Capitolo 17. L'oscura fata dei colori.

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Quando Tamara si scottò capì che con quel posto c'era qualcosa che non andava e si
chiese perchè mai gli altri fossero riusciti ad attraversare quella barriera e lei no.
Ad un tratto vide che quella barriera iniziò a smuoversi come fosse acqua e da lì
uscirono due artigli come quelli di un'aquila,allora Tamara non ci pensò due volte a
scappar via usando il viaggio nell'ombra,dopo poco si fermò vedendo che nessuno
la stava inseguendo.
"Ma che cos'era?" Pensò.
Ora la mano le faceva male e non sapeva che fare,non poteva certo tornare a
Torrenuvola:le Trix l'avrebbero fatta a pezzettini se avessero saputo che si era fatta
scappare le Winx,e non osava immaginare Aaren cosa avrebbe potuto farle. Quindi
decise di tornare lì,al confine,di nascondersi per non farsi vedere da quegli artigli
volanti e aspettare che i ragazzi tornassero nel mondo reale.
Così fece e aspettò,aspettò e aspettò,passò tutta la notte ma dei ragazzi nemmeno
l'ombra.
Passò ancora tutto il giorno e Tamara rimase lì appostata ma nulla,nella stessa
maniera passarono altri due giorni e la ragazza si domandò cosa mai stessero
facendo dall'altra parte,cosa ci fosse,ma non ritentò ad attraversare la barriera
avendo ancora la mano ustionata.
Quindi non poté fare altro che ammazzare il tempo perdendosi nei propri pensieri:
per prima cosa pensò a Max,cioè,a Brandon,e pensò che da Max le piaceva di
più:quelle persone lo avevano cambiato,prima,quando stava con soltanto con lei era
diverso,adesso era più rigido,sembrava sempre che avesse qualcosa da fare,non
aveva mai la testa libera,doveva sempre pensare agli altri e al giusto
comportamento.
Ma non ci aveva pensato quando si era messo con Flora e questo la fece arrabbiare
tantissimo,per quella non aveva pensato alle regole,ma cosa aveva di tanto
speciale? Era antipatica e stupida,lei ci aveva messo un attimo a metterla al
tappeto,eppure Brandon l'aveva preferita,ma perchè?
Tamara si disse che sarebbe durato poco,le Trix l'avrebbero tolta da mezzo,a quel
punto ci sarebbe stata lei a consolarlo,già una volta era stata vicinissima a farlo innamorare di lei,l'avrebbe fatto ancora,in quel momento sarebbero stati insieme
se non fosse stato per quella gente.
Tamara era consapevole di tutto quello che stava pensando e dentro di lei non
passò nemmeno il velo di un rimorso,era convinta di tutto ciò che pensava,ma era
sempre stata così o l'oscurità le era entrata dentro?
Tamara un tempo era stata la fata dei colori e viveva su Kyos,il suo migliore amico
era Daniel,questo si portava sempre dietro un ragazzo più piccolo,Adam,a cui anche
Tamara aveva iniziato a voler bene.
A Tamara non era mai piaciuto essere una fata,per un anno aveva anche
frequentato un'Accademia ma non aveva funzionato;le fate non facevano per lei,le
trovava false,delle finte buone,quando per esempio aveva pensato qualcosa di
cattivo si era detta che anche le altre lo facevano ma lo nascondevano sotto quei
visetti angelici. Lei non era falsa,quindi non voleva nascondersi se faceva qualcosa
che secondo le altre fate era "sbagliato". Tutta questa sua sincerità però l'aveva
portata a crearsi una brutta nomea anche nel Consiglio delle Fate di Kyos,si era
ritrovata più volte davanti a loro e una volta l'avevano giudicata incapace di
attenersi all'etica delle fate,irresponsabile,propensa alle arti oscure (cosa piuttosto
bizzarra dato che era la fata dei colori) e pericolosa e instabile dal punto di vista
magico,dunque il Consiglio delle Fate di Kyos le aveva tolto i poteri.
Tamara ne era stata felice,finalmente non doveva più far parte di quella
combriccola,era vero che le fate erano amate da tutti quindi lei si era ritrovata un
po' messa da parte nella società,ma non le era interessato,era libera e poteva fare
quello che voleva. Daniel aveva sempre saputo che Tamara non fosse proprio un
angelo,ma si era innamorato di lei e chiudeva un occhio su tutto ciò che
faceva,soltanto qualche volta la riprendeva perchè in fondo Daniel era proprio un
bonaccione e non poteva permetterle tutto.
Quando Baiko aveva attaccato Kyos il villaggio era andato distrutto e il castello
preso d'assalto,Daniel,Tamara e Adam erano scappati e mentre stavano scappando
avevano incontrato un ragazzo,Ivan,che disse di essere il principe non ereditario di
Kyos,quello che diciamo non era il figlio del re,ma della sorella del re.
Così i quattro ragazzi,ormai soli,erano scappati insieme ed erano arrivati in un altro
regno.
Le cose nemmeno lì erano andate bene,il re di quel posto era...diciamo molto severo
e Tamara,che odiava le ingiustizie,non ci aveva pensato su che aveva alzato una
sommossa,quindi il re aveva messo una taglia sulla sua testa e su quella dei suoi
amici ed erano stati costretti a scappare,ancora.
Avevano deciso di spostarsi ogni giorno di qualche chilometro per superare le guardie del re,e così avevano fatto fino a quando non avevano incontrato
Max,Tamara se n'era innamorata quindi il suo obiettivo era cambiato:non le
interessava più delle ingiustizie,voleva Brandon,e lo voleva a tutti i costi.
Ormai Tamara si era abituata a non avere più i poteri,si trovava persino meglio solo
che questa storia dell'oscurità non le dispiaceva troppo;in primo luogo era una cosa
opposta alla magia delle fate e questo la faceva sentire potente,in secondo luogo
stava lavorando per distruggere Flora e in ultimo la magia oscura era molto più
divertente della magia dei colori.
Così aspettando aspettando la giornata passò e finalmente qualcuno attraversò quel
magico confine.

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