Sole pov's
<<Raga c'è una busta blu fuori>> urlò dalla cucina Kumo, facendoci girare tutti verso la sua direzione
<<Ragazzi, mi sentite?>> la voce di Maria mi fece sobbalzare dalla paura
<<O signore!>> mi portai una mano all'altezza del cuore <<Devo ancora abituarmi alle tue comparse improvvise>> risi
<<Scusami tanto Sole>> disse ridendo Maria <<Comunque c'è un compito per i ballerini, più precisamente per le ragazze>>
Io, Marisol, Sofia, Gaia e Chiara ci guardammo
<<Chi va a prenderla?>> chiese Maria
<<Io?>> chiesi, indicandomi con il dito
<<No, non sei tu Sole>>
<<Sono io?>> disse Gaia
<<Si, sei tu>>
Gaia si alzò, e andò prendere la busta blu
Tornò, e si sedette di fianco a me
Maria iniziò a leggerlaDopo che finì di leggere la lettera, fecero vedere la coreografia che avrebbe dovuto portare poi in puntata
<<Maria però posso dire una cosa?>> iniziò a parlare Gaia
<<Certo>>
<<C'è, mi dispiace per quello che ha scritto assolutamente. Però sono contenta di fare una cosa del genere>> sorrise appena
Le posai un piccolo bacio sulla spalla sorridendole
<<Brava>> rispose Maria
<<Molto>> abbassò lo sguardo inziando piano piano a far scendere le lacrime che aveva trattenuto fino ad adesso
<<Che non ho autostima è vero, quindi sono, fondamentalmente d'accordo. Perciò quando ho visto questa coreografia, ho detto sono contenta di farla perchè Maria, proprio per questo voglio allontanarmi da questa situazione che ho, dentro di me>> Kumo le accarezzò una spalla consolandola <<Quindi c'è so contentissima di fare una cosa del genere. C'è avrò vergogna, poi i tacchi non li ho mai messi nella mia vita. C'è in realtà li ho messi solo al mio compleanno dei diciott'anni perchè mia mamma mi ha detto mettiteli sennò che fai>> disse quest'ultima frase facendoci ridere
<<Però, sono contenta che, almeno credo mi aiuti>>
<<Certo>> rispose Maria <<Adesso ragazzi vi lascio. Ciao ciao>>
<<Ciao Mariiii>> la salutai sventolando la mano
<<Ciao scema>> rise e chiuse il collegamentoVerso il pomeriggio, la maestra Celentano ci convocò in studio
<<Marò regà. Me sto a cagà sotto>> dissi, sventolandomi una mano davanti alla faccia
Kumo mi raggiunse, e mi cinse un braccio sulle spalle attirandomi a sé
<<Stai tranquilla, sarà una cagata... si spera>> sussurò quest'ultima frase facendomi ridacchiare
<<Si spera>>Entrammo in studio e ci sedemmo nei nostri rispettivi banchetti
Dopo un pò arrivò anche la maestra salutandoci. Posò carta e penna sul banco e iniziò a parlare
<<Come avete visto si tratta di un test d'ingresso. Parliamo di modern, contemporaneo, neoclassico e hip hop>> ci guardò ad uno ad uno <<Sono tre stili che ho scelto perché generalmente le cose che facciamo spesso nella scuola, e ma non è detto che più avanti si possono fare altri test con altri stili, per vedere altrettante possibilità per ognuno di voi>> smise per un pò di parlare, poi ricominciò di nuovo
<<Farete oggi direttamente le tre fasce. Dopodiché in quel momento in poi, vi potrò chiamare in qualsiasi momento per fare il test e la verifica>>Dopo quel momento, andammo tutti insieme in sala 10 per preparare le coreografie di tutti e quattro gli stili
Quando finimmo di preparare queste maledette coreografie, andammo in sala relax
<<No raga. Io ho paura per hip hop. Insomma, non è del mio stile>> dissi la mia, stendendomi sulle gambe di Kumo
Quest'ultimo iniziò ad accarezzarmi i capelli con dolcezza
<<Stai tranquilla, andrai alla grande ne sono sicuro>> mi sorrise baciandomi la fronte
<<Grazie>> lo guardai e gli sorrisi
<<Avete finito di fare i piccioncini voi due? Sapete, avrei fame io>> disse Simone guardandoci
<<Ero così comoda uffa>> sbuffai alzandomi
Presi il borsone e aspettai Sofia per andare in casetta
<<Vedo che tu e Kumo avete una certa.. intesa>> iniziò a dire Sofia, dandomi una piccola spintarella sul fianco
<<Smettila dai>> risi <<Siamo solo amici, niente di più>> feci spallucce camminando più veloce
<<Ei! Aspettami>> mi rincorse ridendoArrivammo in casetta oramai esausti
Andai a farmi una doccia e subito dopo entrai in cucina
<<Che si mangia stasera di buono?>> dissi toccandomi con la mano la pancia che brontolava
<<Insalata e patatine>> mi rispose Marisol
<<Ottimo! Io metto la tovaglia, così ti facilito le cose>>
Presi la tovaglia, le posate, i tovaglioli, i bicchieri e li misi a tavola
Dopo fatto questo, andai a stendermi sul divano
A raggiungermi è Matthew, che si siede di fianco a me, spostando le mie gambe e posandole sulle sue di gambe
<<Come stai?>> mi chiese guardandomi
Lo guardai confusa
<<Bene, perché?>> lo guardai
<<Chiedevo>> fece spallucce
Annuì << E tu come stai?>>
<<Bene dai>>
<<È da diversi giorni che non parliamo>> mi disse
<<Già è vero>> abbassai gli occhi sulle sue mani
Sono belle le sue mani pensai
Mi alzai e mi misi seduta a gambe incrociate
Lui mi guardò e sorrise
<<Perchè mi guardi e sorridi?>> chiesi confusa
<<Non posso guardarti?>>
<<No no certo.. cioè, puoi, però non così>>
<<Così come?>> chiese confuso
<<Sembri un serial killer>>
Lui rise
<<Davvero?>> continuò a ridere guardandomi
<<Sono seria io!>>
La sua risata mi contagiò, e ridemmo tutti e due insieme
È bello il suono della sua risata mi ritrovai a pensare
Dopo poco, ci alzammo e andammo a mangiareciao fiorellini! come va?
questo è il secondo capitolo della giornata
contenti?
vi aspetto al prossimo capitolo!
kiss kiss
aria ☆
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L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA || matthew
Random𝘭𝘦 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘭𝘦 è 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘥à 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰. Questa è una storia tra una ragazza, Sole, e un ragazzo, Matthew (non mi dilungo oltre ;) )