due asciugamani minuscoli e li posarono sul petto di Flor mentre Federico ringraziava in lacrime Mercedes che era imbarazzatissima < Federico è il mio lavoro...> gli disse e lui si volto a guardare quello spettacolo meraviglioso la sua bellissima moglie e i suoi due figli in quel momento tutto il suo mondo si era concentrato su quel lettino e lui sentiva di aver ritrovato una ragione per vivere e per essere totalmente e pienamente felice, si avvicino a loro < sono bellissimi amore mio, sei stata incredibile> lei sorrise esausta < abbiamo un nome per la nostra piccola ma il piccolo come lo chiamiamo?> chiese lei dolcemente, Fede prese in braccio suo figlio mentre Flor cullava la piccola Margarita < lo chiameremo Erik come mio padre se per te va bene amore > < è un nome perfetto Federico> lui sorrise e gli diede un bacio, Mercedes torno con due ostetriche che presero i gemellini per lavarli e sistemarli prima di ridarli ai genitori < Federico ti conviene andare a dire ai tuoi fratelli che sono nati e va tutto bene prima che distruggano la clinica per l'ansia, io intanto mi prendo cura di Flor> lui fu riluttante a uscire ma non gli lasciarono scelta così andò a dare la notizia agli altri.

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