I passi pesanti del giudice Kim riuscirono a gelare il sangue di Yoongi e il gitano. «Zingaro, quale sorpresa. Grazie Yoongi per averlo catturato, ora consegnalo a me. La giustizia lo aspetta.» il moro esordì facendo cenno di restituirgli il corpo del ragazzo, ma il biondo si mise davanti a Jimin.«No.» replicò per la prima volta, rifiutando ogni suo ordine, senza nemmeno temere il giudice davanti a sé. «Cos'hai detto?» il giudice Kim Taehyung gli chiese di ripetere e l'altro fece come gli era stato chiesto «Ho detto che non te lo darò. Se vuoi prenderlo, dovrai passare sul mio cadavere».
«Non mi dispiace dover sbarazzarmi della tua orrenda presenza in questo mondo.» il moro si preparò per mettere le mani addosso al corpo del biondo, ma quest'ultimo afferrò un piccolo coltello, sorprendendo l'altro. «Vuoi davvero attaccare una persona disarmata?» chiese il giudice, ma Yoongi era fermo nel suo pensiero «Tutto per proteggerlo. Sono disposto ad uccidere per lui».
«Si vede che sei un insulso, patetico e orrendo zingaro, proprio come quel cane che tieni dietro la schiena. Non si è fatto nessuno scrupolo al concedersi al capitano Jeon.» il moro cercò di entrare nella mente del biondo, aggiungendo poi poco dopo «Dimentichi cos'ho fatto per te? Ti ho assicurato un posto dove stare, ti ho salvato la vita. Ho avuto pietà della tua orrenda e sporca anima».
«Smettetela!» il gitano gli urlò contro, interrompendolo e prendendo le parti di Yoongi «Non è lui il mostro, siete voi! Voi che stavate per possedermi con la forza.» ma al sentire quella confessione, il cuore del biondo impazzì urlando impazzito.
Brandì il coltello e gli intimò di andarsene, per non fare mai più ritorno. Il giudice Kim si vide costretto nell'andare via, ma esordì «Tornerò con le mie guardie domattina.» scendendo le scale con la sconfitta temporanea.
«Perché non mi hai detto che anche tu eri gitano?» gli chiese sorpreso il corvino, ma Yoongi evitò il suo sguardo sussurrando amareggiato «Non mi piace parlare delle mie origini. I miei genitori cercarono di uccidermi quando videro la cicatrice e la mia parziale cecità.» gli rispose, ottenendo una carezza sulla guancia e l'altro lo tranquillizzò «Io non cercherò di ucciderti».
La pioggia cadeva dal cielo insieme alla luce della luna. La felicità di Jimin si riuscì a sentire dal gesto che fece, si lanciò sotto l'acqua piovana e cominciò a ballare scalzo. La visione del suo corpo che ballava ancora una volta, riuscì a catturare l'attenzione del biondo.
Il gitano rise sentendo le sue ali della libertà librarsi sotto quell'acqua, afferrò le mani del biondo e lo trascinò con sé, ballando con lui.
Il suo profumo lo mandava in estasi e il cuore di Yoongi ne chiedeva ancora. Poggiò una sua mano fredda sul fianco del gitano e a lui non sembrò dar fastidio, ma Yoongi si costrinse nel fermarsi.
«Non devi fermarti, se non te lo dico io.» gli consigliò il corvino, continuando ad avvicinarsi al corpo dell'altro. Non appena il biondo sta per ribadire il concetto, Jimin lo interrompe «Chi ti ha detto che non voglio darti il mio cuore?» gettandosi lentamente sulle sue labbra, lasciando che Yoongi si abbandonasse al sapore di quei boccioli di fiori.
Il biondo sentì la pelle del corvino sotto le sue dita, cercò di esplorare ogni centimetro del suo corpo baciato dalla pioggia. Prima che sfiorò il petto, oppose resistenza nel timore ma fu incitato dall'altro.
Al solo contatto delicato, Jimin gettò la testa all'indietro lasciando che le gocce d'acqua gli bagnassero direttamente il volto, lasciando anche dei leggeri gemiti. Il suo corpo sembrava bruciare nonostante la pioggia mentre le mani aiutavano quelle di Yoongi, nell'esplorare ogni suo angolo e curva.
«Voglio concedermi a te, Yoongi...» emise in un piccolo gemito, ma l'altro ritornò alla realtà, allontanandosi prima che possa sentirsi in colpa. «Cosa succede Yoongi? Non ti piaccio?» chiese quasi stupidamente il corvino che si rimase distante, guardandolo da dietro.
«Certo che mi piaci... ti amo, ma non voglio che sia solo per possederti. Il tuo corpo è sacro per me e non voglio possederlo.» la voce debole del biondo ammise il suo amore per il gitano, l'amore vero. Jimin si avvicinò al corpo dell'altro e cominciò a massaggiargli le spalle ampie «Prendi il mio cuore e guariscilo, ti prego. Prenditi cura del mio cuore».
STAI LEGGENDO
A Tale of Love and Consequences || BTS
Fanfiction(COMPLETA) 1482, a Parigi la chiesa e lo stato sono un tutt'uno, come in tanti altri paesi. Jimin è un ragazzo gitano che vive tra spettacoli e nell'intrattenere i parigini dell'epoca. Il ragazzo è contestato da tre uomini nella grande città, avendo...