Passarono mesi dalla rottura tra me e Michael. Io trovai un nuovo fidanzato, Ben. Era un po'più grande di me, aveva gli occhi azzurri come il mare, i capelli biondi ed era molto più alto di me.
Ero felice con lui, mi divertivo.
Purtroppo dovetti lavorare ancora con Michael, ma grazie a dio lo dovetti vedere poco, perché lui era sempre in studio."Amore mio, devo andare a lavorare ora"
"Noo, dai ti prego... resta ancora un po'"
Ben mi prese per i fianchi e mi portò vicino a sé.
"Sai che odio che vai in quel posto..."
"Lo so, ma è sempre stato il mio sogno"
"Mh. Non mi fido di quel Michael"
"Amore mio, devi stare tranquillo. Lui non c'è mai, lavoro insieme alle altre ballerine e ballerini"
"Va bene. Mi raccomando stai attenta ugualmente."
"Sisi a dopo"
Presi la mia macchina e andai in studio.
Arrivata li mi cambiai e andai sul palco, solo che non mi aspettavo di vedere Michael li che parlava con i ballerini...
"oh merda...ora cosa faccio?! non voglio andare li!"
Presi coraggio e andai avanti guardando in basso, andando più possibile lontano da Michael.
Mente passavo di fianco a lui mi sentivo gli occhi puntati addosso, nom faceva altro che fissarmi.
"Ciao anche a te." disse Michael sperando in una mia risposta.
Io lo ignorai e inziai a riscaldarmi facendo stretching.
Iniziai con gli allunghi, li odiavo ma erano da fare per essere più sciolti nei movimenti.
Da in piedi mi allungai verso il basso.
Michael si mise dietro di me, attacando il suo membro nel mio sedere. Mi spinse più verso le mie ginocchia.
"Non sei ancora abbastanza flessibile."
"Si ma se ho appena iniziato?!"
"Calmati o finisce male."
"Levati da dietro."
"Altrimenti?"
Alzai una gamba e li tirai un calcio nelle palle.
"Faccio questo."
"Non ti conviene, lo sai."
"A te non conviene molestarmi."
"Ma se qualche mese fa ti piaceva così tanto."
Mi vennero in mente tutti i bei ricordi che avevo con lui, mi scese una lacrima.
"Tutto ok?"
"Si, ora puoi andartene. Tanto cambio esercizio"
"Mhmh, va bene"
Mi misi seduta a terra e presi i miei piedi per attacarmi meglio alle ginocchia.
Michael si abbasso e si avvicinò al mio orecchio.
"t/n per favore torna a casa. Sai quanto è difficile crescere 2 figli da solo?"
Io rimasi muta.
Michael mi prese i capelli e mi tirò indietro la testa.
"Rispondimi quando ti parlo."
Io continuai a rimarene muta. Non volevo assolutamente rivolgerli parola. Gli avevo già dato una possibilità ma ora basta.
"HO DETTO RISPONDI."
Mi urlò all'orecchio.
Io presi la sua mano buttandolo a terra.
Mi misi sopra di lui bloccandogli le mani di fianco la testa.
"Ascoltami bene caro Michael, io non voglio più ne vederti ne parlarti. CHIARO?! CI SIAMO CAPITI?!"
"No tu devi parlarmi. Ti pago per truccarmi e ballare. Con uno schiocco di dita posso farti licenziare."
"Lo preferirei." dissi a bassa voce.
"Che hai detto?"
"Nulla."
Io continuai a esercitarmi sentendomi continuamente gli occhi addosso.
Erano ormai le 7.30 di sera e finalmente io avevo finito, tutti e tutte ormai erano andati via, ero rimasta sola insieme a Michael che rimase per assicurarsi che io ero apposto.
Andai a cambiarmi in spogliatoio.
Michael entrò nello spogliatoio senza bussare spalancando la porta.
"MICHAEL! si bussa!"
"Ti ho spaventato?"
"Si, molto."
"Scusa, non era mia intenzione.."
"Michael, che cosa vuoi."
Michael si avvicinò lentamente a me, guardandomi da testa a piedi.
"Volevo solo invitarti a cena sta sera, visto che sono quasi le 8... Niente di romantico, solo cena tra colleghi."
"Guarda Michael, non posso, davvero. C'è il mio ragazzo che mi aspetta a casa.. già che è tardi si starà preoccupando molto"
"Dai ti prego, li telefoni e li dici che mangi fuori."
"No Michael."
"Per favore..."
"E i tuoi figli a casa da soli?!"
"Sono con mia sorella, Janet"
"Ah, va bene..."
"Quindi?"
"Chiedo. Ma non ti assicuro niente."
"Ok!"
Presi fuori il telefono dalla mia borsa e chiamai Ben... Avevo molto paura sinceramente, perché quando lui si arrabbia diventa una persona diversa..."
"T/n? Tutti ok? Ti vedo preoccupata"
"sisi tutto ok."
Feci un bel respiro profondo e digitai il suo numero."Pronto?"
"Ey amore, sono t/n.."
"Dimmi piccola"
"Sta sera posso restare fuori a cena? C'è la cena tra tutti noi colleghi e colleghe.."
"Hai per caso detto colleghi? Cioè colleghi maschi?!"
"Si...ma saremmo in tavoli separati, stai tranquillo"
"T/n.. se scopro che hai fatto qualcosa con qualcuno sai come finirà. LO SAI VERO?!"
"si... devi stare tranquillo, io amo solo te"
"Sarà meglio, sono l'unico con cui puoi parlare."
"si..ti amo.."
"Ti amo anch'io"
"T/n? tutto ok?"
"Si, va bene andiamo"
"Ho sentito urlare al telefono. Che ti ha detto."
"Ho detto che sto bene."
Io e Michael andammo fuori, prese la sua macchina e cercammo un ristorantino cinese chiamato *sushi-yummi*.
Michael scese dalla macchina e prima che io riuscissi ad aprire lo sportello Michael era già lì pronto per aprirmelo lui.
"Ah, ora fai pure il gentiluomo? Dopo avermi tradito varie volte? Se assurdo."
"Stai calma, ti ho solo aperto lo sportello."
"Si va bene sapevo aprilo anche da sola."
Uscì dalla macchina e Michael mi prese la mano. All'apparenza sembravano due innamorati, ma non era così ovviamente.
Io non dissi nulla e entrammo dentro il ristorante.
"Buonasera ragazzi, avete già il tavolo prenotato?"
"No"
"Siete solo voi due?"
"Sisi"
"Bene, allora andate in quel tavolo li in fondo"
"Grazie mille"
Ci sedemmo uno di fronte all'altro.
"Bene... quindi perché così dal nulla mi hai inviato a cena?"
"Perché è da un po' che non parliamo... e mi mancavi sinceramente..."
"Michael smettila."
"No. Sono serio, mi manca tutto di te.."
"Sisi come no... ti mancava farmi soffrire. Ma guarda sto benissimo ora che ci siamo lasciati."
"Si certo come no"
"Sono felicemente fidanzata e sto bene così"
"So che ti manco."
"Non è così smettila."
Passarono alcuni minuti e la cameriera ci portò da mangiare antipasti e primi.
Non aprimmo bocca ne io ne Michael.
Finito di mangiare andammo alla cassa.
"Aspetta Michael, dovrei avere dei soldi dentro al portafoglio."
"No stai tranquilla t/n offro io"
"ok va bene come vuoi"
Non avevo assolutamente voglia di inistere. Volevo solo andare a casa...
Ora che ci pensavo.. erano le 23.. ero morta. Se fossi tornata a casa Ben mi avrebbe ammazzato.
"T/n ti vedo strana... che succede. Dico sul serio."
"Michael non ti riguarda"
Andammo fuori dal locale e Michael mi prese per l'avambraccio.
"T/n. ora dimmi che succede."
Io iniziai a piangere perché li avevo ancora un livido...
"Oddio scusami...non volevo farti del male..."
"Lasciami stare Michael. Sul serio... sparisci dalla mia vita..."
"No. Io non me ne andrò mai, te l'ho promesso."
"Si come mi avevi promesso che non mi tradivi mai più..."
"T/n devi ascoltarmi."
"ascoltare cosa?! una tua stupida scusa?!"
"No. la verità."
Michael iniziò a raccontarmi tutto dell'accaduto, inizialmente io non ci credevo, ma poi ho iniziato a realizzare che tutto quello che mi stava dicendo era vero.
"Quindi mi stai dicendo che stava cercando di drogarti per poi farti perdere coscienza e scopare?"
"Si, se non vuoi credermi non farlo, ma io ti sto dicendo la verità"
"Mh, non lo so. E poi ti ripeto devo tornare a casa..."
"Altrimenti?"
"Altrimenti Ben-"
Mi bloccai, non riuscivo a continuare la frase...
"Altrimenti cosa fa?"
"Nulla, voglio solo tornare a casa."
"E io non ti porterò a casa."
"Ci andrò a piedi, nessun problema."
Inziai a incamminarmi sentendo da dietro Michael che continuava a chiamarmi. Poco dopo lungo il mio cammino verso casa una figura più alta di me comparve da un angolo e mi prese un polso.
"AIUTO! AHI! LASCIAMI ANDARE!"
"perché non sei a casa brutta puttana. Hai visto che ore sono?"
"Mi dispiace Ben stavo aspettando solo che andassero via tutti..."
"Per far che uh? La troietta qua in strada?
Ad un tratto Michael spinse via da me Ben mettendosi davanti a me facendomi da muro.
"Non osare toccarla."
"T/n chi è questo fallito davanti a me?"
"Fallito? A me? Forse tu non sai proprio chi sono."
"Ahh..ho capito chi sei, il famosissimo Michael Jackson quello che va a letto con i bambini"
Io non capivo perché Ben diveva così ma Michael sembrava super incazzato...
"Non dici nulla eh? Allora è vero quello che dicono, mostro!"
Michael si fiondò su Ben e iniziò a colpirlo ripetutamente in faccia senza mai fermarsi.
"smettetela immediatamente!"
"T/n stai zitta cazzo che se ti lascio solo 5 minuti ti vedo scopare con un altro"
"non parlare così a t/n razza di coglione"
"T/n la decisione è tua. Me o Wako Jacko"
"NON CHIAMARMI COSÌ."
Io non sapevo che fare... Michael mi aveva tradito varie volte mentre Ben certe volte era un po' violento ma comunque lo amavo.
"T/n deciditi."
"I-io non lo so..."
Dovevo fare una scelta.
STAI LEGGENDO
Amore da sogno
Romancein questa storia si parla di una ragazza di nome (t/n) che provava forti sentimenti verso una star. La star in questione è Michael Joseph Jackson, il unico e mitico re del pop. (spero graditate questa storia perché è la prima che faccio)