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E X I T   W O U N D S

Kasey


TW: percosse, violenza domestica


Felipe è chino su Margo. Una gamba piegata sullo sgabello girevole in pelle, l'altra dritta a penzoloni. Tiene la schiena curva sull'avambraccio della mia amica come se stesse compiendo un'operazione chirurgica. Forse, in un certo senso, lo è.

Non riesco a vedere nulla di quello che sta facendo. Ha una torcia legata alla fronte che illumina il punto in cui sta tatuando e lo fa sembrare uno speleologo.

Margo sembra cavarsela bene. È sdraiata supina sul lettino, il braccio destro allungato e posato su uno sgabellino ricoperto di pellicola trasparente. Ora che ci faccio caso, tutto è ricoperto di pellicola trasparente. Per qualche ragione, mi fa venire in mente una scena del crimine e una parte oscura del mio cervello continua a pensare con morbosità all'ago che le entra sottopelle, al sangue mischiato all'inchiostro.

Un brivido caldo mi fa increspare la pelle alla base della spina dorsale.

L'ago, però, non sembra fare troppo male alla mia amica, che scorre le immagini di qualche social sul telefono con un'espressione quasi annoiata.

Torno a sfogliare il raccoglitore con tutti i disegni di Felipe.

Ci sono diverse illustrazioni botaniche molto delicate, quasi eteree. Uccellini posati su rami di bacche, insetti e altri animali che sembrano usciti dall'accademia delle belle arti. Un po' invidio il suo talento e la sua tecnica, io non ho avuto modo di studiare arte, sono una mera auto-didatta. A circa metà del raccoglitore i disegni diventano più classici: tatuaggi vecchia scuola, volti in stile anni Trenta, alcune donnine in topless con code da sirena, altre vestite da marinaretto; cuori infuocati e pugnali avvolti da fiori e serpenti; dragoni in stile asiatico e maschere di diavoli che mi ricordano invece uno stile più tribale. Felipe sembra sperimentare con stili diversi, ma la sua linea rimane sempre ben distinta.

Improvvisamente i disegni cambiano e le immagini si fanno più moderne: Pokémon colorati, ritratti di personaggi di anime e una pagina intera dedicata allo studio ghibli. C'è Calcifer tenuto stretto tra un paio di mani, circondato dalla scritta ''Un cuore è un fardello pesante''. Altre raffigurazioni di Calcifer più semplici, alcune in bianco e nero, altre colorate. Poi vedo i disegni di No-Face e il mio cuore salta un battito.

Sono stupendi.

No-Face che fluttua circondato da fiori rossi e un altro con una luna nera a racchiuderlo come un abbraccio.

«Come sta andando?» chiede Felipe alla mia amica.

Margo alza le spalle. «Sopportabile.»

Felipe sorride e si volta a guardarmi. «Non so perché, ma tutte le ragazze che tatuo hanno sempre la stessa risposta. I maschi, invece, sono tutti contratti a piagnucolare appena li tocco.»

Affondo il mento nel collo. «Forse è perché siamo abituate a sopportare il dolore fin da piccole» ribatto con un filo di voce.

Margo ridacchia. «Già. Fottuto ciclo mestruale!» concorda, anche se non era a questo che mi riferivo. «Anche tu piagnucoli spesso?» chiede a Feli con un sorrisetto provocatorio.

Lui si stringe nelle spalle «Io per primo!» esclama, sorridendo. Con l'indice guantato indica, senza toccarla, la ragnatela che ha tatuata dietro al polpaccio, le linee spesse e nere scompaiono sotto l'orlo dei bermuda di jeans che indossa. «Quando ho fatto questo ho pianto per due ore come un bambino dell'asilo.»

DARKTOKEN || Dark romanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora