Ho preso "Scadente" al compito di Trasfigurazione, che è stato davvero inaspettato. Non ho capito cosa ho fatto di sbagliato perché pensavo che il mio saggio fosse almeno decente.
Dopo la lezione la professoressa insiste nel volermi parlare, non posso far altro che sentire le sue parole inutili.
"Un lavoro molto scarso, Malfoy. Mi aspetto almeno un po' di etica del lavoro da te, visto che sai che è l'unico corso in cui stai lottando in questo semestre. Con questa media non potrai giocare a Quidditch"
Quando sento la parola "Quidditch" le sue parole non diventano poi così tanto inutili. Spalanco gli occhi. Il Quidditch è l'unico motivo per cui ho deciso di tornare a Hogwarts quest'anno, è l'unico sport che mi fa sentire libero.
"No, professoressa, la prego, mi dia un'altra possibilità"
È raro che io preghi qualcuno ma, in questo caso, ne vale proprio la pena. Sono disposto a stare pomeriggi sui libri che abbandonare il Quidditch per uno stupido compito.
"Ti darò la possibilità di rifarlo, spero che stavolta rimarrai concentrato. Consegnamelo fra una settimana esatta. In bocca al lupo", mi dà una pacca sul braccio ed esce dall'aula.
Non devo sprecare questa opportunità, altrimenti sono davvero uno stupido. Se non mi sarà permesso di fare Quidditch mio padre sarà davvero furioso e deluso da me. In realtà sembra esserlo sempre. Non c'è mai stata una volta che mi abbia fatto i complimenti. Faccio tutto quanto per lui, per fargli vedere quanto sia talentuoso, bravo in tutto, rispettato ma, nonostante tutto, non si smuove dall' essere uno stronzo orgoglioso. Sul Quidditch però devo ringraziarlo. Mi ha obbligato a entrare nella squadra come cercatore al secondo anno, ma solo per farla pagare a Potter non per me, ovviamente, e da quel momento è nata una vera passione; perciò, no, non posso lasciare la squadra senza un cercatore.
Mi volto e mi accorgo che sono rimasto solo nell'aula a parte la rossa Grifondoro, sembra stia facendo finta di sistemare i libri nella borsa. Non avrà mica sentito tutto!
"Mi stai spiando, per caso?", le dico mentre mi avvicino a lei.
"Non ti stavo spiando.", risponde, ma sta palesemente mentendo.
Alzo un sopracciglio e incrocio le braccia.
"Ok, sì, ho sentito un po'.", confessa, visibilmente imbarazzata.
Sono davvero infastidito dalle sue bugie.
"È proprio vero che hai sentito solo un po'?"
"Mi dispiace, ok? Non era mia intenzione spiare, ero solo curiosa di sapere..."
"Sapere i fatti miei?", la interrompo.
"Senti, lascia perdere."
Prende la borsa e fa per uscire dalla classe, ma un foglio le cade e lo raccolgo: c'è scritto un grande "Eccezionale" in alto.
"Hai preso Eccezionale?", urlo sbalordito.
Sono senza parole! Alla fine, la Grifondoro non è così stupida come pensavo. Questa ragazza mi incuriosisce sempre di più.
Anastasia corre verso di me.
"Hey, ridammelo!", mi ordina, con un tono di sfida.
Tendo il braccio in alto, impedendole di riprendere il foglio. Sorrido un po' perché è così buffa e bassa. Nonostante stia saltando, non riesce a raggiungere la mia mano.
Ci penso un attimo e mi rendo conto che potrei sfruttare l'opportunità per migliorare il mio voto e, allo stesso tempo, scoprire di più su di lei.
"Lo rivuoi? Fammi da tutor!", propongo, con un sorriso.
"Io? La tua tutor? Non esiste." dice, smettendo di saltare come un canguro.
Sono un po' scioccato dalla sua reazione e dal fatto che si comporta così infastidita mentre cerco di essere gentile. Forse posso chiedere a una delle altre ragazze della classe di farmi da tutor, ma lei è molto brava in Trasfigurazione, più delle altre e io voglio il massimo.
"Come fai a rifiutare un'offerta così allettante?"
Abbasso il braccio e lo metto dietro la mia schiena."Allettante per quale motivo?"
"Rossa, tutte le ragazze vorrebbero passare dei pomeriggi interi con me", affermo fiero.
"E a me, biondo, non può fregar di meno."
Sorrido quando mi chiama "biondo".
"Senti, non ho nessuna intenzione di passare i pomeriggi con te a cercare di farti entrare in quella zucca vuota degli argomenti che non capirai mai." Anastasia scrolla leggermente le spalle, sorridendo con sufficienza.
"Chi ti ha detto che sono una zucca vuota? Imparo in fretta"
"Cosa? Come rimorchiare una ragazza? Ah, aspetta, neanche quello, non ne hai una", dice con un sorriso beffardo.
"È una mia scelta Rossa, altrimenti mi sarei fidanzato mille volte"
"Con delle zucche vuote come te", ribatte.
Penso sia l'unica ragazza che mi abbia mai tenuto testa così. Mi dà fastidio. Tanto. Ma mi sto divertendo. Vorrei risponderle a modo mio, quindi facendola sentire patetica e inutile in questo pianeta ma, se faccio così non mi farà sicuramente da tutor, perciò, provo a contenermi.
"Senti, se non prendo un buon voto non mi fanno giocare, lo hai sentito, orecchie lunghe, no?"
Lei sbuffa. La sto facendo sentire in colpa, funziona! Devo continuare così.
"Sei l'unica che mi potrebbe davvero aiutare, ci tengo al Quidditch, Rossa".
Si mette una mano nei capelli. "Cosa ottengo in cambio?".
Questa domanda mi ricorda qualcosa: gliela feci la prima volta che ci siamo incontrati a Hogsmeade, e sono quasi sicuro che ora lei stia giocando allo stesso gioco, come se volesse vendicarsi.
"Vuoi davvero qualcosa in cambio?", le chiedo, incuriosito dalla sua reazione.
Annuisce.
"Ok, vuoi un appuntamento con me?", dico, sicuro che la sua risposta sarà un "sì".
"No, sarà già una tortura doverti sopportare tutti i pomeriggi.", risponde senza esitazione.
Rimango sbigottito, sorpreso dalla sua audacia.
"Allora cosa vuoi, Rossa?" le chiedo, cercando di mantenere un tono leggero.
"Prima di tutto, smettila di chiamarmi così.", dice, e in un millisecondo il suo tono arrabbiato si trasforma in uno curioso. "E poi, so che sei molto bravo in Pozioni."
"Beh, modestamente.", rispondo con un sorriso compiaciuto.
Fa una smorfia, poi riprende a parlare. "Se io ti do una mano in Trasfigurazione, tu mi aiuteresti in Pozioni?"
"Affare fatto.", dico con entusiasmo.
Le porgo la mano per consolidare il patto, ma lei esita un momento.
"Dopo averti aiutato, mi lascerai in pace.", aggiunge, fissandomi con uno sguardo serio.
"Non ti guarderò neanche.", affermo, convinto della mia proposta.
A quel punto, Anastasia mi dà la mano e sigilliamo il nostro accordo. Poi le restituisco il foglio, e lei lo ripone nella sua borsa.
"Domani alle 5 del pomeriggio, in biblioteca.", dice, prima di girarsi sui tacchi ed uscire dalla classe.
Ho vinto, come sempre.
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Il Medaglione
RomanceLEGGETE QUI PRIMA DI INIZIARE LA FANFICTION Una storia d'amore impossibile agli occhi della Rowling, ma ai miei? Anastasia, una ragazza mezzosangue, perde, durante la seconda guerra dei maghi, la sua migliore amica Rose e si rifugia ad Hogsmade per...