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Il viaggio stava proseguendo tranquillamente, e senza problemi.

Il cocchiere a un certo punto chiese al principe di fare una sosta, come pausa pranzo, di conseguenza il principe Matt acconsenti, mentre continuava a fissare con gli occhi la mano dell'angelo che scorreva senza problemi sul foglio.

«Ecco fatto!» annuncio Edd.

Matt si agito tantissimo quando Edd gli porse il foglio di carta

tra le mani.

Il disegno rappresentava lo stesso disegno di Matt anche nel suo stesso stile, ma molto più definito e con miglior qualità,che se gli avessero messi a confronto avrebbero di sicuro notato la differenza di esperienza alle spalle che i due avevano.

Matt spalanco la bocca appena lo vide.

«é stupendo!» esclamò con un sorriso smagliante.

«Se ti piace così tanto, allora te lo regalo» disse l'angelo che ricambiò il sorriso.

«Sul serio!» esclamò

«Sul serio, è tutto tuo!» ridacchio l'angelo.

A interrompere quel bel momento però fu un tonfo fortissimo che per poco, non distrusse i timpani dei due ragazzi e della micetta, la quale non fosse stato per il suo padrone si sarebbe appesa al tetto della carrozza.

«Il cocchiere dov'è?» chiese Edd

«Penso sia andato a rinfrescarsi da qualche parte» rispose Matt cercando il cocchiere fuori dal semi balconcino.

«Sarà meglio andare a controllare, lo hai sentito quel tonfo?» disse Matt.

Edd non disse una parola e si limitò ad annuire ma fermando con una mano il principe che stava per scendere prima di lui,il principe guardò confuso l'angioletto.

Egli gesticolo velocemente con le mani, per far pian piano uscire una luce verde e bianca che volteggiavano sulle mani.

Il principe lo guardò stupito, ma anche con fascino, quasi da essere tentato a toccare la luce tra le mani dell'angelo.

L'angelo fece sbucare all'improvviso uno scettro di colore verde menta lungo fino al petto dell'angelo, e aveva una base sulla superficie ricoperta da rami bianchi come la neve che teneva incastonato una luce verde.

«è uno di quei bastoni dei regnanti del regno delle nuvole!?» esclamò Matt.

«No,tutti gli angeli hanno scettri o bastoni fatti di magia ,a parte i reali che possiedono armi angeliche» spiegò Edd.

«Perchè? Gli angeli non sono fatti di magia?» chiese Matt.

«Sì,lo scettro è solo un supporto,io non so lanciare molte magie» confessò l'angelo.

Il principe non gli fece domande e sorrise, cosa che colpì di nuovo l'angelo che si aspettava che gli chiedesse qualcosa riguardò al sua abilità,a quel punto tutti e due scesero dalla carrozza e si avviarono nel luogo in cui sentirono il tonfo.

Dopo un po ' di minuti giunsero in luogo di pura foresta con alberi alti e rigogliosi.

«A quanto pare non c'è nessuno» commento Matt.

«Sarà meglio tornare alla carrozza» rispose Edd

Così si fecero marcia indietro, ma appena stavano per oltrepassare la zona un uomo vestito di nero spunto fuori da una delle piante con un orrendo occhio viola in viso.

I ragazzi si voltarono a guardarlo stupiti quanto lui.

«Oh cielo,sta bene viaggiatore!» Esclamò il principe.

L'uomo a quel punto mostro un piccolo ghigno e impugno un piccolo coltello che possedeva nella cintura imbruttita.

Edd si mise subito in posizione di difesa pronto a colpirlo con qualche trucco angelico e mostro le ali candide.

Nel momento in cui l'uomo provò ad attaccare una spada gli oltrepassò il petto con estrema facilità.

L'angelo e il principe si ritrasse di scatto senza abbassare la guardia,quando l'uomo cadde appari una figura con una splendente armatura rossa rubino decorata con un mantello nero pieno di peluria bianca.

La figura teneva quella che sembrava una maschera grigia con due stanghe che sembravano corna.

I due ragazzi la guardarono intimoriti,non lo avevano neanche sentito arrivare.

«El alà?» Esclamò la figura.

Edd sfodero una piccola lucina verde dalle mani, cercando di far indietreggiare la figura.

«Chi sei!» aggiunse l'angelo infine con tono brusco.

«Oh peccato, speravo che sapessi la mia lingua» commentò la figura con un accento nordico e con una calma sovrumana.

La figura nello stesso istante si inchinò davanti al l'angioletto e al principe.

L'angelo inarco un sopracciglio e guardò la figura confuso e diminuì la sua luce verde che "stringeva" in mano.

«E bello incontrare un altro principe una volta tanto, allo stesso tempo un angelo suo protettore» disse la figura togliendosi la maschera in metallo battuto.



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