Capitolo 14. Non bisogna MAI perdere la speranza.

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"La mia prova sarà molto difficile." Disse Lucy. "Io rappresento la speranza e alla
mia prova si sottoporranno..."
"Quelle due!" Esclamò Maya indicando Musa e Aisha.
"Io avevo pensato...va bene,saranno loro!" Concordò Lucy.
"Lucy,poche chiacchiere e da' inizio alla tuo prova." Disse Ariana con estrema calma
ma con molta severità.
"Sì,sì,ma certo." Disse Lucy,le due amiche erano un po' spaventate ma sapevano che
dovevano riuscire ad ogni costo.
Ormai quasi tutti loro avevano affrontato un prova e l' avevano superata,ma quelle
fate sembravano essere sempre più infastidite dai loro successi,erano fate
buone,ma a quanto pareva volevano soltanto rimanere sedute sui loro bei troni
dorati a sentirsi migliori di tutti.
Dunque Lucy andò verso Musa e Aisha e scendendo dal suo trono lanciò un'occhiata
a Brandon sorridendo,lui ne fu imbarazzato e Flora lo guardò male,a quel punto lui
allargò le braccia discolpandosi e lei alzò gli occhi al cielo. Di questa storia gli unici a
capire tutto furono Brandon,Flora e Sky,e Flora inziava a pensare di dover fare la
cosa giusta.
"Su,seguitemi." Disse Lucy alle due ragazze.
Musa e Aisha seguirono la fata che le portò nella stanza sulla sinistra e si avvicinò
alla seconda porta sulla destra che aprì agitando la mano.
"Forza,entrate." Disse Lucy.
"In cosa consiste la prova?" Chiese Musa.
"Dovrete dimostrare di avere speranza,questa infatti riesce a salvarti,sempre."
"Oh,va bene." Disse Aisha.
Quindi le due amiche entrarono nella stanza,tutto intorno a loro era buio.
"Che succede?" Domandò Musa alla sua amica mentre il buio iniziava a sciogliersi e
si trovarono in un deserto,lì con loro c'era un uomo,era steso a terra.
"Signore,come sta?!" Gli domandò Aisha.
"Non vedi?" Disse lui a fatica." Sono ferito."
"Dobbiamo fare qualcosa!" Esclamò Aisha.
"Non c'è niente da fare,ho bisogno di acqua e qui non ce n'è.." Disse l'uomo.
"Ma...ma io sono la fata dei fluidi..ehm...ho bisogno soltanto di..." Disse Aisha
guardandosi attorno.
"Ecco! Sì! Dobbiamo soltanto arrivare fino a lì,dove si trovano quei
cactus,immagazzinano acqua e io posso tirarla fuori!"
"Ma come faccio a muovermi?" Disse l'uomo emettendo un gemito di dolore.
"Ti aiuteremo noi!" Disse Musa.
"No,non ce la faccio,è inutile,vi prego lasciatemi in pace."
"No! Non ti lasceremo in pace,non rimarrai qui a lasciarti morire,posso
aiutarti,vieni con noi!" Disse Aisha con forza.
"Ma..."
"Niente ma!"
Quindi le due amiche aiutarono quell'uomo ad alzarsi,Musa alla sua destra e Aisha
alla sua sinistra lo ressero per aiutarlo a camminare e si diressero verso i cactus che
aveva visto Aisha da lontano.
"Come ti chiami?" Chiese Musa all'uomo.
"Mi chiamo Rick." Rick era un uomo non troppo alto,aveva la barba e i capelli folti,i
vestiti che portava erano sporchi e stracciati e non aveva delle scarpe.
"Perchè lo state facendo?" Chiese Rick alle ragazze.
"Perchè ho già perso qualcuno in un deserto come questo..." Disse Aisha piano.
"E perchè non potevamo certo lasciarti lì." Disse Musa.
"Ne siete sicure? Guardate che è tutto inuile,sono senza speranza.."
"Non dirlo nemmeno per scherzo,nessuno è senza speranza!" Disse Aisha decisa.
A quel punto le due amiche si guardarono sorridendo capendo che senza nemmeno
volerlo avevano trovato lo scopo principale della prova.
Arrivarono non senza fatica dove aveva detto Aisha,fecero sedere il loro amico e
Musa gli stette vicino,dunque Aisha usò la sua magia per usare l'acqua contenuta
nella pianta,così Rick guarì dalla sua ferita. L'uomo si alzò in piedi di scatto e iniziò
a saltare di gioia e abbracciò Musa e Aisha,mentre le due ragazze gioivano con lui
tutto intorno a loro si sbiadì e si ritrovarono nel buio profondo.
"Ce l'abbiamo fatta,Rick sta bene! Non bisogna mai perdere la speranza!" Disse
Aisha.
"Aisha,prima,quando hai spiegato perchè facevi tutto...ti riferivi a quel
ragazzo,Alan?"
"Sì,mi riferivo a lui,è stato un eroe,ma nonostante questo ancora non trovo giusto
che sia morto."
Musa le mise una mano sulla spalla e in quel momento il buio intorno a loro si
dissolse e si ritrovarono su un veliero,era notte e la nave era in fiamme,il mare era
in tempesta e pioveva a dirotto. Le ragazze non riuscivano quasi a tenere i piedi
saldi a terra per quanto il mare fosse agitato.
Attorno a loro c'erano degli uomini impauriti che cercavano di aggrapparsi a
qualcosa mentre alcuni invece si gettavano in mare.
"MA CHE SUCCEDE?! DOVE SIAMO?" Chiese Musa gridando alla sua amica poichè
non riuscivano a sentirsi a causa della tempesta e della confusione.
"NON LO SO! E NOI COSA DOVREMMO FARE?" Rispose Aisha.
Un uomo si avvicinò e disse:
"VOI CHI SIETE? CHE CI FATE QUI? GETTATEVI IN MARE,ALMENO NON MORIRETE
CON LE FIAMME MA IL MARE VI PORTERÀ CON SÉ IN PROFONDITÀ!"
"MA È IMPAZZITO?!" Disse Aisha.
"SIETE MATTE VOI SE VOLETE RIMANERE QUI,ORMAI NON C'È SPERANZA!"
Rispose l'uomo che a giudicare dal suo abbigliamento doveva essere il capitano del
veliero.
"INVECE C'È SEMPRE SPERANZA,FIDATEVI DI NOI,CE LA FAREMO!" Disse Musa.
"ORMAI NON HO PIÙ NULLA DA PERDERE,CHE VOLETE FARE?" Chiese il capitano.
"SPEGNEREMO IL FUOCO!" Disse Musa.
Allora le due fate si presero per mano e un'aura azzurrina le avvolse, con una
convergenza riuscirono ad attingere alla forza dal mare e la sua essenza fece
spegnere il fuoco,quindi il primo problema era risolto però erano ancora in balìa
della tempesta.
"GRAZIE,MA NON FERMERETE ANCHE LA TEMPESTA,NON POSSIAMO FARE
NULLA!" Disse il capitano.
"HA RAGIONE!" Disse Aisha a Musa.
"MA NON POSSIAMO ARRENDERCI COSÌ,RICORDA:NON BISOGNA PERDERE LA
SPERANZA!" Ribatté Musa.
"COSA PROPONI?" Chiese il capitano.
"RADUNI I SUOI UOMINI A PRUA,DEL RESTO ME NE OCCUPERÒ IO." Rispose Musa.
Il capitano fece ciò che gli aveva detto Musa,i suoi uomini si riunirono a prua e Musa
chiese:
"SONO TUTTI?"
"NO,MANCA PHIL,VUOLE BUTTARSI IN MARE!"
"AISHA,TU RIMANI QUI,IO VADO A CONVINCERLO A NON FARE UNA PAZZIA!"
Disse Musa decisa,quindi si recò da quel certo Phil che era pronto a gettarsi.
"SI FERMI!" Gli ordinò Musa.
"E TU CHI SEI?! NON MI FACCIO DARE ORDINI DA UNA RAGAZZINA MEZZA
MATTA!"
"MATTA IO?! E LEI CHE VUOLE BUTTARSI? LE GARANTISCO CHE CI SALVEREMO
TUTTI,SI FIDI!"
"NON CI SALVEREMO! VEDI LA TEMPESTA? A QUESTO PUNTO PREFERISCO
BUTTARMI!"
Phil fece per buttarsi ma Musa lo fermò.
"MI CREDA,CE LA FAREMO,NON PERDA LA SPERANZA!"
Phil la guardò e disse:
"TU,NONOSTANTE TUTTO,CREDI CHE CI SALVEREMO?"
"SÌ,MA DEVE VENIRE CON ME!"
"MA,LA TEMPESTA...E.."
"NON BISOGNA MAI PERDERE LA SPERANZA!"
"VA BENE,RAGAZZINA,MI HAI CONVINTO!"
Musa e Phil andarono a prua dagli altri Musa creò una barriera servendosi della
forza del muro del suono.
"ASCOLTATEMI: RIMARREMO QUI E SAREMO AL SICURO,FIDATEVI DI NOI,ANDRÀ
TUTTO BENE,C'È SPERANZA!"
Infatti da lì rimasero protetti fin quando la tempesta non si placò,quindi tutti
acclamarono le due ragazze e il capitano le abbracciò:
"Grazie,senza di voi non ce l'avremmo mai fatta,ci avete insegnato cos'è la
speranza!"
Musa e Aisha ne furono molto soddisfatte e improvvisamente tutto intorno a loro
divenne buio,si ritrovarono fuori dalla stanza e Lucy era di fianco a loro.
"Ce l'abbiamo fatta!!" Si abbracciarono felici le due amiche.
"Già,ce l'avete fatta..." Disse Lucy delusa.
Tornarono dagli altri,le loro amiche furono felicissime di vedere Aisha e Musa,le
fate invece furono sorprese.
"Ma come,ce l'hanno fatta anche loro? Ma le tue prove sono di quelle più
esasperanti." Disse Maya.
"Già,lo so,e a quanto pare loro non hanno perso la speranza..." Rispose Lucy.
"Complimenti." Disse Ariana,"Vi dimostrate sempre più capaci,ma mancano ancora
due prove:il coraggio e l'amore. Chi si sottoporrà alla prova del coraggio?.".

Continua...

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